E' immobile su quel letto di ospedale, circondato dalla sua famiglia e dai suoi amici, Zoey è scioccata, stretta a Malcom che fissa la piccola Gemma, attaccata al braccio di Harry, mentre piange e bacia la G tatuata sulla mano del fratello, Louis con una mano accarezza i capelli della bambina, come per tranquillizzarla, e con l'altra il viso del suo compagno. Lo guarda, sperando che riapra gli occhi, non importa quando, aspetterebbe ore, giorni, settimane, mesi, anche anni se necessario, perchè quello che lega i due ragazzi è spiegabile solo con una parola: dipendenza, ecco perchè a Lou non era bastato un solo bacio da quando lo aveva conosciuto, dalla prima volta che aveva assaporato quelle labbra, ne era rimasto dipendente e, come qualsiasi altra droga, avrebbe potuto provare a farne a meno, ma non ci sarebbe mai riuscito.
Eleanor e Kelly sono davanti ad Harry, una in lacrime e l'altra annoiata, guarda continuamente l'orologio e sbuffa, si avvicina spesso a Louis, solo per cercare di allontanarlo da quella stanza, sicuramente non per il suo bene, ma per quello di lei stessa, ma viene sempre cacciata in malo modo e spinta via.
Sono passate quarantotto ore da quando il loro compagno è in coma, Lou è l'unico che è rimasto lì ogni secondo, insieme alla piccola Gemma e a Zoey, senza essersi mai alzato da quella poltroncina, Kelly si è allontanata raramente solo per prendere un caffè, o qualcosa da mettere sotto i denti per lei e gli altri, Louis è sempre stato l'unico ad aver rifiutato ogni tipo di cibo, il suo stomaco è chiuso, si contorce, forse per i sensi di colpa, forse perchè, dopo essersi reso conto dei sentimenti che prova per l'altro, deve essere testimone di quello che lui stesso gli ha provocato.
Gli passa una mano sul braccio, fino ad arrivare al polso ed è ora che vede quella stupida L, incisa a sangue, una ferita troppo profonda per un corpo fragile come quello del suo Hazza, piange, singhiozza, quasi urla al ricordo di qualche notte prima, pensa come sarebbe andata la festa se non fosse andato a cercare Harry, pensa se quest'ultimo avrebbe ugualmente preso una lama per potersi segnare, pensa a quando, dopo essere uscito da quella casa, era andato a sedersi su un ponticello per riflettere a tutti quei sbagli, quegli errori e non si capacita del fatto che, dopo tutto quello che è successo ad Harry, lui non si senta in colpa, o almeno non per quello che è successo quella notte.
La voce di El rompe il silenzio, accompagnato solo da pianti e gemiti.
"Era solo un coglione, cavolo! Guardate che sfigato, si tagliava le braccia, povera vittima, se lo è voluto, è stato solo troppo fortunato le altre volte che lo ha fatto!" Zoey la fissa pietrificata, quasi la uccide con lo sguardo e subito dopo nasconde il viso sul petto del compagno, Malcom apra la bocca per dire qualcosa ma le urla di Louis lo precedono:
"Sei solo una stronza!" Grida, alzando per la prima volta dopo due giorni gli occhi da quelli di Harry.
"Vattene, non ti rendi conto di quello che stai dicendo? E' un ragazzo anche più piccolo di te e tu gli hai appena augurato la morte, ma quanto puoi essere perfida e infantile, Eleanor? Sparisci, altrimenti quella poco fortunata a rimanere viva sarai tu. Presto, molto presto." I suoi occhi sono diventati piccole fessure, rossi e gonfi per le lacrime che non hanno mai smesso di cadere.
"Sei solo un illuso, lui si stancherà di te, per lui non sei importante, ha solo bisogno di attenzioni, quando gliele avrai date, lui cambierà persona! Allora tu mi tornerai a cercare.."
"Va via, Eleanor! Ripeti solo una volta una cosa del genere e giuro che non mi farò problemi a prenderti a pugni!" Sputa Louis, mentre Eleanor lascia la stanza ancora pienamente sicura di se.
Senza neanche accorgersene Gemma gli ha afferrato la mano e lo guarda dal basso, quando Louis se ne accorge, gli passa una mano tra i capelli e si accuccia accanto a lei.
"Andrà tutto bene, piccola!" La consola prendendola tra le sue braccia e facendola sedere sul letto, accanto ad Harry, gli prende la mano e continua dicendo: "Lui è forte, il tuo fratellino si riprenderà presto, vuoi sapere un segreto?" Sussurra nell'orecchio della bambina, che subito annuisce non distogliendo lo sguardo dal corpo inerme di Harry. "L'ultima volta che l'ho visto mi ha promesso che sarebbe restato con me, con noi, o meglio me lo hanno promesso i suoi occhi!"
Allora una mano di Louis viene leggermente stretta, degli occhi verdi si aprono e una voce roca inizia a farsi sentire: "Mi sei mancata, principessa!" Zoey e Malcom si precipitano ad abbracciare Harry, finalmente sveglio, Gemma piange lacrime di gioia e sale sulla pancia del fratello abbracciandolo forte, ma Louis, forse ancora colpevole, si scansa, si appoggia all'uscio della porta e fissa quella famiglia scambiarsi abbracci e baci a volontà e, dopo qualche secondo, senza aver detto una parola, fissa il vuoto e trascina i piedi fuori dalla stanza.
STAI LEGGENDO
Non tutti gli sbagli vengono per nuocere.
FanfictionL'unico sbaglio che facciamo nella vita è credere di sbagliare.