Era mattina, mi svegliai precisamente alle 07:14, avevo dormito pochissimo e la mia faccia ne era consapevole. Avevo bisogno di un bel bagno caldo, mi avrebbe aiutato moltismo, perciò con l'accortezza di non svegliare nessuno aprii lacqua, buttai dentro la vasca una di quelle saponette profumate, ed entrai...
Passo un'ora prima che mi decidetti ad uscire, lì si stava cosi bene, non esisteva nessuno, eravamo io e l'acqua, l'acqua ed io, senza problemi.
Uscita dalla vasca pettinai i miei lunghi capelli e lasciai al vento il compito di asciugarli...
Feci il percorso opposto per tornare nella mia camera ma, fu solo a quel punto che la notai, la tazza di mia sorella era rotta, "ma allora non era stato solo un sogno?!?" la mia testa affermò...!
Qualcosa di strano stava succedendo nella mia testa.
Inventata una scusa per uscire di casa, non sapevo dove andare, ma un qualcosa mi legava a quel posto, saranno state le altalene, le quattro rose in mezzo ai tanti fasci d'erba, ma quel posto era speciale.
Mi sentivo sola, cosi tanto sola, quando vidi passare un gruppo di ragazzi, mi nascosi per non farmi vedere ma uno si girò di scatto e mi intravedette mentre cercavo di nascondermi dietro un albero. Per quanto potevo conoscere poco quel ragazzo sapevo che lui era diverso, da tutti gli altri., sentivo che lui qualsiasi cosa fosse successa, non mi avrebbe giudicata.
Rimasi li qualche ora in più del solito, non pensvo più a quelli che tanto mi spaventava, solamente l'incrocio dei suoi occhi mi aveva sconvolto...
Non riuscivo a non pensare a quegli occhi, e intanto giocavo con un fiore, quando ad un certo punto un rumore mi spaventò a morte.
Era troppo per me... Non potevo superare tutto sola... Non ce l'avrei mai fatta... E scoppiai a piangere...
Una mano si poggiò sulla mia spalla, era una mano amica, che cercava di consolarmi.
"Non temere, non aver paura, non è successo niente ora ci sono io qui con te!" mi asciugai le lacrime e mi girai, l'ultima lacrima cadde proprio mentre girai la testa, era lui, si era proprio lui, era tornato, ed era solo, era tornato per me...
"Non piangere, in fondo non è successo niente, scusa se ti ho spaventata, mi dispiace, ma ora non posso vedere i tuoi occhi tristi" (mi asciugò il viso con la sua felpa).
Chiacchierammo per cinque minuti, i più lunghi di tutta la mia vita, senza sepere niente l'uno dell'altra. Stavamo li a chiacchiere del più e del meno, come se ci conoscessimo da sempre.
Una voce si udì non molto distante "Fatto?" e ancora "Dai, sbrigati, quanto ci metti?".
Fu il momento più straziante, quel che temevo, dalla sua bocca uscirono le parole DEVO ANDARE...
Il mio cuore si spezzò, riuscì a malapena a dire "Ci rivedremo?"
Era già lontano, non sapevo se avesse sentito le mie parole, ma una parola venne fuori dalla sua bocca "ROSS".
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LA FALSA FOLLIA
ParanormalÈ successo così tutto all'improvviso ed io indifesa stavo li... Sono una ragazza di 16 anni e non so ancora molto bene il significato della parola VITA ma di certo oggi un qualcosa in me è cambiato... È partito tutto da una notte e ora mi ritrovo a...