Matrimonio di convenienza

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Maca's pov

BUM, BUM, BUM

"cazzo" lamento con voce impastata di sonno, mentre mi giro nel letto e mi porto una parte di cuscino sull'orecchio "porca puttana deve per forza sparare a prima mattina?" 

Credo non siano nemmeno le 8 del mattino e svegliarmi col rumore degli spari in questo modo non è il massimo.

Mi alzo, quindi, di scatto, nera di rabbia, spalanco la porta della roulotte e inizio ad urlare

"piantala di fare tutto sto casino altrimenti quella pistola te la infilo su per il culo!" sbotto piena di rabbia, per poi chiudere nuovamente la porta della roulotte, sbattendola fortemente, quasi rompendo i cardini che la tengono fissa alla vettura.

Odio svegliarmi in questo modo.

Torno così nuovamente a letto e cerco di riposarmi per questi ultimi minuti prima di alzarmi definitivamente.
Prendo il cuscino, lo abbraccio forte e non posso far altro che sentire l'odore di Zulema impresso proprio sul cuscino.

E'...buono?

Non ho dato molta importanza al fatto che abbiamo dormito insieme su questo letto di una piazza e mezzo, ormai siamo abituate a dormire con sconosciute avendo vissuto anni in un carcere, ma una cosa devo ammetterla: prima che Zulema tornasse nuovamente nella mia vita, io soffrivo di disturbi del sonno parecchio fastidiosi; non riuscivo più a dormire serenamente, anzi dormivo sì e no 3 ore a notte e il mio fisico ne stava risentendo.
Adesso, invece, da una settimana a questa parte, riesco a conciliare perfettamente il sonno (nonostante quella stronza si metta a sparare a prima mattina, ma dettagli) e finalmente la mattina mi sveglio riposata.

E' come se nella mia vita mancasse qualcosa fino a quel momento, è come se vivere da sola in questo camper non era sufficiente per dire "sono finalmente libera".

Cosa mancava?
Una compagnia? 
Ma no, eppure mesi fa quando ho provato ad iniziare una relazione con Lucas, il problema della solitudine, della frustrazione, del nervosismo, dell'insonnia persistevano lo stesso.

Forse volevo semplicemente scacciare il pensiero di Zulema, forse nel mio inconscio sapevo di aver bisogno solo di lei e di nessun altro, ma la parte razionale di me sapeva e sa tutt'ora che questa non è la cosa giusta per me.

Zulema non sarà mai la parte bella e necessaria della mia vita; 
non lei, non chi mi ha procurato così tanto dolore;
non chi vuole tutt'oggi uccidermi.

"sei sveglia?"

I miei pensieri vengono, però, improvvisamente interrotti da Zulema che entra dentro, posa la pistola sulla mensola e si versa un po' d'acqua in un bicchiere

"eh qualcuno di mia conoscenza stava facendo tutto quel casino, veda un po' lei" rispondo ironica, affossando il viso nel cuscino

"vuoi mangiare?" chiede ancora lei, stranamente, in modo gentile, forse si sta sentendo in colpa per avermi svegliata, ma Zulema non è il tipo da rimorsi, si sarà soltanto svegliata bene oggi "ti preparo qualcosa?" chiede ancora, mentre si avvicina a me e mi porge un bicchiere pieno di succo di frutta, sedendosi poi sul letto accanto al mio corpo completamente sdraiato.

Io prendo il bicchiere, senza nemmeno ringraziarla, per poi alzare la testa dal cuscino ed iniziare a bere, mentre lei accanto a me, mi fissa intensamente

"cosa c'è?" chiedo infatti imbarazzata e assonnata, continuando a bere il mio succo
"niente" risponde distogliendo lo sguardo "devo andare in città a sviluppare le foto perché la piantina cartacea è più facile da consultare rispetto al formato digitale"
"quindi?"
"vuoi venire anche tu?" 

Se non conoscessi Zulema, penserei che dietro queste sue parole, si nasconda la voglia di uscire con un me per passare una giornata tranquilla, senza pensare al piano, alla rapina e al vero motivo per cui abbiamo iniziato questa convivenza.

Abbiamo un compromesso, guadagnare il più possibile, per poi dividerci ed andare ognuna per la propria strada, senza rimorsi, rimpianti, animali domestici o qualcos'altro che ci possa tenere unite.

"meno tempo passiamo insieme e meglio è" rispondo però freddamente io, mentre mi alzo dal letto e poso il bicchiere vuoto dentro il lavello "questo è un matrimonio di convenienza, non ci deve legare niente se non le rapine che faremo" dico infine, evitando di incrociare il suo sguardo anche perché io sono la prima a non credere alle mie parole, o meglio, faccio di tutto per crederci perché al mondo non c'è nulla di più tossico del mio rapporto con Zulema, ma nonostante sia tossico, nessuna delle due può farne a meno.

Direi che siamo l'una la droga dell'altra.

"bhe..." risponde la mora dopo qualche secondo di silenzio, alzandosi dal letto e avvicinandosi alla porta della roulotte "ci becchiamo dopo allora"
"compra la carta igienica che è finita" le ricordo ancora, mentre si sta dirigendo verso l'auto ed alza il braccio come a farmi capire che lo farà.

Una volta sola in casa, mi siedo sul letto, mi porto entrambe le mani sul viso ed inizio a pensare
"cazzo, cazzo, cazzo" mi ripeto in loop "ho fatto la cosa giusta e va bene così" mi convinco poi, scacciando qualsiasi tipo di pensiero che possa mandarmi in paranoia totale.

Però non sono nemmeno sicura che il suo fine fosse quello di uscire veramente con me, insomma conosco troppo bene Zulema per pensare che abbia ceduto alla debolezza, forse ha pensato che essendo socie, dovessimo necessariamente fare ogni operazione insieme, in modo tale che nessuna si senta inferiore all'altra.

Sì, sicuramente deve essere stato questo il suo ragionamento, non vedo altre soluzioni.

Zulema's pov

Come faccio a dirle che finalmente mi sento a casa dopo anni in cui non ho fatto altro che scappare?
Come faccio a dirle che per tutta la mia vita sono scappata da tutti: da mia madre, dall'uomo che mi ha obbligata a sposare, dalla prigione...come faccio a dirle che ormai ho perso la voglia di scappare visto che finalmente mi sento a casa e come tale mi piacerebbe anche far qualcosa di diverso insieme a lei?

Semplice, non glielo dico, non glielo dirò mai.

Abbiamo un obiettivo: guadagnare il più possibile e poi chi si è visto, si è visto.
Sarà indolore per entrambe, lei andrà via e vivrà la vita che ha sempre sognato con un marito e dei figli; io finalmente sarò priva di legami di alcun tipo, girerò prima l'Europa e poi il mondo con quel camper e finalmente assaporerò la vera libertà, senza legami, senza inibizioni, senza rapporti, senza pensare agli altri, ma solo a me stessa.

Devo rimanere concentrata su questo pensiero e devo pensare a Maca solo ed esclusivamente come colei che mi ha procurato un infarto e che mi ha quasi uccisa soffocata nei bagni del carcere.
Quella stronza è Maca ed io ho ben in mente la promessa che le feci e cioè che prima o poi la ucciderò.

Potrei comportarmi come un'autentica figlia di puttana e non appena manderemo a segno un bel po' di colpi, le sparerò un colpo dritto in testa e mi prenderò anche la sua parte, così sarò sicura di non essermi snaturata per colpa del suo buonismo del cazzo che mi fa semplicemente rivoltare lo stomaco.

Può essere una considerazione da tenere in mente, ma per il momento, lei mi serve, anche perché, per questo colpo al Five Dragons Casinò, la sua persona è molto importante affinché tutto vada secondo i miei piani.

Ho studiato tutto alla perfezione, nulla potrà mai andare storto.


Spazio Autrice
Ciao raga! Allora credo sia chiaro che la mia storia sia molto, molto, MOLTO, fedele alla serie e soprattutto allo spin off El Oasis, insomma avrete sicuramente notato le battute simili, le circostanze simili ecc.
Spero non sia un problema per voi anche perché, nonostante El Oasis sia quello che sia (e cioè una totale merda ahahahah) c'è da dire che sugli aspetti introspettivi di Zulema e Maca hanno fatto un buon lavoro ed io cerco di continuare a cavalcare quell'onda, anche perché sarebbero totalmente snaturate se io descrivessi un amore romantico e bla bla bla (ma ovviamente parlo di gusti personali, non dico che deve per forza essere così, anzi)
Spero abbiate compreso, vi auguro comunque una buona continuazione di lettura della mia storia (vi avviso non sarà lunghissima, anzi).
A presto!


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