FOUR.

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"Harry, hai preso quello che ti ha chiesto Malcom?" Chiede sua madre Zoey, una donna di soli trentacinque anni, rimasta incinta a diciassette per essere stata violentata da un cinquantenne, vecchio vicino di casa che ha approfittato di lei in una notte di mezza estate e che, dopo la nascita di Harry, si è suicidato ingerendo detersivo, Zoey è solita dire che è stata un ottimo modo per uccidersi, poiché paradossalmente poteva sentirsi 'pulito dentro'.

I capelli lunghi neri si liberano sulle piccole spalle, i suoi occhi verdi, come quelli del figlio, sono rivolti ad Harry in attesa di una risposta. Tra Zoey e il 'suo bambino', come lo chiama lei, c'è un ottimo rapporto, insieme ne hanno passate tante, rafforzando sempre di più il loro legame. Lei ha saputo subito dell'omosessualità del figlio, già a 15 anni Harry ha iniziato ad affrontare il problema con la madre, dicendogli che si sentiva attratto da un suo compagno di classe e lei gli è stata accanto, lo ha aiutato a capire chi fosse, fino a quando non è stato pronto a fare coming out con gli amici, lei c'era quando questi lo hanno deriso e umiliato, lei c'era quando ha cercato di tagliarsi le vene con una limetta, stanco della cattiveria della gente, lei c'era quando, dopo qualche anno, ha ucciso il patrigno per averlo visto menare sua madre, c'era quando lo hanno obbligato ad andare ad alcune sedute con uno psicologo. Lei c'è e c'è sempre stata.

"Sì mamma, è nello zaino! Malcom arriva più tardi, ora è impegnato con Gemma, la peste voleva andare al parco." La piccola Gemma è una bambina di cinque anni, bella come una bambola di porcellana, bionda con gli occhi azzurri, riccioli perfetti che gli fasciano il viso, fin troppo intelligente per la sua età, in parte è grazie a lei che Harry ha scoperto il suo interesse per Louis, solo vedendo un breve video dove i due si tiravano frecciatine e bisticciavano, lei aveva capito che in quei gesti non poteva esserci solo amicizia, il modo in cui si guardano, lo aveva paragonato al modo in cui il suo papà, guardava la sua mamma, quando era ancora viva. Malcom era il suo angelo custode, suo padre, attuale compagno di Zoey, l'unico uomo che Harry aveva accettato nella vita di sua madre, un quarantenne gentile e premuroso, vedovo da due anni di una donna bellissima, morta di cancro al seno quando Gemma aveva solo tre anni, lui la descrive come una dea e ne parla spesso alla sua piccola, che non osa chiamare Zoey 'mamma', per rispetto della sua vera madre, ma che stravede per lei e per il suo intoccabile Harry.

Per la prima volta dopo tanto tempo, Harry sente di appartenere ad una famiglia rispettabile.

"Grazie piccolino, quegli attrezzi gli servono come il pane, deve finire di costruire l'armadio per la cameretta di Gemma!" Subito dopo qualche mese Zoey e Malcom sono andati a convivere ed Harry non ha avuto nessun dubbio su di lui, con grande sorpresa della madre, visto che per i precedenti compagni si lamentava anche del fatto che Zoey tornava troppo tardi la sera, anche se si presentava a casa alle dieci, per far compagnia al figlio, davanti ad una tazza di the. Fino a pochi giorni fa la piccola Gemma dormiva nello stesso letto di Harry e lui non si era mai permesso di lamentarsi, amava coccolarla prima che si addormentasse, amava l'odore dei suoi ricci biondi e il fatto che la mattina dopo si risvegliava puntualmente senza coperta e con la piccola rannicchiata sopra la sua pancia, ma secondo i genitori ormai è cresciuto e è  giusto avere una camera tutta per lui, in caso volesse portare dei ragazzi a casa; Malcom, come Zoey, non è mai stato contrario a questo, lo ha sempre sostenuto e ha anche cercato di dargli delle dritte quei pomeriggi dove si ritrovano a giocare a Golf lui ed Harry, ma come risposta ha sempre un sorriso finto e delle guancie rosse come tempera.

Harry sorride e abbraccia la madre, baciandogli delicatamente la fronte, l'altezza dei due è notevolmente differente, il figlio supera Zoey di ben 13 centimetri e questo li rende davvero adorabili.

"Resti per cena?"

"Devo andare ad una festa!"

"Ci sarà qualcuno di interessante?" Strizza un occhiolino lei, non ricevendo neanche una minima risposta, solo delle guance che improvvisamente diventano rosse e un sorriso che si allarga da una parte all'altra del volto, fino a quando Harry smette di fantasticare su Louis e torna alla realtà, allora quel sorriso si trasforma in durezza, muscoli testi e uno sguardo assente.

"No, non posso permettermelo!"

Una piccola lacrima scende sul volto della madre che prende il mento del figlio e lo solleva per poterlo guardare in faccia.

"Non hai nulla che non vada, amore! E' solo una macchiolina nera su un intero foglio bianco, passerà!"

Harry sorride a Zoey per rassicurarla e le asciuga il viso con il pollice, ma sa bene che quella macchiolina nera potrebbe prendere l'intero foglio quando meno se lo aspetta.

Non tutti gli sbagli vengono per nuocere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora