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<< NO! PETER! >> gridi gettandoti al suo fianco.
Gwen si schiacciò contro un muro, una mano davanti alla bocca per soffocare il suo pianto e evitare di far vedere le lacrime che ormai rigavano il suo volto così come rigavano il tuo.
Quando lo vedi aprire leggermente gli occhi sospiri sollevata, ma solo in seguito noti la macchia rossa che piano piano si espande sul suo petto.
<< S-sto bene >> balbettò lui respirando velocemente.
<< Non penso proprio, dobbiamo portarti in ospedale >> rispondi facendo cenno a Gwen di aiutarti ad alzarlo per le spalle.
<< No Y/N >> mormorò mentre il suo battito lentamente perdeva frequenza.
<< Scordatelo, non rimarrai qui >> ribatti mentre i tuoi occhi si fanno ancora più gonfi.
<< Va bene così, sono con te ed è esattamente quello che volevo >> rispose sorridendo debolmente.
<< Non farlo... ti prego... >>
<< Sarò sempre con te, ti amo >> sussurrò prima di esalare il suo ultimo respiro.
Mentre le sue palpebre si chiudevano decine e decine di immagini si susseguirono nella tua testa.

<< Y/N! >> ti senti chiamare dal soggiorno della Avengers Tower.
<< Che c'è? >> rispondi ad alta voce facendo capolino nella stanza con la testa.
<< Ho preso la pizza, come nel nostro primo appuntamento >> disse Peter mettendosi scherzosamente una mano sul cuore.
<< Mi commuovi così >> ridi facendo finta di asciugarti una lacrima.
<< Aspetta di finire il film prima di piangere >> rispose lui indicando la televisione, stava iniziando "Titanic".
<< Molto classico >> mormori prima di raggiungerlo sul divano.
Afferri una coperta rossa e la tiri su di voi prima che il tuo ragazzo ti lasci un cartone di pizza sulle ginocchia.
Era praticamente impossibile guardare un film drammatico con lui perché a quanto pare sentiva il bisogno di commentare ogni singola frase e azione dei personaggi, soprattutto di Jack, dato che beh, si conosce il fascino del giovane Leonardo DiCaprio.

<< Ti sei davvero addormentato sulla scrivania? >> chiedi guardando il tuo ragazzo completamente abbandonato sui libri di scuola.
Eri venuta a casa sua la sera prima per passare la notte e studiare insieme, ma a quanto pare il sonno aveva avuto la meglio.
Quando vedi il suo viso così beato e tranquillo non riesci a fare a meno di sorridere a tua volta, soprattutto perché ti veniva da ridere nel vederlo con la bocca aperta mentre russava sulle pagine.
<< Dipende da te se considerarlo una buona scelta o una cattiva >> rise May appoggiandosi allo stipite della porta.
<< È senza speranze >> scherzi facendo ridere anche la donna, che ti ammonì con lo sguardo e lasciò di nuovo soli te e il ragazzo.
Decidi arbitrariamente di svegliarlo: ti lanci senza pietà addosso a lui e gli abbracci le spalle mentre gli lasci qualche bacio a ripetizione sulla guancia.
<< Buongiorno >> mugugnò sorridendo.
<< Sei davvero senza speranze >> ridi lasciandogli lo spazio necessario per alzarsi.

E mentre ti abbandoni accanto al corpo inerme del ragazzo e le lacrime non fanno altro che rigarti le guance gli stampi un ultimo bacio, e puoi giurare di esserti sentita davvero felice come se fosse la prima volta.

THE NEW HERO (pt. 2) || Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora