Capitolo 4

17 3 0
                                    

Nel frattempo, dei mari del sud, riuscì finalmente a trovare un posticino in cui potei finalmente, riposarmi ed evitare gentaglia di primo ordine; sotto ad una grossa palma dormi per qualche minuto finché, qualcosa colpì più volte la mia fronte e quando guardai chi fosse e già pronta a colpirlo, ma non lo feci e con faccia parecchio infastidita chiesi all'ospite sgradito cosa ci facesse e lui, con alcuni gesti disse che, avrei dovuto consegnare un pacchetto ad un'amica del maestro; prendendolo sbuffai leggermente ma andai lo stesso per l'isola Nauki. Sbarcando, notai la gente molto tranquilla anche se all'ingresso di quel villaggio, notai una bandiera pirata e nella mia mente, pensai che fosse un luogo protetto da qualcuno, ma all'ora perché la gente non prestarono attenzione a una come me, infondo il mio clan combatte anche con i pirati non solo con i possessori dei frutti; prima ancora di bussare mi domandai che tipo di relazione c'è tra la signora e il mio maestro, infondo oltre al clan non l'ho mai visto parlare con qualcun altro e questo era strano, almeno in parte ma tralasciando questo dettaglio, bussando alla porta immaginai una signora anziana e invece, quando l'uscio si aprì, davanti a me si presento una donna di una trentina d'anni non di più.

La signora guardandomi e chiese chi fossi e il motivo per cui fossi lì e, io rimasi per un attimo spaesata poi chiesi se fosse una conoscente del mio maestro e lei annui; dovevo ammettere che non potevo crederci era troppo assurdo, una donna così affascinante e con un sorriso che ti porta ha fidarti completamente di lei, come poteva essere amica di uno come lui, in grado di manipolarti senza neanche che tu lo sapessi, lei con tranquillità disse che potevamo parlare anche dentro casa e io cercai di rifiutare e consegnai il pacco, ma lei insistette, in un certo senso quei due anno una cosa in comune non accettano un no come risposta. La casa, anche se molto piccola la tenne in ordine più di me, anzi io sono un caso disperato; la signora chiese come stava il maestro e molte altre domande di cui feci affatica a rispondere, subito mi baleno in testa che tra di loro ci fosse qualche sorta di relazione, ma ovviamente non avrei mai avuto nessun tipo di risposta da lui e chiedere a lei, credo che sarei stata troppo invadente.

Nel mentre che passai alcune ora a chiacchierare, Race tornò dopo qualche mese alla nave Horas Knight, ovviamente quelli della ciurma annunciarono il suo ritorno e tra le loro battutine innocenti, chiesero quante persone avesse messo k.o. e la sua risposta fu basta semplice, nessuno, ma nessuno gli credette in fondo lo dice ogni volta; Race entrando nella cabina del capitano che gli chiese subito come fosse andata la sua piccola missione, lui gli racconto per filo e per segno tutti i dettagli.

Notando che ormai era già quasi trascorsa tutta lamattina, cercai di creare una scusa prima che, la signora riuscisse aconvincermi a rimanere; uscendo dalla casa, la salutai e tornai a svagarmi, leiancora sorridente disse prima di chiudere la porta: <Mio caro Gihen sei unvero bastardo, il solito manipolatore >. Camminando per quelle stradine, ilmio sguardo noto qualcosa di insopportabile però, questa volta non fu mandato adosservarmi ma, per avvisarmi di un piccolo dettaglio, qualcuno mi pedinavano;sospirando per l'ennesima volta, di solito lascio stare ma questa volta non neposso più. Con la punta dell'occhio, continuai a controllarli e quando, notaiuna loro piccola distrazione usai i miei poteri, con l'indice creai un piccolocerchio nero e così svanii dal loro campo visivo; uscirono subito fuori continuandoa cercarmi e, domandandosi come avessi fatto finché, alle loro spalle,sentirono dei lamenti e quando si voltarono, videro il resto della loro squadraa terra privi di sensi, io li guardai freddi e dissi: <Dite al vostro capo di venire di persona, se ha le palle per farlo> e andai via; decisi di fermarmi vicino ad una scogliera, abbastanza lontano da non coinvolgere gente innocente, infondo sapevo che da lì in poi qualcuno sarebbe venuto a disturbarmi.

E' una questione da piratiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora