CAPITOLO 7: LA MASCHERA

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Era inutile, tutto, come al solito mi ritrovavo da sola, nel mio letto o nel mio armadio a piangere come una bambina. Con la semplice differenza: ora non c'era nessuno al mio fianco.

Mi chiusi in me stessa, ero amareggiata, non so esattamente che sentimenti provassi, ma erano brutti.

Uscivo, giravo e camminavo ormai sola parlando tra me e me. Le persone mi fissavano, proprio come si fissano le cose divertenti. Per loro non ero altro che una quindicenne, pazza, e con qualche strana idea in testa.

Mi sedetti sull'altalena, i pensieri nella mia testa mi davano il tormento, ero di nuovo sola...

Ero completamente fusa, cominciavo anche io a credere che fossi pazza, e questo pensiero mi logorava dentro.

Accesi una sigaretta e annegai tutti i miei problemi in una canzone e in una brasilena al sapore di fumo...

Ormai la mia vita era un segreto un enorme segreto che portavo dentro e che non volevo e non potevo confidare a nessuno.

Tutti erano fuggiti lontano da me, senza cercare di aiutarmi o semplicemente chiedendomi "come stai?" Tutto inutile nessuno ci provava nemmeno e creai un muro dentro di me che mi portò alla diffidenza, alla rabbia e all'odio...

Mi dispiaceva il fatto che tutti avessero creduto a quella storia, anche Ross...

Cominciai a mascherare le mie paure, i miei sentimenti, i miei pensieri e i miei sogni. La mia vita si era tramutata in paranormale, andava al di la dell'immaginazione, ma non in modo positivo.

Il fatto di avere una maschera non mi preoccupava, ma ero spaventata all'idea che avrebbe attirato l'attenzione di tutti, ma che in fondo rimanevo sola...

LA FALSA FOLLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora