Kelly ed Eleanor stanno ridendo mentre puliscono il cortile davanti all'istituto ed Harry, appena uscito, può sentire la voce fastidiosa di El: "Stasera voglio rendere la cosa ufficiale, non posso negare di avere un po' di paura, anche se sono consapevole del fatto che nella sua testa c'è solo un nome: Eleanor Calder!" Si porta una mano alla bocca, ridendo come una di quelle viziate esibizioniste ed Harry non può far a meno di sperare che a forza di ridere gli si blocchi la mascella.
"Kelly, stasera ti serve un passaggio?" Grida.
"Si tesoro, grazie!" Risponde la ragazza correndogli addosso e baciandogli la guancia.
"Ti verrà il colera!" Provoca Eleanor.
"Meglio il colera che la clamidia!" strizza un occhiolino Harry, facendo infuriare questa, che non perde occasione di correre tra le braccia di Louis, appena uscito dall'istituto, e stampargli un bacio in bocca, consapevole di cogliere il punto debole del suo rivale.
Questa volta però viene spinta via quasi con disprezzo e "Levati un po', non fare la bambina!" gli viene detto da Louis.
"Non fare il bastardo Lou! Se la devi trattare così almeno non scopartela ogni sera" Interviene Kelly con estrema tranquillità, in modo da non scatenare l'ennesima litigata, ma questo non l'ascolta minimamente e raggiunge Harry, battendogli una pacca sulla spalla.
"Andiamo a pulire gli uffici?" Propone, arruffianandosi.
"Io ho terminato il turno." Rifiuta l'altro girando le spalle e andandosene.
Louis non lo ferma, si limita ad abbassare gli occhi e tornare a lavorare.
Le tre del pomeriggio non arrivano mai, l'ufficio dell'assistente sociale risulta davvero poco interessante: muri bianchi, mobili apparentemente antichi di un marrone fin troppo scuro, libreria colma di libri impolverati, che è consapevole che dovrà pulire uno ad uno. Ma quello che attrae l'attenzione di Louis è la scrivania, ci sono vari fogli sparsi, un computer portatile e varie foto della famiglia del suo tutore. Sposta e legge vari documenti, fino a trovare le cartelle di tutti coloro che devono scontare la sua stessa pena. Eleanor Calder, Louis Tomlinson, Kelly Walton.
Manca qualcuno.
Muove freneticamente quei pezzi di carta misti a raccoglitori con varie etichette.
Tasse. Cause Giudiziarie. Certificati Medici.
Cartella Clinica H.S.
Il respiro di Louis inizia a farsi pesante, apre la cartella, quando improvvisamente, dalla finestra di vetro dell'ufficio che si affaccia al corridoio, nota l'arrivo dell'assistente. La chiude di fretta, apre la zip dell'uniforme e la infila dentro, richiudendo velocemente la lampo, prende lo straccio dallo scaffale della libreria e finge di pulire.
Non appena la porta si apre la voce potente e roca dell'uomo reclama: "Spero per te che non hai toccato nulla, sono le due e venti, puoi anche andartene, oggi non ho voglia di starvi dietro."
Louis lascia l'ufficio e, una volta essersi tolto l'uniforme e aver infilato la cartellina in borsa, si appresta a correre a casa, curioso di saperne il contenuto, inconsapevole del fatto che quel pezzo di carta sarebbe stato l'inizio dei suoi incubi.
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Non tutti gli sbagli vengono per nuocere.
FanfictionL'unico sbaglio che facciamo nella vita è credere di sbagliare.