Capitolo 9 : Rosalina

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Charlotte senti che il proprietario della casa aveva spento la radio e si stava avvicinando lentamente alla porta d'ingresso.

« Arrivo ! » esclamò una donna, tossendo, prima di aprire la porta.

Una signora anziana, che doveva avere almeno 80 anni, si trovò davanti a Charlotte. Era una donna di bassa statura che stava in piedi con difficoltà nonostante l'aiuto del suo bastone. Però, quello che colpi la giovane donna furono i suoi occhi, pieni di lucidità e di furbizia.

« Buongiorno signora, scusi se la disturbo, mi chiamo Charlotte. È una storia lunga, ma ero in macchina e mi sono persa. Avrei bisogno di usare il suo bagno, però capirei perfettamente se lei non mi facesse entrare a casa sua. Dopotutto sono un'estranea e... » spiegò Charlotte un po' a disagio per aver importunato una donna anziana.

« Sciocchezze ! » rispose la signora sorridendole « Entra dolcezza ! Avevo preparato del tè, spero che ti piaccia »

Charlotte, sollevata, ringraziò ed entrò nell'abitazione.

La casa era piccola ma accogliente, anche se un po' disordinata e molto polverosa. La vecchia signora invitò Charlotte a proseguire verso la sala da pranzo.

« Sciò ! Scendi da li ! » ordinò a un piccolo gatto che dormiva sul tavolo. « Ho accolto questa gattina alcune settimane fa ma è proprio una testa calda, fa sempre quello che vuole ! Non sono ancora riuscita a trovarle un nome » spiegò la signora mentra dava qualche carezza alla gattina che stava annusando con curiosità la nuova arrivata.

« Che cosa ne pensa di Luna ? » chiese Charlotte, ricordando la gatta nera di Sailor Moon, un manga che leggeva sempre con gioia quando era adolescente.

« Luna ? » chiamò la sua padrona guardando la gattina. « Miao ? » rispose lei. « Si, va bene, piace a tutte e due ! » decise la signora.

« Dunque » disse lei mentre si sedeva con sollievo e stava per versare una tazza di tè a Charlotte. « Sbaglio, o non sei italiana ? Credo di aver riconosciuto un piccolo accento francese. Che cosa fai dalle nostre parti ? » domandò lei.

Charlotte annui, spiegandole del suo lavoro e del suo viaggio con Luca nel Mezzogiorno.

« Che bello ! Anche io insegnavo, ero maestra alle scuole elementari. È un lavoro che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni » spiegò la vecchia signora. Poi le raccontò dei suoi viaggi in Europa che aveva fatto quando era giovane e dei suoi ex allievi che continuavano ogni tanto a farle visità.

« Come mai il tuo fidanzato non era con te quando ti sei persa ? » le chiese ad un certo punto. Sul viso di Charlotte calò un velo di tristezza.

« Scusami Charlotte, sono una vecchia curiosa ! E sono cosi maleducata che ho dimenticato di presentarmi. Mi chiamo Rosalina e ho ben 90 anni, grazie al Signore che non mi ha ancora chiamato vicina a Lui » spiegò Rosalina, prima di tossire ancora pesantemente.

Lei faceva molta tenerezza a Charlotte. Era una forza della natura come la sua nonna, una di quelle signore che aveva vissuto la guerra e sofferto la fame ma che non si era mai arresa davanti alle difficoltà.

« Signora Rosalina » chiese Charlotte « Posso chiederle dove si trova il bagno ? Il tè era molto buono ma non ha aiutato a migliorare la situazione precaria in cui mi trovavo già prima ! » scherzò Charlotte.

Le due donne si misero a ridere.

« Certo ! Uscendo dalla stanza, vai in fondo al corridoio a destra ! Scusami se non ti accompagno ma le mie vecchie gambe fanno fatica a sostenermi ! »

Mentre Charlotte andava in bagno non poté impedirsi di dare una rapida occhiata alla casa : alcune persiane erano rotte, c'erano dei vestiti abbandonati per terra e molti libri accatastati nella polvere.

« Povera signora ! » pensò Charlotte « Non avrà nessuno per darle una mano per pulire e ordinare la casa ». Inoltre il bidet era scheggiato, notò Charlotte mentre si lavava le mani nel vecchio lavandino.

Quando tornò in sala da pranzo, Rosalina era nella cucina accanto e stava cercando qualcosa nella credenza. Un pacchetto le sfuggi di mano e cadde sul pavimento. « Volevo darti qualche biscotto ma credo di averli appena rotti tutti... » disse dispiaciuta la signora mentre provava a chinarsi con grande difficoltà per raccoglierli. Charlotte si precipitò « Non si disturbi, ci penso io ! ». Charlotte diede poi un'occhiata alla cucina : le tazze e i piatti sporchi si accumulavano nel lavello.

« Non ho più la forza di tenere in ordine la casa... » disse Rosalina, vergognandosi un po'. « Però voglio mostrarti qualcosa che ti lascerà senza parole » aggiunse la signora con uno sguardo furbo e orgoglioso. Andarono sul terrazzo e Charlotte rimase a bocca aperta davanti ad un panorama mozzafiato : se il giardino era completamente trascurato, la vista sul mare era forse la più bella che avesse mai potuto ammirare.

« È questo gioiello che ci ha fatto decidere di comprare questa casa con mio marito tanti anni fa... » spiegò Rosalina con una profonda nostalgia negli occhi.

« Suo marito... ? » chiese timidamente Charlotte, abbozzando un lieve sorriso.

« Purtroppo non c'è più da una decina d'anni. Il mio Salvatore era il dottore del paese e da allora non abbiamo neanche più il medico qui » spiegò prima di tossire nuovamente.

« Qua siamo un po' isolati. Non sarebbe male avere più turisti dalle nostre parti, visto che i negozi ed i ristoranti lavorano poco »

Poi si mise a ridere « Salvatore mi diceva sempre che avrebbe voluto far costruire una piscina nel giardino. Un'idea un po' sciocca, dato che abbiamo il mare cosi vicino, vero ? Lo prendevo sempre in giro quando ne parlava ».

Rosalina guardò il suo orologio e rimase stupita « Ma è cosi tardi ? Scusami se ti ho trattenuta tanto, dolcezza ! Sono una vecchia chiacchierona incorreggibile ! Ti spiego come tornare verso il tuo albergo »

Qualche minuto dopo, sulla soglia della porta di casa, Charlotte ringraziò calorosamente Rosalina per le sue indicazioni e per la sua accoglienza. Successivamente le chiese : « Le sembrerà un po' strano o maleducato ma...si offenderebbe se tornassi da lei domani ? Potrei darle una mano con la casa e... »

Rosalina fece cenno di no con la testa « No, cara ! Sei giovane e in vacanza con il tuo ragazzo, non voglio disturbarti e averti dato l'impressione di chiedere aiuto ! »

Charlotte le sorrise « Mi farebbe molto piacere darle una mano, davvero ! Se poi in cambio mi dà di nuovo una tazza del suo delizioso tè e mi racconta ancora qualche storia del suo passato...»

La signora sembrò esitare guardando verso l'interno della casa.

« Porto anche i biscotti ! » aggiunse Charlotte

Rosalina le sorrise ingolosita « Affare fatto ! » 

Giuseppe Conte ~ Vacanze Pugliesi 🇮🇹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora