CAPITOLO 24

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Alex's pov, il giorno dopo
Ieri, io e Piper siamo rimaste insieme per tutto il giorno, e la sera siamo finite di nuovo a letto.

Non riuscivamo a staccarci l'una dall'altra.

Ora ci siamo appena svegliate e lei si è gia posizionata sopra di me, per poter ricominciare il giro.

Si avvicina al mio viso e comincia a baciarmi con foga mentre io le accarezzo i fianchi nudi con entrambe le mani.

Non abbiamo bisogno di spogliarci, dato che è da stanotte che siamo nude.

Improvvisamente però, veniamo interrotte dal campanello che suona, così io e Piper ci stacchiamo, e lei mi guarda confusa.

«aspettavi qualcuno?» mi chiede
«no» le rispondo e lei si stende di fianco a me, così io posso indossare l'intimo e mettermi un pantalone e una maglia; ma prima che mi potessi alzare, Piper mi abbraccia da dietro.

«non ci mettere troppo» mi sussurra mordendomi il lobo dell'orecchio, così giro di poco la testa e lei mi lascia un bacio a stampo sulle labbra.

Subito dopo si posiziona sotto le coperte, prendendo il cellulare, mentre io vado ad aprire la porta.

«salve, ho un pacco per lei» per fortuna è solo il corriere..

..ma il problema, è che non ricordo di aver ordinato qualcosa.

Comunque, mi lascia il pacco e poi se ne va, mentre io chiudo la porta e cerco di capire cosa fosse.

Anche perchè, è uno scatolone, molto grande; infatti mi chiedo come abbia fatto a portarlo fin qua, insomma non può prenderlo in "braccio" da solo.

«ehi, ti ho detto di non metterci troppo» mi dice Piper arrivando in salotto con una mia maglia addosso, abbastanza larga.

«scusa Pipes, ma mi è arrivato questo pacco, ma io non ho ordinato niente» le dico
«aprilo comunque no?» mi chiede e io la guardo per poi scrollare le spalle e aprirlo.

Dentro ci trovo una custodia nera, a forma di chitarra; mi giro verso Piper che mi sta sorridendo, così appoggio la custodia sul divano e poi la apro.

Mi metto le mani sul viso e sorrido, trovando una chitarra elettrica nera, dentro di essa.

«sorpresa» mi dice come se fosse il mio compleanno
«non è il regalo più bello che potessi ricevere?» mi chiede vantandosi scherzosamente, così mi alzo, dato che mi ero accovacciata, e la prendo a cavalcioni mentre lei appoggia le mani dietro al mio collo.

«tu sei il regalo più bello che potessi ricevere» mi sorride e si avvicina al mio viso per potermi baciare.

«ti amo» le dico mentre mi prende il viso tra le mani
«ti amo anch'io» affondo la testa nell'incavo del suo collo, e lei appoggia la testa sulla mia spalla, chiudendoci così in una sorta di abbraccio.

«grazie» le dico stringendola più forte, mentre mi lascia un bacio sulla guancia
«ma quando l'hai comprata?» le chiedo facendola scendere
«quando siamo tornate dal Connecticut, l'ho trovata e l'ho presa di color nero»

«il mio preferito» le dico sorridendo
«esatto» mi risponde
«è bellissima, davvero..» dico continuando a guardare la chitarra
«quindi il regalo è stato gradito?» mi chiede ridacchiando
«si molto, ma adesso ne voglio un altro» le rispondo maliziosa avvicinandomi a lei
«non farci l'abitudine» mi dice.

«troppo tardi» le dico attirandola me per baciarle il collo, mentre appoggio le mani sui suoi fianchi, scendendo sempre di più.

«pensavo avessi i pantaloncini, sotto» le dico notando come avesse soltanto l'intimo, dato che la maglia le copriva le gambe
«beccata» mi dice ridendo
«e se ci fosse stato qualcuno?» le chiedo non togliendo le mani dal suo fondoschiena
«l'avresti cacciato» mi risponde scrollando le spalle
«non hai tutti i torti» le dico ridendo insieme a lei, per poi baciarla.

Mechanical for PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora