Playstation e presentazioni ufficiali

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25 GIUGNO 2020

ore 14:53

- Vieni zi –

Rise, affacciandosi alla porta d'ingresso, Elia notando che l'amico non riusciva a salire in fretta le scale dell'appartamento.

Data l'assenza di Filippo da quella stessa mattina per il lavoro, Elia aveva deciso di invitare in casa Martino, così da scassarsi un po' su fifa e per passare del tempo in buona compagnia. Infatti, Elia riteneva che Martino fosse il suo migliore amico, forse migliore amico in assoluto. Lo aveva capito quando Martino non stava passando un bel momento, quando non parlava con nessuno, con sua madre, con i suoi amici, quando la parola d'ordine nella loro relazione di amici era "puttanate". Si lui inventava solo scuse, scuse su scuse per non chiarire i suoi dubbi che rispecchiavano anche quelli dei suoi amici. Poi era arrivato Filippo che lo aveva aiutato, e Giovanni che, a sua volta, aveva riformato quel bellissimo rapporto che c'era tra il rosso e il moro.

- Mazza Elì, ma avete aggiunto delle scale? –

Pronunciò il rosso con l'affanno una volta raggiunta la porta di casa del moro e successivamente lo abbracciò per salutarlo. Il loro saluto era costituito dal solito abbraccio che era seguito da una forte pacca sulla spalla.

- Cazzo dici? –

Rise Elia pensando a quello che l'amico gli aveva chiesto

- Secondo te aggiungiamo delle scale? Ma si può fare? –

Chiese poi incredulo continuando a parlare e invitando finalmente l'amico a seguirlo in casa

- Sto a scherzà Elì –

Si portò le mani ai capelli il rosso una volta dentro casa e scosse la testa comprendendo che Elia non era cambiato per nulla, forse non sarebbe mai cambiato.

- Secondo me hai mangiato così tanto che ora fai fatica anche a muovere le dita del piede –

Rise subito dopo il moro rendendosi conto, ancora una volta, di quanto fosse ingenuo e finalmente comprendendo lo scherzo

- Sicuro –

Ammise Martino toccandosi la pancia, come a far vedere che era diventata più visibile, ma in realtà non era così. Era sempre magrissimo quel ragazzo, anche se mangiava tantissimo, e anche se lui diceva il contrario, non ingrassava mai, era un bene per lui e qualcosa da invidiare per i suoi amici, soprattutto da Giovanni. Lui era quello fissato con il fisico più di tutti, diceva che il fascino dell'occhio azzurro non risolveva tutti i problemi guarda Luchino si divertiva ad aggiungere ogni volta che se ne parlava . Era tempo perso parlare con lui di quanto l'apparenza non servisse a nulla, quanto le persone dovessero pensare prima di tutto ad allenare la propria anima, il proprio cuore, e successivamente, solo per ultimo quei muscoli che non servivano a nulla.

- Tu calcola che oggi è venuta mia madre a casa a preparare il pranzo, io ero in università e Niccolò, che aveva la mattinata libera si era offerto volontario per preparare... -

Continuò spiegando Martino

- Però sai cosa, l'ultima volta che gli ho lasciato preparare qualcosa, che poi è stata anche la prima, mi ha preparato una carbonara di merda, che faceva proprio cagare –

Concluse

- Bhe come Filippo, manco un caffè... ma come si fa? –

Rise Elia ponendosi quella domanda retorica, riflettendo sul fatto che nessuno dei suoi amici sapeva ancora della relazione che aveva intrapreso con il ragazzo castano e decise che non ne avrebbe parlato, o almeno non da solo. Sapeva che dei suoi amici poteva fidarsi, soprattutto di Martino, ma non voleva imporre a Filippo di parlarne, soprattutto in sua assenza

Il coinquilino perfetto | ElippoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora