La Mietitura

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Il sole splende già alto in cielo quando mi sveglio nel mio letto nel Distretto 1. La mia casa non è molto grande, ma rispetto a quelle della Cava, la zona più povera del distretto, è piuttosto bella.

Le persone che abitano come me nel centro della città invidiano i vincitori, che qui sono numerosi, per le loro grandi e belle case. Quest'anno ne ho visitata una con il mio gruppo di allenamento e devo ammettere che mi piacerebbe trasferirmi lì, ma preferisco rimanere povera che uccidere ragazzi innocenti.

Qui nel Distretto 1 ci alleniamo fin da piccoli per offrirci come volontari e partecipare agli Hunger Games, giochi in cui ragazzi tra i 12 e i 18 anni devo combattere tra loro fino a quando in vita non ne resterà uno solo, il migliore. Io sono abbastanza brava con i coltelli e le spade, ma nella lotta corpo a corpo perdo sempre.

Il mio distretto è tra quelli favoriti infatti ogni anno troviamo sempre due volontari per i giochi che, parer mio, nella vita desiderano solo ricchezza.

Quest'anno si offriranno un ragazzo e una ragazza di 18 anni. Lei si chiama Alexa e vive nella mia zona, mi sono allenata con lei solo una volta e mi è sembrata particolarmente brava con la lancia, la spada e nel combattimento corpo a corpo.

Lui è un amico di mio fratello, si chiama Dylan, è molto alto e forte. Mio fratello mi ha raccontato che eccelle in un po' tutte le discipline, ma non ha resistenza.

Quest'anno non ho molta paura, spero solo che il vincitore sarà del nostro distretto.

Dopo aver fatto una doccia ed essermi vestita al meglio per questo "grande evento", come lo definiscono a Capitol City, scendo in cucina a fare colazione con mio fratello grande, Edward, di diciannove anni, che fortunatamente non dovrà partecipare alla mietitura.

-Come sei elegante - mi dice sorridendo appena mi vede scendere le scale, io arrossisco, dato che non sono abituata ai complimenti, e lo ringrazio.

Dopo aver mangiato arrivano anche i miei genitori, pronti ad accompagnarmi in piazza per registrarmi prima della temuta mietitura. Prima di uscire di casa mi guardo allo specchio, i miei capelli biondi sono sciolti e ricadono sulle spalle, il vestito azzurro che indosso richiama il colore dei miei occhi e mi copre le ginocchia.

Dopo il breve tragitto arriviamo in piazza dove vedo la mia amica Sophie piangere. Mi avvicino e lei mi abbraccia improvvisamente. Tra i singhiozzi mi dice -Alexa non parteciperà ai giochi... mentre si allenava si è ferita e ora non può più partecipare- si scioglie dall'abbraccio e mi guarda negli occhi

-Le ragazze sono senza una volontaria.

Cerco di calmarla, ma con pochi risultati, intorno a me ci sono alcune ragazze che piangono mentre altre sono sedute per terra a fissare il vuoto, come paralizzate.

Dopo essermi registrata vado con Sophie nello spazio per le ragazze di 16 anni, è improbabile che venga estratta una di noi... abbiamo solo 4 tessere, altre ragazze della Cava ne hanno molte di più.

Vediamo Violet Houston, l'accompagnatrice del Distretto 1, salire sul palco con lungo abito viola senza maniche che mostra gli innumerevoli tatuaggi che le ricoprono le braccia. I capelli neri e lisci le arrivano sulle spalle ed un ordinata frangetta le ricopre la fronte.

La segue il vincitore del nostro distretto che quest'anno ci farà da mentore. Lo riconosciamo subito tutti. È David Wilson, un uomo di 32 anni che si era offerto durante la prima Edizione della Memoria, nella quale i tributi maschio e femmina erano stati mietuti tra le persone con più di 18 anni.

Dopo il discorso sui Giorni Bui del giovane Presidente Snow, salito in carica giusto l'anno prima, Violet si avvicina ad una delle due bocce trasparenti presenti sul palco: è quella con scritto sopra "Ragazze".

Vedo Sophie tremare accanto a me mentre cerco di calmarmi.

Violet immerge la mano con le lunghe unghie pitturate di viola tra i biglietti e ne pesca uno.

Ritorna al centro del palco sorridendo e per poco inciampa a causa dei tacchi alti, questo ci fa sorridere, ma appena apre la busta noi torniamo alla realtà e preghiamo che sopra il foglietto non ci sia il nostro nome.

-Alison Hyde- dice Violet a gran voce mentre sorride.

Mi guardo attorno spaesata prima di capire che io sono Alison Hyde. Hanno chiamato me. Dovrò partecipare agli Hunger Games.

I 28esimi Hunger GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora