Capitolo Trentasette:'È Morto.'

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La mattina seguente, Grace si svegliò sentendo un peso sul petto e la sua mano calda.
Si guardò attorno e vide James dormiente sul suo ventre e le loro mani unite. Arrossì involontariamente e sorrise.
-È lì da ieri sera sa, non si è mosso un attimo.- disse Madama Chips che era entrata nella stanza.
Grace sorrise ancora di più, poi porto la sua mano libera sui capelli corvini del ragazzo e li accarezzò dolcemente.
-Come si sente?- le chiese poi la guaritrice.
-Meglio, grazie.- rispose Grace.
-Beva questo, l'aiuterà a rimettersi in forze.-
La ragazza prese il bicchiere con il solito intruglio di Poppy, lo bevve tutto d'un sorso e fece una faccia schivata per il brutto sapore.
-Dovrebbe svegliarlo...- suggerì poi.
-Si, ha ragione.-
Madama Chips si chiuse nel suo ufficio, Grace posò nuovamente la mano sulla testa di James e ricominciò ad accarezzarlo.
-James, su svegliati.- sussurrò, poi lo scosse leggermente.
Lui aprì gli occhi lentamente, alzò la testa e appena si rese conto di dove fosse arrossì leggermente.
-Buongiorno eh!- ridacchiò Grace e lui si passò una mano tra i capelli sorridendo imbarazzato.
-Come ti senti?-
-Bene.-
I due si sorrisero imbarazzati, poi nella stanza entrò la professoressa McGranitt con Teddy.
Dopo le solite domande sulla sua salute, Teddy le disse che sua madre era tornata a casa perché la preside aveva dovuto riattivare le barriere antibabbani, quindi si sarebbero smaterializzati a casa sua appena Madama Chips l'avrebbe dimessa.
-E i G.U.F.O.?- chiese Grace.
-Tranquilla, torneremo in tempo.- la rassicurò il ragazzo dai capelli azzurri.
Poi Poppy mandò tutti fuori, compreso James, che salutò Grace imbarazzato.
Nel pomeriggio la Wheeler uscì dall'infermeria.
Harry, la McGranitt, Teddy e anche James, Che aveva insistito tanto, la riaccompagnarono a casa.
Fuori dalla porta sentirono Mike e Eleven discutere di qualcosa.
-El ti prego, non sappiamo cosa potrebbe succedere se lo fa.- disse lui.
-Mike lo sai che non le può succedere niente, non è fisicamente con lui!- sbuffò la madre.
-Non sono convinto.-
-Ti prego, lo sai che io non posso più farlo. È l'unica che ci può dare davvero risposte.-
Stranita, Grace suonò il campanello ed ad aprirle fu Mike.
-Grace! Ti sei ripresa?- chiese abbracciandola.
-Si papà sto bene, davvero.-
Il gruppo si accomodò in casa, poi Grace chiese di cosa stessero discutendo e Mike e Eleven si guardarono.
-Sai tesoro, quando avevo la tua età usavo i miei poteri per entrare nelle menti dei nemici.- iniziò a spiegare a Eleven, ma venne interroga da Mike.
-Solo i nemici?- rise ricevendo uno schiaffo dietro la nuca della moglie.
-Dicevo, questo potere l'ho perso quando ho chiuso la porta del sottosopra. Tuttavia tre democani si sono presentati ad Hogwarts e io devo sapere ancora se lui è vivo. Te la senti di entrare nella sua mente?-
Grace annuì convinta, la madre le sorrise e le diede un bacio in fronte.
-Sei sicura El?- Mike non era molto convinto, non se lo sarebbe mai perdonato se fosse successo qualcosa di grave alla sua bambina.
-Amore io mi fido di Grace, poi sono sicura che non succederà nulla.- lo rassicurò la moglie e lui accettò.
Prepararono una vasca come quando avevano affrontato il primo demogorgone, gli occhi di Grace vennero oscurati da una benda e il suo corpo venne immerso nell'acqua.
-Concentrati ok? Non distrarti.- le disse la madre tenendole la testa.
Grace riuscì ad entrare nella mente del Mind Flayer. Il luogo dove si trovava era completamente nero, bagnaticcio e molle.
Camminava avvicinandosi ad un mostro enorme. Esso era stravaccato a terra, stanco e ansimante. Poi tutto d'un tratto smise di respirare.
-È morto.- disse nel silenzio assoluto. -Quei democani erano l'ultima cosa che lo tenevano in vita.- aggiunse.
-Bravissima amore, adesso apri gli occhi lentamente.- disse El.
Lei lo fece, si tolse la benda e uscì dalla piscina.
Il padre l'avvolse in un asciugamano e le baciò la testa.
-Lei può entrare nella mente delle persone?- chiese sbalordita la McGranitt. El annuì.
Teddy, Harry, James e la preside erano stupefatti, non avevano mai visto dei poteri così spettacolari.
-Signorina Wheeler, noi torniamo ad Hogwarts, Teddy verrà a riprenderla domattina, si ricordi di studiare per i G.U.F.O.- le raccomandò Minerva.
-Certo professoressa!- le rispose lei.
Accompagnò tutti alla porta, li salutò e mentre stava per chiudere la porta James la bloccò.
-Aspetta!- esclamò.
Lei lo guardò confusa.
-Possiamo...ehm...parlare quando torni ad Hogwarts?- le chiese.
-Si...va bene...- sorrise lei.
Le era mancato troppo, forse era arrivato il momento di lasciare il passato alle spalle e ricominciare.

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