Non è il ruolo di una persona
e neanche il centro della scena,
è bensì l'onda empatica dell'attenzione
di cui l'arte nell'averlo è una benedizione.
Mentalista,
la profondità si trova o la si crea?
Sei un'intrattenimento,
ma il tuo modo è in fondo veritiero?
Sei un pensiero,
un inganno e un continuo movimento:
la base per il tuo essere artista.
La sapienza nel generico, nel superficiale e nel mistero,
la curiosità per il prossimo e per il vero.
Il ruolo della connessione
esiste e non è reale
come l'animo che emani tu
tra le strade per l'ignoto di noi.
Mentalista, la tua è una balla e una scienza:
con la fragilità vai verso
la regola della coscienza,
con impercettibili movimenti
verso le crepe dello scudo
e con la formula delle parole
verso la conclusione.
Che il mio sia bagliore o terrore,
non so nulla di te
ma conosco un po' più di me.
23/06/2020
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Alètheia
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