Capitolo 5 : A tavola !

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Charlotte era molto indaffarata in cucina. Aveva deciso di preparare delle orecchiette alle cime di rapa, una ricetta tipicamente pugliese di cui sapeva che Giuseppe era particolarmente ghiotto. Invece per Niccolò, aveva cucinato una cotoletta alla milanese con delle patate lesse. Le era noto che gli adolescenti non andavano matti per le verdure. Per il dessert, aveva preparato la pastella per les crêpes, dolce francese per eccellenza, e aveva aperto una bottiglia di kir, un liquore zuccherato e abbastanza forte della Borgogna che veniva diluito in piccole quantità in un bicchiere di vino bianco fermo o frizzante.

Charlotte amava cucinare. Quando si trovava di fronte ai suoi fornelli e maneggiava con destrezza le sue padelle e le sue pentole, il flusso dei suoi pensieri si fermava e le sue incertezze scomparivano. I suoi sensi stavano in allerta per migliorare i suoi piatti preferiti o per creare nuove ricette. Era sua nonna, che l'aveva cresciuta, ad averle trasmesso questo amore per la cucina. Ma non quella complicata e un po' pretenziosa, quella semplice e famigliare che piaceva a tutti potendo anche riconciliare i parenti più testardi dopo un'enesima lite su qualche argomento caldo d'attualità. Quanto le mancava la sua nonna in questo momento ! Avrebbe tanto voluto essere accanto a lei e cucinare qualche torta troppo calorica e zuccherata che avrebbero divorato insieme a un bicchiere di champagne.

Charlotte asciugò una lacrima che era scesa sulla sua guancia. Dopotutto, mancava solo un mese al suo compleanno e al suo viaggio in Francia per rivedere i suoi parenti. Doveva tenere duro ancora un po' e soprattutto godersi la fortuna di ospitare Giuseppe Conte a casa sua.

Mezz'ora più tardi, Charlotte avvisò i suoi ospiti che la cena era pronta ad essere servita. Si sedettero tutti attorno ad un grande tavolo di legno chiaro nella sala da pranzo dove Charlotte aveva già disposto i piatti. La giovane donna deglutì osservando il premier italiano. Aveva i capelli leggermente bagnati e spettinati e indossava una t-shirt grigio chiaro che metteva in mostra i suoi pettorali e la sua lieve pancetta. Non si ricordava di averlo già visto con le braccia scoperte, tranne in questa foto, diventata leggendaria, nella quale era sdraiato nell'erba con due adorabili cagnolini. Diede un'occhiata veloce ai suoi bicipiti. Erano ben scolpiti prova evidente che si impegnava a mantenersi in forma. Poi, il suo sguardo scivolò lungo le sue mani. Sembravano cosi delicate ma anche possenti con alcune vene che spiccavano da sotto la sua pelle.

« Complimenti Signorina Rousseau ! È veramente squisito ! Solo la mia madre riesce a cucinare questo piatto cosi bene ! » disse Giuseppe, facendo tornare la giovane donna bruscamente alla realtà. Charlotte sorrise « La ringrazio molto ma chiamatemi Charlotte per favore ». Niccolò stava macchiando le sue patate con del ketchup quando chiese « Signorina Charlotte, a che ora iniziamo a lavorare domattina ? » Olivia prese un tovagliolo per asciugare la bocca piena di salsa del ragazzino « Sta' più attento Niccolò o rischi di sporcarti dappertutto » Niccolò alzò gli occhi al cielo e replicò un po' seccato « Non sei mia madre ! ». Charlotte gli rispose per calmare gli animi « Ti va bene alle 9 ? » Niccolò la guardò con occhioni dolci « Potremmo iniziare alle 9 e mezza ? » Giuseppe e Charlotte si misero a ridere « D'accordo, va bene per le 9 e mezza in fondo sei in vacanza anche tu giusto ? » rispose la giovane donna.

« Dove ha imparato l'italiano Charlotte ? Lo parla molto bene ! » chiese Olivia per provare ad essere più amichevole con la ragazza francese. In fin dei conti, avrebbero dovuto convivere tra quelle quattro mura per un mese, quindi era meglio non farsela nemica. Charlotte sembrò sorpresa da questo cambiamento di atteggiamento di Olivia nei suoi confronti e rispose con entusiasmo « La ringrazio ! Ho iniziato a studiare l'italiano all'università. A scuola, avevo scelto come lingue inglese e spagnolo, un po' per fare come la maggioranza degli allievi, un po' per essere sicura di rimanere nella stessa classe delle mie amiche. Poi, dovendo partecipare a diversi scavi per conseguire la mia laurea in archeologia, sono andata in Calabria e poi in Sicilia per lavorare e mi sono innamorata della vostra lingua e ho deciso di impararla da autodidatta. In seguito, ho trovato un posto come insegnante a Torino e alla fine del mio contratto, ho deciso di rimanere in Italia. Mi ero troppo italianizzata per tornare in Francia ! » Tutti si misero a ridere mentre Charlotte riempiva ancora una volta di kir i bicchieri di Giuseppe e Olivia.

Ad un certo punto Charlotte si rese conto che Giuseppe la stava fissando « Insomma lei sa cucinare, sa benissimo l'italiano, è stata anche insegnante e archeologa, c'è qualcosa che lei non sappia fare signorina Charlotte ? » Lei arrossi sia a causa del kir che avevano sorseggiato in discreta quantità, sia per l'imbarazzo creato da questa considerazione. Infatti, Olivia stava guardando Giuseppe di traverso. « Niccolò ? Vieni con me in cucina a prepare les crêpes ? » chiese Charlotte. Anche nelle situazioni più delicate, il cibo viene sempre in soccorso ! Il viso del ragazzino si illuminò « Sul serio ? Le hai davvero preparate per noi signorina Charlotte ? Adoro les crêpes ! » Charlotte sorrise davanti a tutto questo entusiasmo « Certo ! Non le ho fatte per i vicini ! Se vuoi ti insegno anche a come farle saltare in padella »

Mentre loro erano in cucina, Olivia si voltò verso Giuseppe « Sta' molto attento » Lui la guardò con perplessità mentre raccoglieva con del pane la salsa rimasta nel piatto « A che cosa ? Alla mia dieta ? Non ho mangiato cosi tanto stasera » Olivia alzò gli occhi al cielo « Non fare l'imbecille Giuseppe ! Sai benissimo a cosa, anzi, a chi mi riferisco » aggiunse mentre terminava il suo terzo bicchiere di kir. « Tesoro, non sei abituata a bere cosi tanto alcol, sei un po' alterata, non vuoi andare a riposarti in camera ? » propose Giuseppe. Olivia si rese conto che la stanza iniziava a girare pericolosamente attorno a lei. Era confusa. « Forse hai ragione...vado a dormire, domattina presto ho una videoconferenza importante con degli investitori giapponesi, voglio essere in forma e lucida » Si alzò, diede un bacio leggero sulle labbra del suo compagno e usci dalla sala da pranzo.

Poco dopo, Niccolò e Charlotte tornarono dalla cucina con un piatto traboccante di crêpes « Papà ! Papà ! Sono riuscito a farle saltare ! » Giuseppe sorrise divertito. Charlotte fu sorpresa quando vide che Olivia era scomparsa « La sua compagna è tornata in camera ? » chiese la giovane donna « Si si, tutto a posto, credo che questo liquore zuccherato l'abbia sorpresa, è più forte di quello che sembra ! È andata a sdraiarsi » rispose Giuseppe. « Charlotte ? Si mangiano cosi o possiamo aggiungere qualcosa sopra ? » chiese Niccolò. « A me piacciono con un po' di zucchero sopra ma puoi anche spalmarci la Nutella se preferisci » rispose Charlotte facendogli l'occhiolino. « Io sono dell'idea che i bambini siano il futuro del nostro paese e che si debba dar loro più ascolto. Allora prenderò anche io una crêpe ou due con la Nutella per favore ! » esclamò il primo ministro.

Tutti scoppiarono a ridere. Era stata una serata perfetta. Niccolò era cosi simpatico, curioso e spontaneo che erano andati subito d'accordo. Per quanto riguarda Giuseppe, Charlotte si sentiva proprio come una pera cotta quando la guardava o le sorrideva con le sue irresistibili fossette. Era proprio una persona amabile e spiritosa oltre che un bellissimo uomo.

« Papà ? Nei prossimi giorni, potremmo andare a visitare i nonni ? » chiese Niccolò mentre addentava la sua seconda crêpe. « Certo ! Darò un'occhiata ai miei prossimi impegni ma credo che riusciremo ad andarci molto presto » rispose Giuseppe accarezzando la guancia di suo figlio. Niccolò sembrò soddisfatto di questa risposta. « Pero Signorino Conte, ormai è tardi, deve andare a dormire, domani deve essere vispo per studiare con la signorina Charlotte, se lo ricorda ? » scherzò Giuseppe. Niccolò sbuffò « Uffa, va bene ! Grazie per la cena signorina Charlotte, era davvero tutto molto buono ! Ci vediamo domani, non fare tardi mi raccomando ! ».

Si alzò e andò verso la sua cameretta. Mentre si allontanava, Charlotte, lusingata e divertita, gli augurò la buona notte. Ora, era rimasta da sola con Giuseppe Conte. 

Giuseppe Conte ~ Vacanze Pugliesi 🇮🇹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora