Dragon Ball XW. Parte 1.

Capitolo 1. Sensi di colpa.

ATTENZIONE!
Prima di continuare, leggete l'introduzione iniziale di questa Storia. Grazie!😊😉( Lo ripeto anche qui leggete prima il mio primo racconto: Dragon ball Xenoverse 2.2)

Aaahhh! Il tempo! Così strano, così misterioso, così affascinante allo stesso tempo nel comprendere e capire i suoi piccoli e grandi enigmi che si celano all'interno di esso. Tutto questo è per dire due semplici cose:
nel mondo di Alan, da quando egli e la sua squadra erano tornati a casa, le durate temporali (minuti, ore, giorni) furono del tutto impercettibili.
Nel secondo mondo invece, sempre dallo stesso giorno dalla partenza di Alan, il tempo stava già scorrendo, essendo in un'altra linea temporale, più velocemente. Infatti era già trascorso un mese esatto dalla quella famosa partenza.
I festeggiamenti per la vittoria di Ardos si erano ormai conclusi e in men che non si dica i saiyan si erano già rimessi al lavoro per ristabilire l'ordine e la pace in tutta la galassia. Si divisero in diverse attività: Gon, divenuto nel frattempo il nuovo leader dei saiyan, ammistrava la ricostruzione del pianeta Nova( battezzato così in onore e memoria del fondatore della Resistenza). Altri saiyan guidati dalle Hopegirl, da Kobi e da David, si sparsero invece in diversi settori nello spazio per distruggere ciò che restava della precedente dittatura di Ardos( leggi, eserciti, monumenti ecc...)
Anche Reyko stava contribuendo, come aveva dichiarato, all'opera di ricostruzione; infatti andava alcune volte insieme a Gon, e a un suo gruppo di consiglieri, in pianeta e in pianeta a creare o a ricompatttare nuove e vecchie alleanze.
La sua permanenza però stava durando più a lungo di quanto avesse detto per via che, oltre che nel dare una mano ai saiyan, si era creato una cosa che non aveva da moltissimo tempo: una famiglia! Infatti, in quel breve l'asso tempo, aveva ufficializzato definitivamente la sua unione con la sua fidanzata: Caulifla.
Tutti si stavano dando con passione da fare; tutti?! Non proprio tutti! Tanto è vero che dal giorno dopo i funerali nazionali, Gomar ( figlio e nipote dei due ex principali capi della Resistenza) era sparito completamente dalla circolazione. L'ultima cosa che egli lasciò prima della sua misteriosa scomparsa, fu un semplice biglietto, nel quale diceva solamente queste poche parole:
" Addio a tutti! Forse un giorno tornerò, ma fino dall'ora devo lasciarvi per risolvere una difficile faccenda personale. A presto, il vostro amico e compagno di sempre, Gomar."
Si sentiva ancora in colpa con sè stesso perciò che era successo a suo padre, di come non fu in grado di proteggerlo per via della scarsa forza combattiva. Persino sua sorella minore Krizy, era riuscita a superarlo.

Una mattina ricevette una visita inaspettata da parte di Reyko.
" Ciao Gomar è da tanto che non ci vediamo."
" Ah! Sei tu! Che cosa vuoi?" rispose Gomar con un'aria del tutto inospitale.
" Niente volevo solo sapere come stavi, ma soprattutto volevo sapere perché ti senti così attera. Tutto ok?"
" Non mi va di parlarne." rispose Gomar rimanendo sempre con lo stesso tono.
" Invece me ne parli eccome; tutti a casa sono preoccupati per te e hanno il diritto di sapere la tua misteriosa assenza."
" Ho detto, che non mi va di parlarne!" disse Gomar alzando questa volta il tono della voce.
" Ok! Ok! Ho capito me ne vado, ma tanto ho capito perché sei così depresso: è per via di tuo padre ho indovinato?"
" Groaaar! E va bene! E va bene! Si hai indovinato!" rispose dalla disperazione Gomar per poi incominciare a raccontare a Reyko tutto quello che si era tenuto dentro in quei giorni.
Quando Reyko lo fece finire di sfogare gli chiese gentilmente:
" Vieni con me." e Gomar, non facendosi troppe domande in testa, si teletrasportò chi sa dove insieme al compagno.
Lo condusse sopra l'atmosfera di un pianeta per lui sconosciuto.
" Dove ci troviamo? E perché mi condotto fin qui? E perché...."
" Frena un attimo la navicella e ascolta: da questo momento in poi è cominciato un addestramento speciale creato appositamente per te."
" Un addestramento speciale? Creato appositamente per me?" rispose confuso Gomar.
" Si! E non ripetere tutto quello che ti dico fai solo la figura dello stupido."
" Scusa!"
" Bene, dicevo che nel pensare a questo progetto ha contribuito, prima che partisse, anche l'Alan dell'altro universo.
Inanzitutto quel pianeta laggiù si chiama: Terra! E per colpa delle sfere del drago (oggetti magici che possono esaudire i qualsiasi desidero) esso è sprofondato nelle tenebre.
Esse furuno trovate da un essere malvagio, il quale, espresse un desiderio: far piombare il mondo intero nel caos. Il tuo compito sarà quello di trovare e sconfiggere quel individuo, riportando così la Terra al suo stato originario."
" Bene questo è tutto e adesso dimmi tela senti di provare a svolgere questo incarico e di diventare così un uomo?"
Nell'udire tutto ciò, Gomar rimase un po' perplesso, ma poi si auto convì che quello era l'unico modo per riscattarsi e accettò con chiarezza l'incarico.
Come ultima raccomandazione, Reyko gli disse:
" Hai a disposizione due anni per concludere la prova e se fallirai, oltre che aver fallito categoricamente, avrai tradito la mia fiducia e quella di Alan, e inoltre sarai esiliato per sempre su un pianeta inospitale negli angoli più estremi della galassia. Questa decisione l'ha presa personalmente tuo zio Gon."
" Comprendo quello che vuoi dire, ma tranquillo come ho già detto prima questo è il mio momento per riscattarmi e ce la metterò tutta per concludere questa importante missione." rispose motivato il giovane guerriero.
" Ora vado grazie di tutto Reyko ci rivedremo tra due anni e vedrai che avrò portato a termine con successo il compito che mia hai assegnato. A presto ciao, ciao!" disse Gomar avvinandosi verso il pianeta.
" Uhuhuh! Vedremo ragazzo! Vedremo!" disse tra sè Reyko il quale salutava, già in lontananza, il suo giovane amico.
Chissà quali pericoli e avversità avrebbe dovuto incontrare e affrontare Gomar lungo questo suo nuovo percorso? Si sarebbe ritirato? Oppure sarebbe andato avanti senza voltarsi indietro? Solo il destino ce lo dirà ma per il momento era cominciata per lui la sua prima, vera e propria avventura.

Continua....