Cap. 5 - Fake Love

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"Auguri Seri!!!"

Soju.

Sono una cogliona.

Soju.

"Buon compleanno!!!"

Soju.

Ma che cazzo mi è passato per la testa di baciare Tae??

Soju.

"Tanti auguri amica mia!!"

Soju

Speriamo non abbiano litigato tra di loro!!!

Soju

Con quel vestito sei proprio figa!!!

Soju

Ci manca solo che i BTS si sciolgano a causa mia...

Soju

Anche tu sei una bomba stasera!!

Soju

Come minimo Jungkook sarà furioso e mi caccerà di casa.

Soju

"Ti voglio bene!"

Soju

Non mi rivolgerà mai più la parola...

Soju

"Grazie che mi sopporti sempre!!"

Soju.

Ma che cazzo te ne frega, hai presente quanto è bono Tae? Manda a fanculo Jungkook e bombatelo come si deve.

Soju.

"Fanculo la quarantenaaaa!!!"

Soju.

Così impara quel cazzone a trattarmi così.

Soju.

"Fanculo il lavoroooo!!!"

Soju.

Non sono mica la sua ragazza...

Soju.

"Yeeeeeeeeeee!"

Soju.

... purtroppo.

Soju.

Soju.

Soju.


Jungkook pov

Sono ancora sdraiato sul letto con la bottiglia vuota in mano quando sento la porta della stanza aprirsi silenziosamente. Saranno le quattro del mattino.

"Bentornata". Erica si volta di scatto verso il letto, accende la luce e si copre la bocca con la mano per non urlare. "Jungkook! Cosa... cosa diamine ci fai qui?" Già dalla voce si capisce che è ubriaca persa. Sento la rabbia risalirmi alla testa nonostante l'alcol che ho bevuto. Mi siedo con le braccia incrociate e la guardo. È pazzesca. Sta appoggiando i tacchi per terra e mentre è piegata riesco a intravederle gli slip in pizzo. La schiena è completamente nuda, non me n'ero accorto prima. Probabilmente non ha il reggiseno. "Allora, come è andata la tua serata?" le chiedo con gentilezza. All'improvviso non riesco più ad essere incazzato con lei. Anzi, a dirla tutta mi sto seriamente eccitando.

"Bene... grazie..." Anche se non è lucida capisco che si è messa sulla difensiva per questo mio nuovo atteggiamento. "Hai incontrato qualcuno?" Sbuffa. "Si Jungkook, c'erano parecchi ragazzi. Ma sono perfettamente in grado di badare a me stessa e soprattutto non vado in giro a limonare coreani a caso solo per vendetta". È sincera. Non sarebbe in grado di fingere nello stato in cui è. Scoppio a ridere. "Ah no? E cosa mi dici di Tae allora?" Pausa. "Ok. Forse un pochino mi hai fatta incazzare". Mi alzo e vado verso di lei. "Scusami". Spengo la luce e le passo una mano tra i capelli mentre la bacio nell'angolo della bocca. "Mi puoi perdonare?" La mia voce è un sussurro nel suo orecchio e la sento sospirare mentre le bacio la clavicola e salgo lentamente verso il collo. "Si... Penso di sì".

La porta della stanza si chiude con il peso dei nostri corpi mentre ci baciamo furiosamente. Sono ubriaco ma tutto sommato lucido e questo mi fa eccitare ancora di più. Anche lei non mi sembra da meno comunque, visto che non perde tempo e mi slaccia la cintura in un colpo solo. Afferra contemporaneamente i lati dei miei jeans e quelli dei boxer e si inginocchia strusciandosi contro la porta. "Cazzo, se fa così però non duro più di due minuti" penso, ma mi sta piacendo troppo e mi concedo di infilarglielo un po' di più in bocca. Ci pensa lei a fermarsi prima che sia troppo tardi, quindi la sollevo per i fianchi mentre mi circonda la vita con le gambe e ricomincia a baciarmi, mordicchiandomi delicatamente il labbro inferiore. Il letto è dall'altro lato della stanza e io sono troppo arrapato per raggiungerlo quindi punto la scrivania senza pensarci due volte, la faccio sedere mentre le sfilo gli slip da sotto il vestito e in un secondo sono dentro di lei che mi accoglie con un gemito. Butta la testa all'indietro e ne approfitto per avventarmi sul suo collo. Adoro il suo profumo.

Sembra che potremmo tranquillamente finirla qui ma dal nulla cambia idea e mi spinge via, scende dalla scrivania e mi sfila la maglietta lanciandosela alle spalle. Mi siedo sul letto mentre le tolgo a mia volta il vestito e la bacio con più foga.

Senza che me ne renda conto è sopra di me e l'afferro per il sedere con entrambe le mani per assecondare i suoi movimenti. Ragazzi, se le italiane sono tutte così devo proporre agli altri di fare un concerto a Milano al prossimo tour. Inarca la schiena, da due ultimi colpi di reni e rallenta il ritmo. La lascio finire, anche perché voglio imprimermi la sua espressione nel cervello, poi mi do la spinta con un braccio per mettermi in ginocchio dietro di lei. Le avvolgo la pancia con un braccio mentre con l'altra mano le stringo un seno e ricomincio a baciarle il collo mentre la penetro da dietro. Mi accarezza dolcemente i capelli e con un sussurro nell'orecchio mi fa capire che non devo fermarmi. Vorrei prendermela con calma ma non ce la faccio più. Con un ultimo movimento sono completamente dentro di lei e finalmente vengo con un gemito. Le gambe cedono e mi accascio sul letto al suo fianco, sfinito.




Ciao a tutti!!!

Che dire... il coniglietto non scherza affatto!!!

Se questa piccantezza vi piace ricordatevi di lasciarmi tante stelline votando il capitolo!!! *** 

Blood, Sweat & Tears  [J.Jk; P.Jm || Conclusa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora