Trovai lì mia madre con mia sorella e con due poliziotti.
Lei scoppiò in lacrime dopo avermi appena vista, mi corse in contro e mi abbracciò.
"Scusa... non succederà più... sono una cretina a pensare che voi non teneste a me... ora sto bene... Ho solo bisogno di mangiare qualcosa e di riposare..." Le dissi.
Dalla sua bocca non uscì una parola. Ringraziò i poliziotti, li accompagnò alla porta e, mi mise a letto.
Non mi ero mai sentita così amata. Era bello...
Mi porto tante cose, tutte per me, si sdraiò al mio fianco e aspettò tutta la notte.
Ma quella notte l'ombra tornò. Io la ignoravo ma lei si innervosì e mi diede il tormento.
Urlai... Urlai... Mia madre mi svegliò e mi chiese cosa fosse successo.
Titubante gli spiegai tutto...
Iniziai dicendole che pensavo fosse solo un sogno ma, quando continuai, lei si allontanò da me, pensava fossi pazza, mi guardava con occhi di compassione.
Il giorno seguente uscii di casa, per la mia strada incrociai un paio di persone che solo all'incrocio del mio sguardo scappavano via.
E si, le notizie si erano divulgate molto velocemente, mia madre aveva parlato, ma quel che più mi dava fastidio era che tutti pensavano che fossi pazza.
Io camminavo tranquillamente loro si fermavano mi guardavano attentamente e scappavano via.
Per tutti, ormai, non erano altro che una folle adolescente, ossessionata da fantasmi, condizionata dagli horror, e con una grande immaginazione.
Mi sentivo estranea a tutto ciò che mi circondava, estranea nel mondo in cui avevo sempre vissuto, ed ora era diventato tutto così difficile e tutto cosi folle.
Aspettavo il pomeriggio, ammazzavo il tempo giocherellando con dei fiorellini.
Lui non si fece più vivo...
Da quando tutti sapevano, pensavano il falso, che io fossi pazza, la gente non si avvicinava più a me, era tutto sbagliato, o semplicemente ero io ad essere sbagliata...
"Ma perché non posso essere una ragazza normale?" mi ripetevo.
Odiavo la mia testa, odiavo tutto di me, pensavo che per una volta avevo rivcevuto un aiuto da parte di mia madre, ma mi sbagliavo, lei aveva commesso l'ennesimo sbaglio, e questa volta la aveva fatta grossa, mi aveva isolata da tutti.
Ero sola e stavo li. Nell'attesa che potesse arrivare qualcuno a prendermi.
Ma così non fu. Nessuno venne a cercarmi, nè tanto meno lui.
Ero distrutta...
Tornai a casa con il morale a terra, era tutto tornato ad essere come prima, io ero sola del resto come lo ero sempre stata, e tornai a parlare con l'unico di cui mi fidavo ciecamente Mr.Hope.
Passarono ore prima che mi accorsi che era notte.
Mi misi nel letto e, con una lacrima ancora sul viso, mi addormentai.
L'ombra tornò, era enorme, questa volta sembrava essere cattiva ed arrabbiata.
Io ero bloccata nel letto e non riuscivo a muovermi, e lei mi urlava cose incomprensibili, e spiaccicava qualche parola come " Follia, Paura"
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LA FALSA FOLLIA
ParanormalÈ successo così tutto all'improvviso ed io indifesa stavo li... Sono una ragazza di 16 anni e non so ancora molto bene il significato della parola VITA ma di certo oggi un qualcosa in me è cambiato... È partito tutto da una notte e ora mi ritrovo a...