22° Capitolo

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LAVANDA: Allora? Ne abbiamo ancora per molto? Noi abbiamo fame! Siamo sempre esseri umani!
Erano passati 2 giorni da quando Ron ed Hermione scoprirono che i signori Granger non era realmente i signori Granger.
Ron si mise le mani in testa.
RON: Forse voi ancora non avete capito. Se non ci dite dove sono i signori Granger noi vi facciamo restare qui per sempre.
LAVANDA: Noi non vi diremo mai dove sono quei babbani a meno che Hermione non si lascia con Ron.
Hermione sentendo quella frase le venne un'idea.
HERMIONE: Quindi voi ci direte dove avete nascosto i miei genitori solo se mi lascio con Ron?
CORMAC: Esatto.
HERMIONE: Ok. Ron ti lascio.
RON: Che cosa?!
CORMAC e LAVANDA: Cosa?!
HERMIONE: Avete sentito bene. Ron ti lascio.
RON: Hermione ma cosa stai dicendo?
HERMIONE: Senti Ron tanto sapevamo tutti e due che prima o poi doveva succedere.
LAVANDA: Esatto. Finalmente ha detto qualcosa di intelligente.
Disse Lavanda che ancora non credeva a quello che aveva fatto Hermione.
RON: Solo un secondo.
Ron prese Hermione, chiuse la porta della stanza dove erano rinchiusi Cormac e Lavanda e andò al piano di sotto.
RON: Hermione mi spieghi cosa stai facendo?
HERMIONE: Non ti preoccupare. Fidati di me. Ho un piano.
RON: Quindi non mi vuoi lasciare veramente.
HERMIONE: Certo che no. Io ti amo Ron. E non ti lascerò mai.
Disse Hermione mettendo una mano sulla guancia di Ron.
RON: No perché eri molto seria quando dicevi quelle cose.
Disse Ron abbassando lo sguardo.
HERMIONE: Ascoltami. Ricordi cosa ci siamo detti al nostro matrimonio? "Finché morte non ci separi". Io non mi separerò mai da te perché non riuscirei a vivere neanche un secondo senza di te.
Ron le sorrise e le diede un lungo bacio. Dopo un po si staccarono per assenza di ossigeno.
HERMIONE: E adesso andiamo da quegli impostori e riprendiamo i miei genitori.
Ritornarono nella stanza e trovarono Cormac con la sedia per te. Ron si avvicinò.
RON: Volevi fuggire?
Disse Ron arrabbiato rimettendolo in piedi.
LAVANDA: No. Stavamo cercando di liberarci per andare a mangiare. Abbiamo fameee
HERMIONE: O mio dio non ce la posso fare. Bene. Adesso che mi sono lasciata con Ron mi dovete dire dove sono i miei genitori.
LAVANDA: Ma certo con molto piacere.
Andarono al piano di sotto, ovviamente Cormac e Lavanda avevano le mani legate, e si smaterializzarono in un campo con una piccola cassetta di legno abbandonata.
HERMIONE: Io spero che li facevate almeno mangiare perché se no non so cosa vi faccio.
Disse Hermione guardado la casa abbandonata.
LAVANDA: Bé se tu per mangiare intendi come ci facevate mangiare a noi allora si. Li facevamo mangiare.
Hermione la guardò male. Entrarono nella casa e c'erano. Lí. Legati a delle sedie proprio come erano legati Cormac e Lavanda. Sporchi e con facce stanche.
HERMIONE: MAMMA, PAPÀ!
Gridò Hermione lasciando la presa a Lavanda e avvicinandosi ai suoi genitori per liberarli.
Sig. Granger: Hermione...
Sussurrò il signor Granger.
HERMIONE: Che cosa vi hanno fatto?
LAVANDA: Bé quello che facevate a noi. Abbiamo fameee.
Hermione sbuffò
HERMIONE: O mio dio. Ron dacci quei muffin che abbiamo portato. Non la sopporto piu!
Ron prese dallo zaino due muffin e li diede uno a Lavanda e uno a Cormac.
RON: Ecco qua  mangiate.
LAVANDA: Tutto qui.
RON: Per adesso si.
CORMAC: Meglio di niente.
In un sol boccone si mangiarono il muffin.
LAVANDA: Abbiamo ancora fame...un momento.
Lavanda e Cormac stavano barcollando per la stanza
CORMAC: Non mi sento tanto bene
LAVANDA: Neanche io.
Hermione sorrise maliziosa.
LAVANDA: E tu cosa ridi sporca mezzosa....
Ma Lavanda non finí la frase perché cadde a terra.
CORMAC: Ma cosa....
E anche Cormac finí a terra svenuto.
Sig.ra Granger: Sono morti?!
HERMIONE: No mamma non ti preoccupare. Sono solo svenuti. Tra poco si sveglieranno. Voi intanto andate.
Sig. Granger: cosa?! E ti lasciamo qui da sola?
RON: Oh certo che no signor Granger. Non si preoccupi. Ci sarò io con lei.
HERMIONE: Ron no.
RON: Cosa?! Come no?!!
Disse Ron arrabbiato.
HERMIONE: Ron ne abbiamo parlato prima. Tu riportavi i miei genitori a casa e io mi occupavo di loro.
RON: Oh no no no. Non se ne parla. Io non ti lascio da sola con questi psicopatici.
HERMIONE: Ron. Non mi faranno niente. Li legeremo alla sedia.
RON: E se riescono a fuggire?
HERMIONE: Farò degli incantesimi per non farli fuggire. Ron fidati di me. Non succederà nulla.
Ron guardò Hermione preoccupato. Si avvicinò e prese le mani della moglie.
RON: non voglio che ti succeda niente di male.
HERMIONE: Ron andrà bene. Ti fidi di me?
Ron annuì.
HERMIONE: E allora perfavore. Porta i miei a casa. Ci vediamo lí.
RON: Va bene
Ron la strinse in un forte abbraccio.
HERMIONE: Non ti preoccupare. Chiamerò gli altri auror. Dirò dove mi trovo e arresteranno questi imbroglioni.
RON: Va bene.
Ron si allontanò e andò verso i genitori di Hermione.
RON: Allora signori Granger. Adesso ci smatirializzeremo. Quindi vi farà male lo stomaco e potreste anche vomitare. Ma non vi preoccupate. È normale.
Sig.ra Granger: ma un taxi?
Disse la signora Granger alzando il dito.
RON: Mi dispiace ma non sappiamo quanto siamo lontani da casa. Facciamo prima a smaterializzarci.
Sig.ra Granger: Oh e va bene.
Ron prese con una mano il signor Granger e con l'altra la signora Granger, diede un'ultimo sguardo a Ron e poi scomparve insieme ai signori Granger. Hermione con la magia legò Lavanda e Cormac alla sedia e mandò un messaggio al ministero dicendo che era in pericolo. Dopo aspettò che Lavanda e Cormac si svegliassero.

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