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Andare a scuola e non parlare con Tanc è davvero dura. Sì, lo so devo parlargli, ma preferisco farlo a casa sua. Andrò questa sera, deve sapere ed è giusto così. Intanto abbiamo scoperto il nome dei vampiri la ragazza si chiama Isabel e sta con Lukas e il loro capo si chiama Sebastian. Abbiamo anche scoperto che vogliono Tanc, non solo per il sangue, ma anche perché è l'unico che può togliere la maledizione del sole. Voi direte "che c'è di strano?" Semplice, per togliere la maledizione devono ucciderlo, devono farlo quando ci sarà l'eclisse solare. Quindi fra tre mesi. Abbiamo solo tre mesi per ucciderli e non è molto tempo. Non sappiamo come tendergli una trappola, vogliono Tanc e Diego lo vuole usare come esca, ma io non voglio rischiare di perderlo. È l'uomo che amo e non voglio che muoia per causa mia.
È suonata la campanella ed entro in classe, oggi abbiamo tre ore di biologia perché la prof di educazione fisica non c'è. Una volta sarei stato felice, ma sapendo che io e Tanc abbiamo litigato, beh... non ne vado matto. Tre ore senza parlargli come faccio? Sono uno stupido! Ed eccolo che si siede vicino a me, non mi ha neanche guardato. Ha le occhiaie, gli occhi rossi e gonfi e tutto per colpa mia... mi sento così in colpa...

Tanc: la puoi smettere di fissarmi?

Lo dice in tono duro, freddo e distaccato. Io non dico niente, semplicemente sposto lo sguardo sulla cattedra.

Prof: buongiorno ragazzi

Tutti: buongiorno prof

Prof: ho una bella notizia da darvi

Se... immagino.

Prof: la prossima settimana facciamo una gita, alla fine delle lezioni vi do le autorizzazioni da fare firmare ai vostri genitori

Diego: scusi prof

Prof: mi dica Giaccari

Diego: io e mio fratello non possiamo venire perché dobbiamo andare fuori città per questioni di famiglia...

Ora mai usiamo questa scusa da non so quanti anni.

Prof: mi dispiace... c'è qualcun'altro che non può venire?

Vedo che Tanc alza la mano.

Prof: come mai non puoi Galli?

Tanc: scusi, ma è una cosa privata...

Prof: ok

E procede con la lezione. Come mai Tanc non poteva andare?

Skip time

Sono le nove di sera e sono appena uscito dalla finestra per andare da Tanc. Come ho già detto voglio dirgli tutto. La finestra è aperta e così entro, non lo avessi mai fatto. È a torso nudo sul letto e rimango per un po'a fissarlo. Sembra che non si è accorto di me, faccio un finto colpo di tosse e così porta il suo sguardo su di me.

Tanc: tu che ci fai qui? E soprattutto, come sei entrato?

Lele: sono qui per parlarti e sono entrato dalla finestra

Tanc: parlare di cosa?

Lele: di noi, di me

Tanc: non c'è niente da dire

Lele: è invece c'è né molto da dire e voglio solo che tu mi ascolti... ti prego...

Tanc: *sospiro* va bene

Mi siedo vicino a lui sul letto.

Lele: dopo che ti ho detto tutto... solo... non andartene...

Tanc: non me né andrò. Anche perché è casa mia

A quelle parole sorrido ma ritorno subito serio.

Lele: inizio con il dirti che io non sono umano...

To be continued...

Non dovrei...ma ti amo - Tankele🍓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora