Çåpīþøłœ þřə

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La mattina seguente, mi ritrovai a fare i compiti delle vacanze. Che cazzo, non sono bravo in letteratura! Lanciai la penna per terra e presi il cellulare. Forse sono un po' impulsivo, ma perdo la pazienza se qualcosa non mi riesce.
《Hai rotto la penna》disse il mio "coinquilino", notanto l'inchiostro per terra. Merda.
《Non me ne frega》sbuffai. Presi uno straccio e aiutai Derek a pulire il mio disastro.《sei bravo in... letteratura?》esitai un po' a chiedergli.
《Me la cavo》rispose lui, immergendo il panno ormai blu nell'acqua. I miei occhi si illuminarono, ma prima che aprissi bocca, mi disse:《non ti darò una mano. Devi fare le cose da solo》
《Disse l'uomo che mi sta aiutando a pulire il macello che ho fatto》non manca mai il mio sarcasmo, a quanto pare. Lui non rispose. Ormai abbiamo finito, quindi decisi di mettere via i libri di letteratura e stare un po' col cellulare.
《Stiles, dove stai andando con quei libri in mano?》chiese, incrociando le braccia e alzando un sopracciglio. Non capendo, risposi:
《Li metto via, no?》Stavo per salire le scale, quando il lupone disse:
《Mica non ti dovevo aiutare?》io mi voltai verso di lui e mi rimisi seduto al tavolo, ringraziandolo.《sappi che c'e un prezzo da pagare, ora non so cosa, ma ci penserò.》annunciò lui, scocciato.

****

Dopo qualche urlata da parte di Derek e qualche litigata, riuscii a finire quei maledetti compiti, iniziati in precedenza.
《Io esco》urlai. Una volta fuori, iniziai a passeggiare e il sole splendeva in cielo, facendomi sudare e non poco. Entrai in un bar e presi un thè alla pesca, alla cassa una ragazza era in crisi, sicuramente non aveva abbastanza soldi.
《Tenga》dissi, passando i soldi al cassiere.
《Cosa?》
chiese spaesata la ragazza.《non dovevi, ma ti ringrazio》mi sorrise e ricambiai.
《Stiles》le porsi la mano e lei me la strinse.
《Danisa》nome particolare.
《Allora, Danisa, ci vediamo》lei annuii e me ne andai, ma prima di ciò, mi ringraziò ancora. Capelli ricci castani con sfumature di biondo e si vedeva che erano bruciati dalla piastra, occhi scuri, pelle chiara e molto bassa, ho visto che indossava occhiali abbastanza rotondi, mi ricorderò sicuro di lei, anche perchè non sembrava americana o comunque della California. Vabbè, sicuramente la rincontrerò di nuovo. Bevvi un sorso del thè. Il mio cellulare squillò, è Derek...
《Dimmi》sorseggiai ancora del thè.
《Ho fatto delle ricerche sulla notizia del giornale e hanno trovato delle iniziali sui corpi: S e D, Stiles, mi sa che ci stanno cercando》mi strozzai con il thè.
《Come?! Non è possibile!》urlai, attirando l'attenzione delle persone accanto a me. Arrossii.
《Torna subito. Non voglio venirti a salvare per la milionesima volta!》ne fece un peso. Chiusi la chiamata in presa alla rabbia. Raggiunsi casa mia il più piano possibile.《dovevi tornare subito, non dopo un'ora!》no, ora non ce la faccio più.
《Se ti pesa stare con me, tornatene a casa! Non ho bisogno di te! sono solo un peso...》quasi mi escono le lacrime. Strinsi i pugni. Lui rise.
《Sei proprio un ragazzino》fece uno sguardo che non ho mai visto prima su di lui, molto aggressivo e un sorriso... inquietante:《non capisci e non hai capito un cazzo》la sua faccia ritorno normale.《vedi di crescere, Stiles. Sei intelligente, ma non abbastanza maturo per certe cose》non lo capisco proprio.

Tra poco mi metto a dormire, dormo sul divano, non voglio dormire con lui... non dopo il litigio.

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