CAPITOLO 32

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Pov's Marta
V: invece di rinfacciarmi il fatto che sono un puttaniere, potresti rispondere alla mia domanda!
Sembrava stesse per piangere, come stracolmo dalla rabbia...
Mi alzo, lui mi segue.
M: ci esco perché mi va di uscirci, è carino, sembra gentile e non c'era motivo di rifiutare!
V: cazzo, sì che c'era un motivo!
Mi avvicino a lui.
Faccia contro faccia.
Pochi centimetri ci dividevano.
M: ma a te cosa cazzo te ne importa di chi mi scopo?
Detto questo lo sorpasso con una spallata e vado davanti all'armadio.
M: prendimi la chiave!
Dico spazientita.
Lui prende la chiave ed apre la porta.
Esco e torno nella mia camera.
Mentre mi siedo sul letto sento un botto.
Credo che Vale abbia appena dato un pugno al muro...
Per quale cazzo di motivo le persone non vogliono che io esca con Simone?
No, non è per il fatto del puttaniere!
Ne sono sicura, c'è qualcos'altro...
Ma perché non me lo vogliono dire?
Se lo sapessi, valuterei la situazione...
E se è qualcosa di pericoloso?
Nah, ha troppo la faccia da angelo.
Ma perché?
Perché?
Lui non mi risponderà mai a questa domanda...
Lo devo scoprire da sola.
Troverò un modo!
Perché Valerio era così rabbioso.
Lo avrò colpito nell'orgoglio con la frase del puttaniere?
Forse ho esagerato...
Però, perché quella reazione?
Lo devo scoprire.
Ve lo avevo detto che sono anche molto testarda?
Ma roba che finché non ci sbatto la testa non do retta a nessuno!
E l'ho sbattuta molte volte...
A partire da Davide...
A Giulia non era mai piaciuto.
Io non la ascoltavo, poi...
Vabbè, il resto lo sapete...
Mi sta scoppiando la testa.
Mi fa malissimo.
Scendo le scale.
Vado in cucina e prendo un Oki.
Speriamo mi passi questo mal di testa...
Vado subito a dormire sto morendo di sonno.
Torno nella mia camera e metto il pigiama.
Poi vado in bagno, mi strucco, lavo i denti e faccio la skincare.
Ritorno in camera e mi corico.
Dopo poco mi addormento.
*IL GIORNO DOPO*
*drriiinn*
Sveglia del cazzo per iniziare una giornata del cazzo!
Oggi chiunque mi parli lo faccio fuori.
Vado in bagno.
Ho anche il ciclo!
Che giornata di merda!
Finisco di fare le mie cose e torno in camera.
Cosa metto?
Prendo un jeans nero ed una maglia rossa, molto tranquilla.
Forse un po' attillata... vabbè, shalla.
Metto le Vans e scendo le scale.
M: buongiorno
Dico andando diretta in cucina, dove trovo Tanc, Lele e Vale a fare colazione.
T-L-V: giorno
L: se tuo fratello vedesse che con quella maglietta non ti farebbe uscire di casa
Puntualizza Lele.
Lo guardo, guardo la maglia.
Forse ha ragione.
M: tu vedi mio fratello?
Dico facendo finta di cercarlo per la cucina.
L: ok ok
Dice arrendendosi.
Finiamo di fare colazione.
Mi do un'ultima sistemata e saliamo tutti in macchina.
Guida Lele, mentre Tanc è di fianco a lui.
Io sono dietro con Vale che non fa altro che lanciarmi sguardacci.
Io faccio altrettanto.
Ma io come ci vado da Simone pomeriggio?
Dopo ieri non so come chiederlo a Vale...
Uff, odio queste situazioni dove non sai cosa devi e cosa non devi fare...
Nel frattempo siamo arrivati da Giulia.
Giu: giorno
V-L-T: giorno
M: buongiorno amo
Si mette dietro con me e Vale.
Nel tragitto io e Vale non stiamo parlando.
Gli altri parlano di scuola, credo...
Non li sto nemmeno ascoltando.
Oggi mi gira male, meglio stare in silenzio.
Quindi sto col telefono.
Meglio non relazionare con gli altri, anche perché una cosa innocua potrei finire a litigare in giornate come questa...
Però dopo devo raccontare tutto di ieri a Giulia.
Ad interrompere i miei pensieri è Lele.
L: arrivati
Parcheggia davanti alla scuola.
Da quanto ho capito loro sono i popolari, quindi quel posto è tipo riservato a loro da quello che ho capito...
Vale e Lele vanno diretti verso il muretto di ieri, mentre Tanc va un po' più lento per affiancare Giulia.
Uff... io le devo parlarle...
Vedo Tanc oltrepassarmi ed andare anche lui al muretto.
Mi giro per vedere Giulia dove sia.
Era dietro di me.
Cos'è successo?
Giulia viene vicino a me.
Giu: so quando ti devi sfogare, vieni
Mi prende dal braccio e mi porta dietro la scuola.
M: te sei matta
Giu: sono tutta per te
M: ieri, dopo che te ne sei andata è successo un casino
Giu: con Vale?
M: che ne sai?
Giu: in macchina eravate muti entrambi, non mi ci è voluto un genio per capirlo
M: vero, comunque...
Le spiego tutto ciò che mi ha detto Vale.
M: ...quindi me ne sono tornata in camera ed ho sentito che ha tirato un pugno al muro
Giu: è strano
M: eh, lo so
Giu: e tu ora vuoi sapere il perché di tutta questa cosa
M: brava
Giu: se vuoi ti aiuto
M: come?
Giu: una mia amica ci è uscita, poi ha smesso di frequentarlo per un motivo che non mi ha mai detto
M: ah, ok, proviamo...
Giu: te la faccio conoscere a ricreazione che sta per suonar-
*suono campanella*
Giu: appunto
Scoppiamo entrambe a ridere.
M: dai andiamo
Torniamo davanti alla scuola ed entriamo.
Ci sediamo, Simone non arriva.
Magari oggi non viene, non so cosa sperare...
Apro il libro, la prof entra ed inizia a spiegare.
Io ovviamente non ascolto.
Non ho visto Vale prima di entrare, non mi interessa...
Ok, forse un po' mi interessa...
Passano altre due ore, ora c'è il cambio e dopo la ricreazione, non vedo l'ora di mangiare!
Ho un cane da lupi.
La prof di storia entra, inizia a spiegare.
Non sto ascoltando, storia non mi è mai piaciuta come materia ed in più ho altre cose in mente per ascoltare.
Forse dovrei far pace con Valerio?
Come faccio però...
E se dassi buca a Simone?
Magari ci faccio pace.
Però io voglio sapere e l'unico modo è saperlo da lui.
Vedrò dopo aver parlato con l'amica di Giulia.
Prof: Losito, vuole un caffè?
Dice risvegliandomi dai miei pensieri la prof.
M: no no
Prof: non si faccia ritrovare con la testa altrove
Annuisco.
Continuo a non seguire.
Tanto lei che ne sa se sto ascoltando o meno.
Prof: Losito, fuori!
Infatti.
M: ma che ho fatto?
Dico spazientita.
Prof: non sta ascoltando nulla da quando è iniziata la lezione
M: ma non è vero
Prof: ho detto fuori!
Dice indicando la porta.
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Ciaoo! 💕
Come state?
Ma cosa ci nasconde questo Simone? Chi sarà l'amica di Giulia? Sarà d'aiuto in questa situazione?

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