Capitolo 6

7 2 0
                                    

Tutto questo non è vero, perché proprio lui doveva essere in questa isola?. Tutti i presenti tremarono al cospetto del pirata Jornhat Mikael e, molti fuggirono prima che potesse attaccarli, ovviamente quel tipo che voleva usarmi rimase fermo, anche se si poté notare quanto tutto questo gli rovino i piani oltre, al tremore del suo corpo; l'unica cosa che potei fare e osservare il pirata e, non potei immaginare che fosse così altro, supera persino il maestro Riouku, (se ve lo state chiedendo e alto quasi 2 metri).

Il capitano, con un enorme sorriso disse: <Bene, bene vedo che un topo di fogna sta mettendo scompiglio nell'isola che sotto la mia protezione> e, a quelle parole collegai il particolare della bandiera e poi, Jornhat abbassando lo sguardo su di me disse: <In più state cercando di costringere il mio futuro membro ad unirsi alle vostre malefatte>; devo ammettere che da quando disse quelle parole, il mio cervello si scollego completamente e quello, che successe non sono così sicura che sia andata in quel modo.

Il pirata, mettendosi davanti a me, estrasse la sua spada e con un colpo, fendette l'aria e colpì tutti i presenti, anche se alcuni, quelli che scapparono prima, si nascosero dietro la boscaglia e recuperando le armi lo colpirono, ma non ottennero nessuna efficacia e, questo mi fa confermare che il titolo come uno dei pilastri dei mari è tutto meritato; l'individuo notando la mia distrazione, tento di attaccarmi ma, quando fu abbastanza vicino lo colpi con un pugno dritto allo stomaco e, presi la mia pistola che avevo nella mia cinta e la puntai contro di lui. L'uomo rimase immobile, almeno all'inizio, ma quando noto che la mia mano tremò rise e disse: <Cos'è ai paura di spararmi ragazzina?> e io, con una smorfia cercai di fermare il tremore e, dopo la fragorosa risata di quel tipo, sorrisi anche io e gli sparai alla gamba anche se, non smisi mai di tremare; quel uomo grido così forte che dovetti tapparmi le orecchio e poi, guardandomi storto disse: <Maledetta mocciosa questa te la faccio pagare!> e, prima che potesse prendere in mano la sua arma, il capitano lo colpi con un pugno e lo scaravento in mare. Con in mano la pistola, guardai il pirata e lui con un sorriso disse: <Finalmente incontro una guerriera che vuole diventare un pirata>, io rimasi in silenzio senza capire nulla della situazione, ma ha salvarmi da quella situazione imbarazzante, nella boscaglia udimmo alcuni colpi di fucile e delle grida, infatti da lì usci fuori una ragazza con una lunga coda di cavallo e due occhi verde smeraldo, pantaloncini corti è molto aderenti con un top che lasciava scoperta la pancia; la signorina trascino con se due uomini ormai privi di sensi e con qualche ustione.

Il capitano, con un sorriso la guardò e lei, disse come se tutto fosse normale: <Stavo camminando quando ho visto questi due con l'intenzione di colpirla>; osservando con attenzione la ragazza, tutta sorridente mi venne in mente una certa persona, di cui è sconsigliabile incontrarla e nominarla, però volevo dargli una possibilità e sperare veramente che non fosse come qualcuno. La ragazza lasciandoli andare, si avvicino a me e chiese con un tono amichevole: <Quindi sei tu che Race ha visto pestare quel idiota di Dragel?> e afferrandomi il braccio aggiunse, riferendosi a Jornhat: <La posso portare ha bordo?>, la sua risposta fu sì, invece io, rimasi ancor più perplessa di prima pensai "Cosa diavolo sta succedendo?", poi mi baleno uno strano pensiero, anzi se sono più che sicura, tutto questo e opera di una sola persona, una di cui non sa il significato non mettersi in mezzo e, sto parlando del mio maestro.

E' una questione da piratiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora