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Si ritrovarono seduti intorno al tavolino, posizionato al centro del grande tappeto davanti al fuoco che il minore aveva acceso, con una miriade di cibo e due birre. Il tutto era stato consegnato loro dal ristorante all'interno del paese.

Jimin era taciturno, probabilmente ancora un po' imbarazzato per l'episodio di prima, ancora non riusciva a capire cosa gli era preso al suo migliore amico, non si era mai comportato così. I suoi pensieri vennero interrotti subito dalle occhiate che il minore gli stava lanciando.

"Ehi Jimin-shii che ti prende? Da quando sei così silenzioso e non ti abbuffi sul cibo? lo interpellò Kook ridendo.

Jimin rispose subito in modo stizzito, cercando di mascherare il suo imbarazzo con un po' di arroganza, aveva optato per l'attacco, secondo lui era la miglior difesa.

"Zitto coniglio, qui l'unico che si abbuffa sul cibo sei tu e poi smettila di prendermi in giro...che ti prende ultimamente? Non mi hai mai calcolato in tutti questi anni e ora te ne esci così, di punto in bianco, dicendo che apprezzi il mio sedere...aishhh lo sai che mi metti in imbarazzo..." disse il maggiore abbassando lo sguardo per evitare quello del minore.

Kook non perse occasione per provocarlo ancora di più, voleva portarlo al limite per capire cosa veramente passava nella sua testa, voleva farlo esplodere e poi...si stava divertendo tantissimo.

"Beh...Jimin-shi non è colpa mia se il tuo sedere è diventato ancora più bello, saranno tutti gli allenamenti che fai ultimamente e se devo essere sincero non ti puoi immaginare quante volte ho la tentazione di toccarlo." Rispose con noncuranza Kook continuando a mangiare come se nulla fosse, ma continuando a guardarlo sott'occhio per non perdere la sua reazione.

Jimin rimase talmente scosso da quelle parole che il cibo che aveva in mano gli cadde sul piatto.

Il suo corpo si irrigidì e fu percorso da una scia di brividi che colpirono particolarmente la parte bassa del suo corpo.

Spalancò la bocca e sperò tanto che il minore non si fosse accorto di nulla e decise di sistemarsi meglio scivolando sotto il tavolino, in modo da nascondere la sua erezione riprendendosi immediatamente e iniziando ad insultarlo.

"SEI PAZZO???? Ma guarda che io ti prendo a calci se non la smetti di dire minchiate. E poi non ti azzardare a toccare il mio culo, hai capito?" urlò Jimin agitandosi sempre di più puntando il dito contro il minore.

In quel momento aveva gli occhi che gli uscivano dalle orbite, i capelli scompigliati e il viso rosso dalla rabbia e dall'imbarazzo.

Kook davanti a quell'immagine tanto paradisiaca quanto buffa, non potè fare altro che scoppiare a ridere buttandosi a terra e rotolando sul tappeto morbido.

Non riusciva a trattenere le lacrime dalle risate, continuò per almeno cinque minuti finchè non si calmò e si sollevò leggermente appoggiando il gomito sul tappeto e tenendosi la testa con la mano.

Fece un cenno con la mano al maggiore per avvicinarsi a lui, cosa che ovviamente lui non fece, visto il problemino che aveva ancora in mezzo alle gambe.

Prese un cuscino e se lo appoggiò sulle gambe sperando che la situazione migliorasse e che il coniglietto malefico non si accorgesse di nulla.

Naturalmente Kook aveva notato la sua erezione fin dall'inizio, ma aveva deciso di far finta di nulla.

"Avanti Jimin stavo scherzando...dai vieni qui. Giuro che non ti faccio niente, non ti tocco il tuo prezioso sederino" lo schernì ridendo ancora mentre iniziò a strisciare verso la sua preda.

"Non provare ad avvicinarti a me, piccolo pervertito dei miei stivali. Se sei in calore sfogati da solo, non è un problema mio e stammi alla larga..." lo avvertì scoppiando a ridere anche lui. Non era sicuro che Kook stesse scherzando, ma decise di stare al gioco e smetterla di preoccuparsi, anche perché il suo migliore amico era la persona più etereo che avesse mai conosciuto...purtroppo.

Ormai in quegli anni di convivenza aveva smesso di contare le ragazze che erano entrate nella sua stanza.

Invece lui era gay fino al midollo e non lo aveva mai nascosto, nemmeno alla sua famiglia, che lo aveva sempre accettato e supportato.

Il ricordo più bello era stato quando lo aveva confidato proprio al suo migliore amico, era terrorizzato all'idea di perderlo, invece l 'unica cosa che fece Kook fu quella di abbracciarlo e di dirgli che l'amicizia e l'amore che provava per lui andavano oltre a tutto e che nulla li avrebbe divisi.

Immerso nei suoi ricordi non si accorse dell'attacco a sorpresa che gli fece da dietro il minore che lo abbracciò stringendo le sue braccia intorno alle spalle. Sentiva il suo fiato caldo che gli solleticava il collo. Iniziò a sudare freddo e si irrigidì immediatamente, il suo corpo aveva deciso di smettere di funzionare...era immobile circondato da quelle braccia che tanto aveva sognato.

Sentì le mani del minore che scendevano fino ai fianchi, seguì tutti i suoi movimenti deglutendo e mordendosi le labbra, non sapeva cosa stava succedendo ma il suo corpo non ne era di certo immune.

"Sai Jimin non è l'astinenza che mi fa essere un pervertito, è semplicemente il tuo culetto e il tuo corpo che bramo da quando ti ho visto oggi con quella tuta da sci talmente stretta che ti fasciava tutto il corpo" gli sussurrò all'orecchio iniziando a mordicchiarglielo per poi soffiarci sopra.

"C-che c-cosa stai di-dicendo K-kook? T-ti pr-prego sm-smettila di prendermi p-per il culo" disse Jimin balbettando e con il respiro corto emettendo dei piccoli gemiti, che non sfuggirono al minore.

"Stai zitto Jimin...non hai ancora capito quanto ti voglio?"

Jimin andò fuori di testa nel sentire quelle parole, non capiva più niente e nemmeno voleva capire, l'unica cosa che voleva era Kook.

Forse sarebbe stata la decisione più sbagliata che poteva prendere, ma in quel fottuto momento era eccitato come non mai, aveva le mani del suo migliore amico che vagavano per tutto il suo corpo e solo lui sapeva quanto le aveva desiderate.

Girò il viso verso di lui facendo incrociare i loro sguardi lucidi e lussuriosi, le loro labbra erano talmente vicine che quasi si sfioravano....

"Che aspetti allora?" disse Jimin.

MY BEST FRIENDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora