LA FALSA FOLLIA

CAPITOLO 11: LA PRIMA SEDUTA

Era mattina, questa volta era tutto reale, mi preparai e scesi a far colazione assieme alla mia famiglia, oggi era il primo giorno di terapia, ma decisi che prima di andare sarei passata a trovare Ross, mi arrampicai su per la sua finestra e gli feci segno di aprire, ormai era abituato alle visite a sorpresa e soprattutto insolite.
Entrai dentro, mi sedetti sul suo morbido letto e gli raccontai della lunga giornata che mi avrebbe atteso!

Al termine del mio racconto lui mi diede una pacca sulla spalla e mi buttò giù dal letto hahahah...
Lui era l'unico che riusciva a farmi ridere, l'unico che mi strappava sempre un sorriso.

Era arrivata l'ora di recarmi dalla psicologa e lui decise di accompagnarmi, era così carino, mi lascio sulla porta si avvicino a me e mi sussurrò nell'orecchio "Non temere andrà tutto bene" mi diede un bacio sulla guancia e aspettò che io fossi entrata per andar via.

Era tutto così strano, pareti grigie, era pieno di fogli con delle macchie strane e pieno di poltrone nere in tutte le stanze.

Mi accolse una signorina che mi scorto nella stanza in fondo al corridoio e mi fece accomodare sulla così temuta "poltrona nera"...

In fondo non era così male anzi pensandoci era anche morbida ma quel che mi preoccupava erano gli esiti che avrei ricevuto su quella poltrona, i test, le immagini...

Arrivò, era alta, portava un paio di occhiali sul naso e aveva una matita tra i capelli.

Mi salutò cortesemente mi mise a mio agio e cominciò a fare le solite domande: che cosa la disturba? Perché è arrabbiato ? Con qualcuno in particolare? E molte altre...

Cominciai a raccontarle le cose più superflue ovvero i problemi quotidiani con la mia famiglia...

Finita la seduta, mi precipitai fuori, lui era ancora li, che mi aspettava, seduto su una vecchia scala con un fiore in mano...

Oddio non potevo crederci, lui era ancora li, mi venne in contro, mi diede il fiore, mi stropicciò i capelli e mi disse: come è andata pazza?