3- Il peso della verità

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È passata una settimana dall'arrivo a New York. Procede tutto alla perfezione. Alexandra sta lavorando in maniera impeccabile, si sta facendo veramente in quattro. Si occupa persino di cose che non le spettano pur di dare una mano.
Nel tempo libero é sempre in compagnia dei ragazzi. Stanno imparando a conoscersi e a legare.
Al momento hanno appuntamento in piscina, hanno il pomeriggio libero.
Ha appena finito di indossare il costume, recupera degli shorts ed una t-shirt bianca. Infila le infradito e con lo zaino sulle spalle ed il cellulare tra le mani lascia la sua suite.
Fa prima una piccola tappa al bar per un caffè poi si dirige in piscina a passo svelto. Non vede Ignazio, Piero e Gianluca dalla sera precedente. Ha avuto molto lavoro da sbrigare nel corso della mattinata mentre i ragazzi erano fuori per un'intervista televisiva.
<< buon pomeriggio a tutti >> annuncia Alexandra avvicinandosi ai ragazzi.
<< ciao >> le rispondono in coro.
C'è un meraviglioso sole oggi, la piscina tutta per loro.
Potranno abbronzarsi e fare il bagno.
Gianluca e Piero già comodamente sdraiati, Ignazio in piedi a bordo piscina a sistemarsi il ciuffo.
La ragazza si libera dai vestiti e dalle infradito.
<< allora Boschetto, facciamo una gara in stile libero o hai paura di rovinarti quel bel ciuffo? >> domanda lei col sorriso per poi fargli l'occhiolino.
Il Boschetto sorride vittorioso, accetta la sfida e si avvicinano a bordo piscina.
<< certo che è uno spettacolo. Voglio invitarla a cena questa sera >> confessa Gianluca a Piero.
<< in bocca al lupo. Certo che stavolta hai più fretta del solito >> commenta il Barone sghignazzando.
<< ma non per quello. Ho una sensazione strana dentro. Come se conoscerla fosse di vitale importanza >> ammette Gianluca.
<< anche io la vorrei conoscere... ma proprio bene, soprattutto montagne e colline >> sussurra Piero accompagnando le parole col movimento della mano.
<< io no, io voglio sapere tutto di lei >> confessa Gianluca.
<< tu no?! >> domanda il Barone incredulo.
<< ma è ovvio scemo. Però non è la prima cosa stavolta. È una strana forza che da me arriva a lei e viceversa >> spiega il Ginoble.
<< vuoi sapere cos'è? >> domanda il principe di Naro.
Annuisce il ragazzo di Montepagano.
<< colpo di fulmine >> spiega Piero.
<< dici?!. Io ci avevo pensato ma non ne ero certo >> ammette Gianluca.
<< guarda che è abbastanza evidente e comunque dovresti sbrigarti ad invitarla a cena fuori perché il Boschetto di questo passo arriva in terza base >> lo incoraggia Piero mentre ha gli occhi puntati sulla piscina.
Alexandra ed Ignazio stanno ridendo e scherzando mentre si schizzano l'acqua.
Il cellulare del principe di Montepagano comincia a squillare.
<< mio padre, un'altra volta. È la quarta volta da questa mattina. Non è normale >> commenta il Ginoble.
<< rispondi >> lo esorta Piero.
<< ciao papà >>
>> come va Gian?
<< alla grande, proprio come questa mattina e ieri >> risponde quasi scocciato.
>> che fai?
<< siamo in piscina. Mi sto rifacendo gli occhi >> ammette Gianluca mentre osserva Alexandra uscire dall'acqua per poi strizzarsi il lunghi capelli scuri.
>> cioè?
<< Alexandra , è davvero bellissima. In costume è una vera favola. La invito a cena questa sera, con la speranza che per noi ci sia un meraviglioso futuro. Capito papi?! >> risponde il Ginoble mostrando chiaramente le sue intenzioni.
>> non ti permettere, né ora né mai. Non la guardare neanche. Non la considerare. Fai finta che sia un uomo!
Impone alzando il tono Ercole.
<< ma sei impazzito?!. Ma che ti prende?!. Ma non la considero un uomo no?!. È bella come una dea e non vedo l'ora di saltarle addosso >> ribatte Gianluca.
>> Gian, sono serio. Non ti devi azzardare!
<< e perché non dovrei? >>
>> perché... perché... scusami ti richiamo!
Ercole aggancia senza concedere al figlio diritto di replica
Mentre Gianluca racconta a Piero della strana telefonata con il padre a Montepagano....
<< Eleonoraaaa >> grida Ercole.
La moglie accorre per raggiungere il marito nel patio.
<< che succede?!. Mi stavo preparando per raggiungere mia sorella in spiaggia >>
<< dobbiamo andare a New York, subito. Prenota >> impone Ercole.
<< ma perché? >>
<< prima che succeda il peggio >> risponde Ercole.
<< stai tranquillo. Non succederà niente, Gian non può dire una cosa che non sa >> lo rassicura Eleonora.
<< nostro figlio è fisicamente molto attratto da Alexandra. Vuole invitarla a cena questa sera con la speranza che accada qualcosa >>
<< Oddio >> esclama Eleonora spaventata.
<< ora capisci perché dobbiamo partire subito?! >> ribatte il marito.
<< dovremmo dirlo anche ad Ernesto >> ammette la moglie riferendosi al loro secondogenito.
<< Marco me l'ha impedito un'altra volta ma non potevamo prevedere che si manifestasse una cosa del genere >>
<< beh facile, finché non si ha a che fare con una persona. Sicuramente è per questo che ha mandato la nipote a studiare all'estero. Per evitare che vedesse Gianluca a Ti Lascio Una Canzone >> commenta Eleonora poi recupera il telefono.
Riserva 3 posti sul prossimo per New York volo poi chiama il figlio e gli chiede di tornare al casa per parlare di una cosa importante.
Il secondogenito dei Ginoble, Ernesto, si precipita a casa dei genitori.
È palese che ci sia qualcosa di strano.
Eleonora sta preparando la valigia mentre Ercole si sta massaggiando le tempie.
<< ciao, che succede? >>
<< siediti ragazzo mio >> dice Ercole al figlio.
Il ragazzo prende posto.
<< devo parlarti di una cosa importante. Tua madre sa tutto, da sempre. Era da tanto tempo che te lo volevo dire e che lo volevo dire a tuo fratello ma lui non sa ancora niente. Stiamo preparando le valige per andare da lui ed informarlo >> comincia ad imbastire un discorso.
<< vi state separando di nuovo? >> chiede Ernesto.
<< no no. Non accetterei mai più di separarmi dalla tua mamma. L'amo troppo >> confessa Ercole al figlio poi prende fiato.
Ha uno sguardo che fa paura, sembra pronto a piangere da un momento all'altro.
Ernesto lo guarda attentamente senza proferire parola mentre Eleonora li lascia soli.
<< tu sai che tanti anni fa io e la tua mamma ci siamo lasciati. Tuo fratello era piccolo quando ci siamo separati. Siamo stati separati quasi un anno. Ho sofferto molto e temevo che fosse davvero la fine perché dopo un po' la tua mamma ha conosciuto un bravo ragazzo con cui ha cominciato a frequentarsi e che le voleva bene. Potevo solo osservare impassibile la loro felicità, poi ho conosciuto una ragazza. Si chiamava Sara. Era un po' più giovane di me, vitale e simpatica. Nata e cresciuta a Bologna, era in vacanza a Roseto. Siamo stati insieme pochi mesi poi ho tentato l'impossibile per tornare insieme alla tua mamma. Nonostante Sara fosse una ragazza speciale non ero innamorato di lei, non lo sono stato neanche per un secondo. Il mio cuore sai di chi è e lo è da sempre. Solo che è accaduta una cosa. Sara è rimasta incinta, il figlio era mio. Nonostante non ce ne fosse bisogno mi ha spinto a fare l'esame del dna per dimostrarmi che non mi stava prendendo in giro. È nata una bambina. Una bambina che non ho mai potuto riconoscere, vedere. Una bambina che è cresciuta a Bologna. Sara non ha mai voluto nulla. Non ha mai accettato un mantenimento, né dei soldi. Ha preferito dire alla figlia che suo padre fosse morto per non strapparmi a voi e perché sapeva che non l'amavo. Ogni volta che andavo a Bologna di nascosto cercavo mia figlia. Andavo all'uscita di scuola, alle lezioni di danza. Speravo di incrociarla per strada. Di comune accordo scegliemmo di non dire niente, né io a voi né la sua famiglia a lei però è successa una cosa che non potevamo prevedere. È stata assunta come direttrice dell'ufficio stampa de Il Volo, al momento è a New York con tuo fratello e lui si sente molto attratto da lei... >>

Ernesto ha ascoltato l'intera storia d'un fiato senza proferire parola. Ispira profondamente per scacciar via le lacrime che stanno facendo capolino nei suoi occhi.
In questo momento l'unico sentimento che prova è la rabbia.
Rabbia per aver ricevuto anni di bugie e perché esiste una ragazza che ha il suo sangue, una ragazza che è sua sorella ed è cresciuta senza padre.
<< come si chiama? >> domanda semplicemente Ernesto.
<< si chiama Alexandra >>

Il Rumore del SangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora