So che questa ff è stata molto più corta dell'altra e molto probabilmente meno bella. Dopo aver scritto sia su Serquel che su Alvitz ho deciso che scriverò, d'ora in poi, solo su questi ultimi. Ho scritto questo capitolo come quello finale ma se avete idee su come continuare la storia potete scrivermele o qua o per chi ha il mio numero direttamente lì. Detto ciò spero vi piaccia!
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SERGIO'S POV:
i due mesi successivi passarono molto in fretta, ognuno continuava con il proprio lavoro, soprattutto io perché Raquel aveva un orario ridotto ora. Più passavano i giorni, più la mia ansia cresceva, essendo un medico avevo seguito numerose gravidanze e visto nascere altrettanti bambini ma questo non mi ha preparato all'attesa dei miei figli. Nell'ansia generale avevo già comprato qualche tutina unisex visto che non sapevamo ancora il sesso, le due culle che avrei poi montato in camera nostra, e un po' di pannolini. Il giorno dell'ecografia ero estremamente ansioso, non saprei dire perché, probabilmente perché desideravo così tanto avere una figlia femmina che la paura di non averla mi metteva ansia, oppure la paura che una delle due non stesse bene che in questo tipo di gravidanza non è raro. Entrammo, Raquel si sdraiò e alzò la maglietta
RAQUEL'S POV:
Gli ultimi mesi sono stati difficili, la consapevolezza di non essere più sola, di aver dentro di me due esserini che per quanto piccoli che dipendevano interamente da me, mi rendeva nervosa. Qualsiasi cosa facessi dovevo chiedermi: 'per i gemelli è ok?'. Ma quel giorno ero rilassata e non vedevo l'ora di sapere se fossero 2 maschi, due femmine oppure uno e uno. Entraì per mano a Sergio, mi sdraiai e sollevai la maglietta. Iniziò la visita, ascoltammo i battiti che ora erano più distinti, e guardammo le mani, i piedini e la testa dei piccoli. È stato a dir poco emozionante. Dopodiché Alicia ci informò che avremmo provato a scoprire il sesso: iniziò a spostarsi più velocemente per avere l'angolazione giusta e là, beccato. Il primo bambino aveva le gambe aperte e si vedeva bene: era una femminuccia. Io e Sergio non potevamo essere più contenti: era quello che speravamo. Poi proseguì ma purtroppo l'altro bambino aveva le gambe troppo chiuse per vedere. Mentre Alicia metteva via lo strumento e io mi toglievo il gel, Sergio, dopo aver scavato nella sua mente in cerca di nozioni sulla gravidanza, intervenne chiedendo: 'Alicia ma sono gemelli omozigoti o eterozigoti?'. Alicia sembrava abbastanza perplessa, non era abituata a ricevere domande così tecniche, prese comunque le ultime ecografie e disse convinta: 'Omozigoti ma non capisco dove tu voglia arrivare...' Sergio rispose: 'Per quel poco che ricordo, se due gemelli sono omozigoti significa che provengono dallo stesso spermatozoo e quindi hanno lo stesso sesso, quindi noi avremo due femminucce!!' Alicia era letteralmente senza parole e quando le rivolsi uno sguardo un po' perplesso lei annuì: sarebbero state due femmine. Per festeggiare la notizia decidemmo di andare a comprare le prime tutine rosa, una volta comprate della taglia più piccola, poiché probabilmente sarebbero state premature, tornammo a casa. Qui, dopo aver mangiato, ci stendemmo sul letto e Sergio iniziò a parlare con le gemelle: inizialmente si presentò, gli raccontò il modo in cui ci eravamo conosciuti e concluse spiegando ciò che provava per me. È stata la scena più dolce che avessi mai visto, una scena che mi sarei dovuta abituare a vedere nei due mesi successivi, che come i precedenti, passarono troppo in fretta. Le gemelle iniziarono a scalciare di giorno, di notte e quando sentivano la mano del papà. Mentre avveniva tutto questo ci trovammo a poter diventare genitori da un momento all'altro senza aver ancora scelto un nome. Ci ragionammo e decidemmo che sarebbe stato un nome basco, per le origini di Sergio, e un nome spagnolo. Dopo aver varato le varie opzioni decidemmo: sarebbero state Nekane ed Esther. Aver trovato i nomi mi tranquillizzava, ero così tranquilla che in pochi giorni, alzandomi dal letto alla mattina, mi si ruppero le acque. Corremmo in ospedale e, dopo un travaglio di più di tre ore, riuscì a mettere al mondo Esther e Nekane. La prima quando me la misero in grembo non smise di piangere, o meglio, smise quando la sua manina si posizionò sul mio petto. Quel gesto così semplice e irrilevante mi fece piangere, era già una bambina dolcissima e come poi avrei scoperto era già legatissima a me. Mentre Nekane quando me la diedero smise subito di piangere quindi Sergio si propose di prenderla prima che le infermiere la portassero nell'incubatrice ed è stata magia pura. Lei spalancò i suoi occhioni e Sergio pianse. Il mese successivo lo passai in ospedale con le piccole nell'incubatrice e Sergio al mio fianco, come è sempre stato da quando ci siamo conosciuti. Quando tornammo a casa era, per fortuna, tutto pronto: tutine, lettini e tutto il resto. Sergio imparò in fretta e insieme eravamo una squadra perfetta. Era una vita perfetta.
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Un'amore senza fine| FF serquel |
FanfictionUna fanfiction incentrata sull'amore tra Sergio, medico e chirurgo, e Raquel, una cameriera. Il destino lì farà incontrare a seguito di un evento molto spiacevole per poi non lasciarli separare più. Spero vi piaccia!