Capitolo 5. Rabbia e rimorso.

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" Cento novanta, cento novantuno, cento novanta due, cento novanta tre....." si diceva tra sè Gomar tenendo il conto dei suoi addominali.
" Incredibile! Eh?"
" Uh? Oh! Ciao P. ti serve qualcosa?" chiese sorpresa e curiosa Sophie.
" No, niente volevo solo avvisarvi che il pranzo è pronto."
" Ah! Ok arriviamo subito, grazie mille."
" Figurati, comunque tornando a prima è incredibile non trovi? Sono già passate due settimane da quando Gomar è qui con noi e nonostante abbia riportato delle ferite che sarebbe dovuto rimanere per mesi a letto, si è alzato e ha cominciato persino ad allenarsi. Incredibile! Davvero incredibile! A volte mi domando se questo ragazzo sia davvero un umano."
" Infatti non lo è."
" Che intendi dire?" rispose confusa P.
" Che non è un terrestre: è un saiyan, una razza aliena, venuto sulla Terra per risolvere entro due anni il problema che incombe sul nostro pianeta in questo momento e per riprestinare tutto quanto è in cerca delle sfere del drago degli oggetti magici sparsi sul pianeta che possono esaudire i desideri. Lo sanno tutti ormai qui alla base perché tu no?"
" Forse perché sono andata fuori città per andare a trovare i miei genitori?"
rispose P. tirando un po' in giro l'amica.
" Sono tornata solo ieri. Non ti ricordi?"
" No." disse con sincerità Sophie.
" Va beh! Non fa niente comunque ormai non mi impressiona più niente,
se è un saiyan o qualcosa del genere tanto ne ho viste di cose strane in questi ultimi anni e questa non sarà di certo l'ultima eheheheh!"
" Su andiamo o preferisci stare ancora un po' sola con il tuo ragazzo?"
" Eeeehh?! Guarda che lui non è il mio ragazzo!" disse Sophie diventato rossa per l'imbarazzo.
" Se...sono qui è per.....vedere che non si faccia male o che non faccia
.....qualcosa di stupido." rispose balbettando la ragazza.
" Uhhhh?! Certo, certo e io sono un vampiro che gli sono appena spuntate le zanne.
Va beh! Io vado ci vediamo dopo, ma non metteteci troppo vuoi piccioncini altrimenti finirà tutto intesi?Eheheheh!"
disse P. correndo felicemente verso la mensa.
" Ehi! Ma la puoi smettere! Certo che sei proprio una rompi!" disse infastidita Sophie dalle continue provocazioni della compagna.
" Gomar! È pronto il pranzo vieni a mangiare."
" Arrivo, finisco di fare gli ultimi addominali e arrivo in un lampo."

Due ore più tardi:
" Aaaaahh! Che mangiata ragazzi complimenti al cuoco, anzi volevo dire alle cuoche." disse soddisfatto Gomar.
" Gomar! Gomar!" disse la voce di un bambino.
" Verresti ad insegnarci qualche altra mossa sulle arti marziali?"
" Eheheheh! Volentieri arrivo tra un minuto." rispose allegro Gomar.
" Ragazzi! Ragazzi!" disse un uomo entrando tutto agito nella stanza.
" Brutte notizie! Gli androidi si sono fatti nuovamente vedere; sono circa duecento chilometri dalla nostra posizione. E per nostra sfortuna sono più che sufficienti per farci crollare tutto addosso per colpa delle loro esplosioni. Dobbiamo prepararci! Non c'è un secondo da perdere."
" Si!" dissero in coro tutti quanti i presenti muovendosi nelle rispettive posizioni.
" Devo andare."
" Sei impazzito?!" disse agita Sophie.
" Non vedi che non sei ancora guarito?! Ti faranno fuori in attimo!"
" Questo lo so ma come vedi io sono l'unico che è in grado di batterli; lo so se riuscissi a guarire in tempo non avrei forse problemi, ma come vedi non c'è scelta devo comunque andare così come sono e il tempo stringe."
" Guarire in fretta...guarire in fretta, ma certo vieni con me." disse Sophie prendendo per il braccio Gomar.
" Jirobai! Jirobai.!"

" Uh! Che c'è?" chiese Jirobai finendo di mangiarsi una braciola di carne

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" Uh! Che c'è?" chiese Jirobai finendo di mangiarsi una braciola di carne.
" Lo so che ce li hai dammeli subito!"
" Di che cisa stai parlando?"
" Dei senzu sò benissimo che ne hai sempre con te una piccola scorta segreta, tirali fuori subito è urgente! È questione di vita o di morte!"
" Non so di che parli, Io non ho e non so niente."
" Ah! Si? Sono in contatto telefonico con i ragazzi se non meli dai entro tre secondi ordino di distruggere tutte le scorte di cibo, compreso anche quello più prelibato che tu adori tanto. Allora?" disse Sophie in attesa di una risposta.
" Uno...dueee...e..tre."
" No! No! Ti prego non farlo." disse spaventato Jirobai.
" Allora?"
" Eh! Va bene! Tieni hai vinto." disse Jirobai lanciando a Sophie un piccolo sacchetto con dentro i senzu richiesti.
" Grazie era ora! Gomar non fare domande e mangia due di questi fagioli."
" O..ok grazie."
" Devono essere gli stessi fagioli che mi ha dato Alan un po' di tempo fa." rifletteva tra sè Gomar.
" Wow! Non ci posso credere!" disse Gomar figendo di essere sbalorditito.
" Sono tornato come prima! Meraviglioso ora posso andare spero soltanto di potervi rivedere tutti quanti."
" Non dire così prometti che ritornarai, giuralo!" disse ansiosa la giovane Sophie.
" Telo prometto, ritornerò." disse Gomar correndo a tutta velocità fuori dal rifugio per poi scomparire verso il cielo.

" Andiamo C17 non hai ancora finito di distruggere questa città?" disse scocciata C18.
" Cerchiamone una più sciccosa ho bisogno di un nuovo guarda roba."
" Un secondo distruggo questi ultimi edifici e poi possiamo andare ok?"
" Ok! Ma sbrigati sto cominciò ad annoiarmi."
Improvvisamente, dall'alto, arrivò un colpo energetico in direzione dei due androidi il quale fu facilmente evitato.
" Chi è la? Fatti vedere!" disse C17 e da quelle parole, il giovane Gomar scese dal cielo pronto per un nuovo scontro contro i due cyborg.
" Uh? Mi ricordo di te, ma tu guarda sei soppravisuto a quanto pare. Sei forse venuto per ricevere in definitiva il colpo di grazia?"
" No! Sono qui per fermarvi! " disse deciso Gomar espandendo in seguito la propria aura.
" Devo avere paura? Tranquilla sorellina tu mettiti comoda di questo scocciatore me ne occuperò io."
" Va bene...come vuoi." rispose traquillamente C18.
" Allora sei pronto? A te la prima mossa...su."
" Aaaaaahhhh!" gridò Gomar partendo all'attacco per poi lanciarsi in una serie di colpi corpo a corpo i quali furono uno ad uno schivati o parati.
" Non mi sembri molto migliorato sai?" disse divertito C17 bloccando Gomar per le braccia trascinandolo in seguito verso il basso per sferrargli una potente ginocchiata dritta sul mento e per concludere lo lanciò come una palla contro un edificio.
" Uffa! Che noia! Non è cambiato proprio niente dall'ultima volta e pensare che mi immaginavo di vedere qualcosa di nuovo.
Va beh! Pazienza, vorrà dire che questa sarà la volta buona per dirsi finalmente: addio. " disse C17 allungando il braccio per cominciare a  caricare il suo attacco energetico.
D'un tratto l'aria si fece più intesa e tutta la zona circostante incominciò pian piano a tremare.
" Che sta succedendo?" disse leggermente intimorito C17.
" Non è possibile!" disse più preoccupato C17 vedendo uscire il giovane saiyan avvolto da un'aura dorata circondato, allo stesso tempo, da dei residui dell'edificio. 
" Aaaaaahhhh! " gridò Gomar espandendo, in pochi istanti, sempre di più la propria aura e a sua volta  aumentava a vista d'occhio la propria massa muscolare.
Per attimo i due cyborg furono completamente abbagliati da un'immensa luce accecante e una volta che riapritono gli occhi, si trovarono ad osservare un Gomar tutto pompato con gli occhi privi di iridi e pupille .
" Che gli è successo?" disse impaurito C17." Prima non emanava un energia così...." e senza avere il tempo di finire la frase, Gomar con estrema la rapidità lo prese per la faccia e lo scaraventò con in audita violenza contro il terreno facendo in seguito gigantesco cratere.
Raggiunta la profondità iniziò a bombardolo di pugni ed a ogni colpo egli aumentava, in un istante, la propria massa muscolare. Lo stava letteralmente massacrando.
" Maledetto! Lascio stareeee! " disse C18 cercando di sferrare un calcio sulla faccia di Gomar, ma essa fu subito fermata e in men che se ne rendesse conto si trovò a mezz'aria e dopodiché fu scarantata al suolo e per poi essere mitragliata di colpi energetici.
Ridestata dalle mecierie, venne subito
colpita alla faccia e scaraventata contro un muro di palazzo.
" Basta...ti..prego." disse C18 implorando allo scatenato saiyan, il quale era arrivato con estrema rapidità davanti alla ragazza, di cessare la sua ira.
Egli però non l'ascoltò e ricominciò subito dopo a picchiarla, ma venne di netto bloccato da una barriera protettiva.
" Che fai?!....C17?!"
" Non...vedi? Eh...eh..eh...ti proteggo no?!" disse affaticato C17 per poi essere continuamente bombardato dai violenti pugni Gomar.
Ruppe la barriera, stava per dar loro il colpo di grazia quando:
" Ti scongiuro prendi meeee!" disse C17 con le lacrime che gli scendevano dagli occhi.
" E risparmia la vita di mia sorella!" disse nuovamente disperato C17 con le braccia ancora spalancate con l'intento di proteggere nuovamente la gemella.
" Non...farlo! C..C17!" disse disperata e allo stesso tempo dolorante C18.
" Sta zitta! L'ultima cosa che voglio è non vederti ammazare! Se riesci comincia a scappare ti proteggo io! Dopotutto siamo o no una squadra?" disse rassegnato l'androide con un sorriso stampato in faccia.
" Si." rispose la sorella anch'essa rassegnata.
Gomar, osservando questa scena da parte dei due cyborg, si immaginò di vedersi per un attimo in C17 e in C18 invece vide in lei la sua sorellina Krizy. Aveva visto in loro quello stesso legame che aveva creato con sua sorella e si rese conto che lo stava di netto cancellando.
Era diventato, in quel breve l'asso di tempo, un autentico mostro.

Continua....

Dragon Ball XW. Parte 1.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora