Ormai i due amici passavano le serate sempre allo stesso modo: divano, film e tanto sesso seguito poi da tante coccole.
Ad entrambi per ora andava bene così, non si ponevano troppe domande, stavano vivendo il momento e quella bellissima vacanza ormai al termine.
Era arrivata l'ultima serata e i due ragazzi si stavano preparando per uscire ed incontrarsi con il gruppo che avevano formato in quei giorni.
Li aspettava una bellissima cena nel loro ristorante preferito e poi un piccolo falò al centro della piazza del paese, dove ogni weekend i paesani di Pyeongchan si cimentavano in danze e tanto divertimento.
Ai due ragazzi la prospettiva di passare questa serata tutti insieme piaceva, ma visto che entrambi erano consapevoli che dal giorno dopo tutto sarebbe cambiato con il ritorno alla normalità, volevano stare da soli il prima possibile e godersi l'ultima notte insieme.
La serata era stupenda, il cielo era di un blu intenso e pieno di stelle.
I ragazzi si vestirono in modo semplice, Jimin optò per un paio di jeans skinny blu strappati, un maglioncino verdognolo e degli stivaletti neri, Kook invece indossava anche lui un paio di jeans skinny blu strappati, un maglioncino nero e un paio di stivali marroni.
Mentre Jimin finiva di prepararsi, il minore si avvicinò a lui da dietro e lo circondò con le braccia, appoggiò le labbra al suo orecchio e gli mordicchiò il lobo.
"Sei sexy da morire con questi jeans, ti fanno un culo da urlo" gli sussurrò.
Il corpo di Jimin fu percorso da brividi, si girò verso il minore e ne approfittò per baciarlo, si sentì prendere per i fianchi e in pochi secondi si ritrovò fra le braccia di Kook sbattuto contro il muro, divorato dalla sua bocca e dalle sue mani che avevano iniziato a toccarlo ovunque.
I loro respiri si fecero sempre più ansimanti, il minore ne approfittò per incollarsi al corpo del maggiore facendo sfregare le loro erezioni e fu in questo istante che Jimin iniziò a gemere senza ritegno.
"K-Kook t-ti p-pr-prego dob-dobbiamo us-uscire, ci st-stanno as-aspettando" disse il maggiore con voce flebile, mentre nel frattempo, a dispetto delle sue parole, si avvinghiò ancora di più a Kook premendo sempre più forte le loro erezioni.
Questa volta la stanza fu riempita dal gemito di Kook che subito dopo divorò le labbra di Jimin in un bacio che lasciò entrambi senza fiato.
Non capì nemmeno lui come fece, ma ebbe la forza di staccarsi dal suo corpo, gli diede una pacca sul sedere e un ultimo bacio a stampo.
"Hai ragione, dobbiamo andare, ma non facciamo tardi perché stanotte ho intenzione di farti mio in ogni angolo di questo chalet e di non farti dormire nemmeno per un secondo" lo provocò sigillando le sue parole con un altro bacio.
Uscirono finalmente di casa e si diressero al ristorante dove tutti erano già arrivati.
"Ehi ragazzi" urlò Taemin correndo subito verso Jimin "Pensavo non veniste più, avevo perso le speranze".
Kook si avvicinò ancora di più al maggiore e gli circondò le spalle con il braccio, fissò Taemin e parlò rivolto soprattutto a lui in tono provocatorio "Scusate ragazzi, ma abbiamo avuto un delizioso contrattempo" ammiccò verso Jimin, facendo intendere proprio ciò che avevano fatto.
Il maggiore non ci pensò due volte a dare una gomitata a Kook, ma questo scoppiò a ridere vedendo la sua faccia completamente rossa pensando subito che questo rossore e la sua espressione, erano la cosa più dolce ed erotica che lui avesse mai visto.
La cena fu sublime, i due ragazzi erano seduti uno a fianco all'altro e per quasi tutta la serata la mano del minore era posizionata sulla coscia del maggiore. Non perse occasione di accarezzargliela spesso e di far passare il suo braccio intorno alle sue spalle.
Jimin, nel frattempo, era sorpreso dell'atteggiamento del suo amico, ma era anche molto felice perché si sentiva protetto ed amato...anche se quest'ultima parola era un po' esagerata visto che la situazione era abbastanza chiara...da domani tutto sarebbe tornato alla normalità, sarebbero tornati a casa e quindi niente più carezze, niente più abbracci e niente più sesso.
Immerso in questi pensieri, Jimin, cambiò espressione e fece un sospiro di troppo, tanto che Kook si accorse subito del suo cambiamento e gli chiese che cosa avesse.
"Nulla Kook" rispose con un sorriso rassegnato "Stavo solo pensando che mi mancheranno queste montagne, mi mancherà questa atmosfera...ma...ma soprattutto mi mancheranno le nostre notti" ammise in un sussurro.
"Beh ci possiamo tornare quando vuoi e per quanto riguarda le nostre notti...." venne interrotto da un frastuono talmente forte che tutti si alzarono in piedi e si precipitarono fuori dal ristorante.
Lo spettacolo che si presentò davanti ai loro occhi era qualcosa di indescrivibile, fuochi d'artificio che illuminavano il cielo, un falò enorme al centro della piazza circondato da persone che danzavano a ritmo di tamburi che rimbombavano in tutta la valle.
Era davvero stupendo, i ragazzi erano tutti impressionati e alcuni di loro si erano precipitati a fare baldoria insieme agli abitanti della valle.
Rimasero solo loro due sul terrazzo del ristorante, Jimin era sopraffatto dalle mancate parole del minore, voleva sapere cosa stava dicendo prima di essere interrotto anche se aveva molta paura di quelle parole.
Dall'altra parte Kook, invece, aveva capito cosa frullava nel cervello del suo migliore amico ed era sicuro che si stava facendo un casino di film mentali e decise così di porre fine ai suoi pensieri nell'unico modo che conosceva.
Lo prese tra le braccia e lo baciò, lì in mezzo a quella valle piena di allegria avvolta dalla notte che brillava grazie ai fuochi d'artificio...lì dove tutto era iniziato.
"Jimin smettila di pensare...vivi questa bellissima serata. Ti ho promesso che ci ritorneremo...insieme! E per quanto riguarda le nostre notti...stasera appena tutto questo sarà finito e saremo soli nella nostra baita ti mostrerò che non posso fare a meno di te. Quindi piccolo mochi del mio cuore, questo è solo l'inizio non è la fine...non ci sarà mai una fine tra noi due...sempre che tu non abbia qualcosa in contrario." disse Kook guardando Jimin fisso negli occhi in attesa di una risposta che non mancò di arrivare.
Il minore si ritrovò un piccolo koala emozionato, aggrappato al suo corpo con gli occhi lucidi e in procinto di piangere.
"Sono d'accordissimo...nemmeno io potrei vivere senza di te..."
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MY BEST FRIEND
FanfictionChe cosa c'è di più bello che vivere una vacanza in mezzo alla neve, per due migliori amici? Nessuno dei due si sarebbe aspettato che quella vacanza avrebbe cambiato le loro vite...