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Il bacio che Kook diede a Jimin era un bacio lento e dolce, non c'era niente di erotico in quel bacio.

Kook voleva semplicemente fargli capire che gli era mancato e che per lui era la persona più importante della sua vita.

Gli prese i fianchi e lo avvicinò a se' stringendolo forte come se non volesse più farlo andare via.

Si staccarono quando erano ormai a corto di fiato e Kook guardò intensamente Jimin...era indescrivibile quello che stava guardando, ancora si stupiva della bellezza eterea del suo amico, i suoi occhi, il suo viso e le sue labbra...non c'era niente di imperfetto in lui, ma la parte che più lo affascinava di Jimin era la sua anima...pura, dolce, altruista, forte ma allo stesso tempo fragile come un cristallo.

Era prezioso e lui lo sapeva bene, ecco perché ancora si malediceva per averlo trascurato in quella settimana.

I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce di Jimin: "Che ti succede? Perché mi stai fissando?"

"Aish Jimin-shi secondo te? Sei bellissimo e io sono rimasto folgorato dalla tua bellezza" gli rispose sorridendo e dandogli un bacio a stampo veloce ma intenso "Allora!!! Hai deciso cosa fare di me oggi, piccolo?"

Jimin si illuminò all'istante per quel nomigliolo, gli piaceva quando lo chiamava così lo faceva sentire...suo.

"Si...ma non te lo dico, vestiti con una tuta comoda e smettila di fare il broncio tanto nn te lo dico" rise Jimin mentre si dirigeva nella sua camera per cambiarsi accompagnato da un petulante Kook che voleva ad ogni costo sapere dove lo avrebbe portato.

Durante il viaggio in metro, Kook non aveva fatto altro che lamentarsi con Jimin perché era troppo impaziente di sapere dove lo stava portando.

Jimin, dal canto suo, lo aveva ignorato completamente e ad un certo punto, stanco di sentirlo, aveva deciso di mettersi le sue auricolari e di ascoltare un po' di musica.

Questo non fermò Kook che gli rubò un auricolare per mettersela nel suo orecchio appoggiando la testa sulla spalla di Jimin.

Era tutto così famigliare e bello che entrambi si godettero quel piccolo momento di intimità tra loro anche se erano circondati da molte persone...ma a loro non importava niente di nessuno se non di loro stessi.

Finalmente arrivarono a destinazione, Jimin aveva portato Kook sul fiume Han, camminarono fino ad arrivare vicino al ponte Bampo.

Jimin amava quel posto, lo reputava uno dei posti più romantici di Seoul, da mezzogiorno, infatti, nel ponte si accendevano delle fontane che accompagnate da musica e luci colorate creano uno spettacolo fantastico.

Prese una coperta dal suo zaino e invitò Kook a sedersi al suo fianco.

"Perché mi hai portato qui?" chiese Kook.

"Onestamente...non lo so...appena mi hai chiesto di fare ciò che volevo, mi è venuto in mente questo posto.

Ho sempre desiderato venire qui con te, ma non ho mai avuto il coraggio di chiedertelo." ammise Jimin con timidezza. Aveva deciso che si sarebbe esposto con il suo migliore amico, non ne poteva più di nascondere ciò che realmente provava. Ci aveva pensato a lungo in quella settimana e aveva deciso che avrebbe rischiato il tutto per tutto pur di stare con lui non solo come un semplice amico, ma come un fidanzato.

Voleva Kook, lo aveva sempre voluto...ma lo voleva nel suo cuore non solo nel suo letto.

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