Capitolo 16 : Hungry Eyes

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« Sei sicura che non vuoi che io venga a Roma con te ? » chiese Giuseppe mentre aiutava Olivia a portare i suoi bagagli fino al taxi.

« Sicurissima. Lavori troppo, devi passare un po' di tempo con Niccolò e la tua famiglia » rispose la donna bionda, visibilmente turbata e preoccupata.

Schioccò un bacio casto sulle labbra del suo compagno e indirizzò un'occhiataccia a Charlotte, che era rimasta in disparte sulla soglia della porta d'ingresso, mentre saliva sull'auto.

Giuseppe non l'avrebbe mai confessato ma si sentiva quasi sollevato all'idea di rimanere senza Olivia a casa di Charlotte. Infatti, dopo tutti questi giorni durante i quali la sua compagna era rimasta appiccicata a lui come una cozza alla sua roccia, era contento di ritrovare un po' di tranquillità e, soprattutto avrebbe avuto la possibilità di trascorrere più tempo in compagnia della donna a cui pensava ogni sera prima di dormire e che gli faceva battere il cuore come un collegiale.

***

I giorni seguenti furono come un sogno ad occhi aperti per Charlotte : aveva avuto finalmente il campo libero per conoscere meglio il Primo Ministro senza temere che Olivia potesse fare irruzione nel suo salone come una furia in preda alla gelosia.

Di solito non era una che amava sedurre gli uomini già impegnati, soprattutto perché dopo la tragica fine della sua storia con Luca sapeva che scoprire l'infedeltà della persona amata era come ricevere una coltellata all'ego e al cuore. Ma questa volta era diverso.

Dopotutto si trattava di Giuseppe Conte, l'uomo più desiderato dalle donne italiane, metà « animale » che si occupava di politica e metà « animale » punto e basta. Specialmente da quando aveva deciso di lasciarsi crescere la barba di qualche centimetro...

D'altronde, anche se poteva sbagliarsi, Charlotte aveva l'impressione che la sua attenzione verso di lui fosse ricambiata. Aveva infatti notato più volte il suo sguardo lussurioso soffermarsi sul suo sedere e qualche volta sembrava far fatica a seguire il filo del suo discorso lasciando il suo sguardo scivolare verso il suo décolleté.

Passavano ore e ore a parlare del più e del meno sul balcone con un bicchiere di vino rosso in mano o in giardino a bordo piscina. Parlavano dei viaggi che Charlotte aveva fatto in passato, prima che il Covid impedisse a chiunque di poter esplorare il mondo. Dai secolari templi shintoisti di Kyoto alla bellissima Piazza Registan a Samarcanda, passando per il sito archeologico di Abu Simbel, Giuseppe ascoltava sempre in religioso silenzio i racconti dei viaggi di Charlotte come se li stesse vivendo insieme a lei.

Guardando poi le foto delle sue avventure, pensò che aveva proprio in dono la capacità di rendere bello ed emoziante anche il quartiere più triste e povero di New Delhi.

Ma i momenti che Giuseppe amava di più era quando si ritrovavano tutti i tre con Niccolò sul divano per guardare dei vecchi film in bianco e nero e insieme mangiare delle belle pizze calde e fumanti ancora appoggiate sui loro cartoni. Si commuoveva e sorrideva nel vedere la grande complicità tra suo figlio e Charlotte prima che sul suo sguardo calasse un velo di tristezza, pensando che due settimane dopo sarebbero dovuti tornare a Roma e che Charlotte non avrebbe più fatto parte delle loro vite.

***

L'8 agosto arrivò molto in fretta e con lui la festa di compleanno di Giuseppe a casa dei suoi genitori. Niccolò aveva rubato una cravatta di suo padre e aveva chiesto a Charlotte di aiutarlo per fare il nodo. Giuseppe indossava una camicia blu scura con le maniche rimboccate e aveva lasciato aperti i primi due bottoni.

Senza volerlo ammettere, voleva convincersi che a 56 anni poteva ancora fare colpo sulle donne giovani. Soprattutto se la donna in questione si chiamava Charlotte e portava la quinta di reggiseno...

Per la festa Charlotte aveva loro promesso di provare a domare la sua criniera rossa e che avrebbe indossato un vestito elegante.

E non aveva mentito !

Giuseppe rimase a bocca aperta quando la vide uscire dal bagno. « Papà...Sembri il coniglio quando vede Jessica Rabbit ! » sussurrò Niccolò all'orecchio di suo padre prima di dargli una leggera gomitata nelle costole.

Il corpo sinuoso di Charlotte era fasciato in un bellissimo vestito blu che faceva risaltare il candore della sua pelle. Aveva raccolto in uno chignon i suoi lunghi capelli, lasciando però libero qualche ricciolo tirabaci che si appoggiava sulla sua nuca. Era semplicemente mozzafiato ! Giuseppe dovette trattenersi per non saltarle adosso per spogliarla e farla poi gemere di passione.

« Hai preso la tua valigia, Nicco' ? » chiese Giuseppe una volta tornato in sé. « Si, certo ! » rispose il ragazzino entusiasta indicando un grosso bagaglio appoggiato alla porta. Giuseppe si mise a ridere « Lo sai che rimani solo una settimana dai tuoi nonni, vero ? » domandò divertito. « Ma chi lo sa ? Non vorrei intromettermi fra voi due ! » rispose Niccolò con malizia. Il Presidente e Charlotte diventarono rossi come due pomodori e spinsero Niccolò fuori di casa, malgrado le sue proteste scherzose. Si diressero tutti insieme verso la macchina di Charlotte.

La « festa » era appena iniziata.

Giuseppe Conte ~ Vacanze Pugliesi 🇮🇹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora