-Allora? Com'è stato?-
Le aveva chiesto Jack con un sorriso. La cena era finita da un po' e loro si erano ritirati nel giardino del ristorante, lontano dal resto della famiglia di Lilith. Sotto richiesta del clown, anche Ruth era rimasta dentro.
-Com'è stato cosa?-
Rispose Lilith.
-Prima o poi avresti dovuto raccontarlo a qualcuno, no? Parlo dello stupro.-
Qualcosa in Lilith vibrò freddamente, e lei si accigliò: -Che cazzo di domande fai!?- strillò, spingendolo via. Erano seduti su un muretto, e Jack dovette reggersi per non cadere all' indietro.
-Voglio sapere cosa è successo, cosa hai sentito, come hai reagito...-
Lilith si sentì ghiacciare, e il suo istinto le suggerì di andarsene. Sapeva che Jack diceva sul serio, a lui le torture piacevano, e vederla piangere sarebbe stata un'enorme soddisfazione per lui.
-Hai paura di me?-
Jack le si avvicinò e le sussurrò ad un passo dalla sua faccia.
-No. Di te no...-
Rispose Lilith, avvicinandosi a sua volta. Poggiarono uno la fronte su quella dell'altro, e si guardarono dritti negli occhi: Quelli di Jack erano freddi, ma il suo sguardo era caldo e deciso.
Non doveva piangere. Lilith non doveva piangere.
-Era settembre...- Cominciò a raccontare Lilith, con la voce che le usciva a malapena dalle labbra.
-Ero uscita con due mie vecchie amiche, ero a Piccadilly Circus, poi è iniziato a piovere... E non avendo soldi per un taxi facemmo l'autostop.
Un ragazzo di almeno vent'anni portò le mie amiche a casa, fino a quando non rimasi solo io... In macchina con lui.-
Le parole di Lilith uscivano come una recita, ma lei non sentiva bene il peso dei ricordi, perché a pochi centimetri dai suoi, c'erano gli occhi di Jack.
E, Dio, era bellissimo...
-Ci siamo fermati in un vicolo, e fu solo allora che capì che qualcosa non andava...-
Aveva rallentato la narrazione, ma il suo cuore stava accelerando, sia per i ricordi che per le emozioni.
-Ha preso delle catene, e mi ha preso il braccio. Io sono riuscita a scappare dalla macchina, ma lui mi ha afferrato per i pantaloni e mi ha trascinato di nuovo dentro...-
Il suo tono divenne più incerto, ma non doveva piangere. Non doveva, per niente al mondo!
-Ho ricordi interrotti... Non so benissimo quello che è successo dopo...-
Tentò di giustificarsi Lilith. Jack sollevò la testa e sciolse il contatto visivo. La ragazza si sentì nuda senza il suo contatto sulla pelle.
-Io lo so cosa è successo.-
Rispose Jack
-Ho incontrato quel figlio di puttana, ed è stato lui a raccontarmelo. Ha detto di averti incatenato, di averti quasi soffocato con la cintura di sicurezza, di averti riempita di lividi...-
Lilith non riuscì a provare niente. Il suo corpo era vuoto ed inutile davanti ai ricordi dismessi che la sua mente aveva cercato di rimuovere, ma non aveva paura. Non con Jack accanto...
-Ti aveva scattato delle foto... Ti ho riconosciuta da quelle-
Continuò il clown.
-Lilith, ti basta chiederlo, e ti assicuro che domani troverai il nome di quel bastardo sul necrologio.-
-Io sto bene.- Affermò la ragazza. Non sentiva alcun dolore, solo un pesante vuoto, quindi poteva dire di stare bene, no?
-Non devi sporcarti le mani per me. Io sto bene.-
Stettero senza parlare per alcuni minuti, mantenendo un pesante silenzio fino a quando Ruth non li venne a chiamare:
-Hey Lily! Ti voglio dentro, vogliono che balli "la Morte del Cigno"!
Esclamò Ruth, tornando immediatamente dentro.
Lilith si voltò verso Jack, e il clown sfoggiò un lieve sorriso.
-Prima che io mi presenti alla tua finestra reclamando la mia felpa... Vuoi rivedermi?-
Chiese lui, giocherellando con i pollici.
-Sì. Si, per favore...-
Lilith non dovette nemmeno pensarci. Buttò la risposta accompagnandola con un movimento ampio della testa, e strinse una delle mani di Jack, come se avesse paura di lasciarlo andare.
-Allora buonanotte...-
Jack tirò fuori dalla tasca una caramella, e la porse alla ragazza insieme ad una busta.
Dopo, senza lasciare a Lilith il tempo di ricambiare il saluto, si lanciò dal muretto ed atterrò in strada.
-È una presenza carismatica, uh?- Le disse Ruth appena Lilith fu rientrata in sala.
-Ruth... Penso di essermi innamorata...-
Rispose lei, mostrandole il contenuto della busta: Un ciondolo in ossidiana a forma di cigno.
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Disenchanted~
RandomSi avvicina il Natale, e Londra è pronta a festeggiare. Le luci danzanti della città scioglierebbero il cuore anche a Laughing Jack, se lo spietato clown ne avesse uno. Ma ogni routine può essere interrotta da qualche "incidente", e così come per L...