The Prince and the Servant - Parte III.

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Two sides of the same coin. 

 

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The Prince and the Serant -Parte III.

Louis strinse forte i pugni quando James, con lentezza, estrasse una scheggia di legno appartenente a qualche trave dalla sua spalla. Era seduto con il petto poggiato allo schienale di una sedia, nella sala del trono più piccola, mentre il medico di corte si stava occupando di lui.

Ancora si sentiva scosso per ciò che era successo.

Ancora, non riusciva a realizzare.

Harry era accanto a James che lo assisteva durante la medicazione, passandogli fasce, acqua calda e pinzette.

Notava le sue mani intrise di sangue ormai asciutto. Il suo servitore, infatti, era stato impegnato nella medicazione di tutti i feriti fino a poco prima. Harry stava diventando sempre più bravo e capace nell'arte medica, soprattutto grazie al suo mentore.

Anche suo padre era lì presente. Il suo volto era intriso di paura e mai come in quel momento, l'aveva visto così indeciso sul da farsi.

"Quanti feriti?" domandò suo padre, con voce stanca, rompendo finalmente quel silenzio assordante.

Louis sentì James sospirare profondamente. Con lo sguardo ancora attento verso la sua spalla, il medico poggiò una pezza pulita sulla ferita e iniziò a tamponarla con attenzione. Louis si morse la lingua pur di non far trasudare nemmeno un accenno di dolore. "Il terremoto ha colpito solo il castello" spiegò, facendo aggrottare le sopracciglia a Louis. "Quindi, fortunatamente, non ci sono feriti nella città bassa. Parliamo di una trentina, vostra maestà" rispose. "Ma solo cinque o sei sono gravi."

Suo padre si avvicinò piano a loro e "Morti?" chiese, con il suo solito sguardo autorevole.

Louis ammirava molto quella caratteristica di suo padre.

Nonostante fosse sinceramente spaventato, il re continuava a mostrare il suo volto serio e forte, pronto ad affrontare qualsiasi difficoltà gli si mostrasse di fronte. Louis non era certo di poter raggiungere quel livello di forza.

"Quattro, sire" rispose James. "Un cavaliere, una dama di compagnia e due servi."

Louis si voltò piano verso l'uomo e "Come sta Zayn?" chiese, ingoiando un groppo di saliva.

James poggiò la mano sulla sua spalla, stringendola lievemente in segno di conforto. "Si riprenderà presto, sire" lo tranquillizzò. "Sir Zayn è forte, avrà solo bisogno di poche settimane di riposo."

"Bene" Louis si mosse, scostandosi dalla mano di James. Poi, tenendosi il gomito del braccio ferito con l'altro, si rimise lentamente in piedi.

"Sire, non ho finito..." tentò di fermarlo James, mentre Harry, silenziosamente, si affiancò subito a lui per poterlo aiutare a reggersi.

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