Capitolo 1
-"Sshhh, fai piano. Ti ricordo che non dovremmo essere qui".-
Il ragazzo volse il capo da un lato e dall'altro, controllando che nessuno avesse sentito.
-"Scusa, fratellone. Ma ho paura..."-
Lui si voltò verso la sorella, stringendole le mani.
-"Ti capisco Kara, anche io ne ho. Ma non possiamo stare qui, dobbiamo andarcene in fretta e in silenzio. Se le guardie ci beccano in giro per il castello sai cosa ci faranno. Come minimo verremo rinchiuso e probabilmente non ci vedremmo più per tanto tempo. È questo che vuoi?"-
La ragazza si strizzò gli occhi, asciugando una piccola lacrima di sconforto. Guardò suo fratello Ian, scuotendo la testa.
-"No. Non voglio che ti facciano male."- dicendo questo, con un tono che mal nascondeva la paura, la ragazza fissò i suoi occhi marroni in quelli verdi del fratello.
-"Bravissima. Sai che dobbiamo farlo. Conosciamo il castello a memoria, ci basta stare attenti alle guardie e potremmo svignarcela.-
Nonostante le sue parole, nemmeno Ian era poi tanto tranquillo. È vero che conoscevano il posto alla perfezione, ma era altrettanto vero che fossero entrambi dei ragazzi: lui avrebbe raggiunto la maggiore età a giorni e sua sorella aveva appena sedici anni, ed un castello pieno di soldati avrebbe fatto paura a chiunque.
-"Ora fai un bel respiro, cerca di calmarti e fai meno rumore possibile. Non possiamo farci scoprire."-
Così i due fratelli si accinsero ad attraversare i vari piani del castello con il favore della notte. Le grandi sale, le colonne e gli arredi offrivano riparo, ma una guardia un po' più accorta li avrebbe scoperti subito. Ian contava sul fatto che la notte, con la sua oscurità, li avrebbe nascosti e che le guardi del turno di notte avessero più sonno che voglia di prestare attenzione. Avevano abiti leggeri e scuri per attirare il meno possibile l'attenzione ed una sacca a testa piena di cibo, monete, qualche coperta e una mappa della zona. Ian aveva con sé anche un piccolo pugnale, ma non gli sarebbe servito a nulla in uno scontro diretto. Alla schiena portava il suo arco con la faretra piena di frecce. Non aveva mai ucciso nessuno, e il terrore di doverlo fare per proteggere se stesso e sua sorella quasi lo immobilizzava. Aveva partecipato a delle battute di caccia certo, aveva persino preso varie prede. Tutti si complimentavano per la sua ottima mira, ma un conto erano degli animali e un conto delle persone. Si sporse oltre l'angolo,il corridoio era vuoto e silenzioso. Nessuna guardia di ronda, come pensava. Aveva passato i giorni precedenti a studiare i giri di ronda delle guardie, dentro e fuori il castello ed aveva trovato un percorso più o meno sicuro da percorrere. Li le guardie erano meno numerose, il giro più largo e il buio più fitto. Aveva parlato con sua sorella per cercare di prepararla, ma come puoi spiegare ad una bambina di sedici anni che devi fuggire da un castello enorme, pieno di soldati, senza fare il minimo rumore e senza farsi scoprire e pretendere che lei accetti sorridente?
Pretendeva molto da lei, forse troppo ma era la loro unica possibilità.
-"Andiamo. Le guardie passeranno dal salone tra qualche minuto. Fanno un giro ogni ora, dobbiamo uscire prima che tornino, altrimenti staremo bloccati lì con loro."-
Attraversarono un altro corridoio, un altro salone e scesero un'altra scalinata. Non aveva mai notato quanto fosse enorme quel castello fino a quel momento. Si fermò, facendo cenno a Kara di stare in silenzio, e la spinse contro il muro, dietro una statua posizionata in un incavo nel muro. Qualche secondo dopo, una luce sempre più forte si avvicinò, rivelando due guardie intente a fare la loro ronda come sempre e a parlare tra loro.
-"Sai che periodo è questo? Cosa pensi che farà il Re?"-
L'altro scosse il capo.
-"Non lo so e non voglio saperlo. Solo a pensarci mi viene il voltastomaco. Sanno tutti com'è salito al potere, non ci rinuncerà facilmente."-
Arrivati in fondo al corridoio, svoltarono l'angolo per poi sparire, facendo calare nuovamente l'oscurità.
-"Forza, ci siamo quasi sorella.Manca poco."- Sgusciarono fuori e si mossero attraverso camere di servizio fino ad arrivare all'ingresso del castello. Li la luce schiariva tutta la sala, tramite dei bracieri posizionati ai lati del portone e appesi alle colonne per riscaldare il grande salone nei periodi invernali.
-"Facciamo in fretta Ian, voglio andare via da qui."-
Disse la sorella muovendosi verso il portone, ma venendo subito bloccata dal fratello e strattonata in dietro.
-"No ferma. Il portone è chiuso a quest'ora. Dall'altra parte ci sono delle guardie fisse, cioè che non fanno la ronda. Non possiamo aprirlo o ci beccheranno. Non è quella la nostra via d'uscita."-
Lei lo guardò confusa.
-"E allora da dove vuoi uscire?"-
Ian indicò una delle finestre, posizionate a qualche metro di altezza e che circondavano la sala per illuminarla di giorno.
-"E come pensi di arrivare fino a li genio? Io non so arrampicarmi."-
Lui posò la sacca e ne estrasse una corda.
-"Vedi le travi sul soffitto? Farò passare la corda sopra una di quelle, poi ne legherò un estremità a te e dall'altra parte tirerò per tirarti su. Dovremmo avere ancora qualche minuto prima che le guardie tornino, ma facciamo presto."-
La ragazza, poco convinta acconsenti. Si fidava ovviamente di suo fratello, ma stava per cadere preda del terrore di tutta quella situazione. Diede la sua sacca al fratello, che la legò assieme alla sua, in modo da avere meno peso da dover sollevare.
Iniziò a tirare e lentamente Kara salì, il respiro di lei accelerato dalla tensione mentre quello di lui dallo sforzo. Ci volle più del previsto ma finalmente la ragazza arrivò abbastanza in alto da poter salire sul cornicione della finestra.
-"Ian. Ian ci sono. E adesso?"-
Il ragazzo abbassò la corda velocemente.
-"Ascoltami bene. Io adesso ti lancio la corda. Tu legala bene stretta ad una delle statue, così io posso salire. Fai in fretta."-
Kara attorcigliò la corda al corpo di uno dei soldati di pietra nel cornicione,gli fece il nodo migliore che poteva e srotolò la corda. In lontananza si iniziò a sentire l'eco di passi.
-"Cavolo,sono già qui."-
Ian si caricò le due borse in spalla e scalò la parete più in fretta possibile, arrivando alla finestra e scavalcandola poco prima che le guardie girassero l'angolo. Fortunatamente non prestarono molta attenzione, complice il fatto che una corda non è facile da notare il una zona d'ombra di notte.
-"Ok Kara, ci siamo quasi. Ora fai attenzione a dove metti i piedi, dobbiamo arrivare dall'altra parte delle mura."-
Per fortuna il cornicione, ospitando le statue, era abbastanza ampio da fare passare comodamente anche loro due. Le guardie esterne, di sotto, non si accorsero di nulla e i due ragazzi aggirarono comodamente il perimetro del castello.
-"Che facciamo adesso? Ian dimmi che hai un piano."-
Il ragazzo la guardò.
-"Non ti piacerà. Dobbiamo saltare. Qui giù c'è il laghetto dove giocavamo da piccoli. È abbastanza profondo da poter saltare senza farci male."-
Lei imprecò, sotto lo sguardo stupito del fratello.
-"Hai ragione, non mi piace."-
Lui le strinse una mano.
-"Forza sorella, non mollarmi ora. Al tre saltiamo, pronta? Uno...due...tre."-
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Le Cronache di Pan
AdventureIl Regno di Pan prosperava,la pace regnava in ogni angolo delle terre sotto il controllo del Re. Ma si può considerare pace,se a mantenerla sono la paura e il pugno di ferro del Re? Se ogni forma di dissenso comporta la morte? In questi giorni,anni...