4.

1.8K 100 1
                                    

"Zen apri gli occhi!"

Melissa stava scuotendo il corpo esanime del giovane, aveva perso tanto sangue e il padrone non era ancora tornato, e non lo avrebbe fatto per un po' di tempo.

Melissa stava piangendo disperata, gli altri camerieri correvano da tutte le parti, pulivano il sangue e i più esperti cercavano di salvare la vita di Zen.

Lo portarono nella sua stanza, lo mendicarono come meglio poterono, ma l'altro diventava sempre più pallido.

"Il padrone è tornato."

Melissa non lasciò Zen da solo, aspettò semplicemente che Declan salisse le scale.

"Come sta?"

"Stiamo facendo il possibile, gli hanno premuto forte sulla ferita e il sangue non smetteva di uscire, non sappiamo se supererà la notte."

"Cazzo!"

Declan afferrò la lampada e la scaraventò per terra, poi si lasciò cadere sulla poltrona.
Nemmeno lì era riuscito a proteggerlo, l'unica cosa positiva era che non lo avevano riconosciuto.

"Puoi andare Melissa, sto qui io."

La ragazza fece un piccolo inchino e uscì dalla stanza, non appena la porta si chiuse alle sue spalle cadde in ginocchio tremante.

"Melissa!"

Matthew corse da lei, le prese gentilmente il braccio e la aiutò ad alzarsi.

"Va tutto bene, puoi sfogarti, siamo solamente noi due."

E con quelle parole Melissa crollò, aggrappata al ragazzo si mise a piangere per gli avvenimenti e per le condizioni critiche di Zen.

Declan ascoltò il pianto disperato della cameriera e guardò il più piccolo disteso sul letto, era troppo bianco ed il respiro era quasi impercettibile.

"Zen, perdonami."

Gli prese la mano e se la portò vicino alle labbra, gli lasciò un piccolo bacio sul dorso e si appoggiò allo schienale della poltrona.

Non seppe nemmeno lui quanto tempo passò, ore o minuti, aveva perso al cognizione del tempo, ma il movimento di Zen non gli sfuggì.
L'altro aveva mosso leggermente la mano e, dopo un po' di tempo, aprì gli occhi.

"Zen!"

Lui incontrò gli occhi smeraldo di Declan, il quale lo stava guardando preoccupato.

"Come ti senti?"

"Bene, o almeno credo. Che cosa è successo?"

"Un piccolo problema, pensa a riposare e rimetterti in forze."

Declan si alzò e lo lasciò solo, Zen fissò la porta confuso. Non si ricordava del perché gli facesse male il fianco e di come fosse arrivato a letto, non riusciva a capire e il comportamento dell'altro non lo aiutava per niente.

Si mise a sedere ma una fitta lo costrinse a rimanere immobile, sbuffò e si mise a guardare il soffitto.

Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta, diede il consenso di entrare e la testa riccia di Melissa fece la sua comparsa.

"Come stai?"

"Come se mi fosse passato sopra un camion, che cosa è successo?"

"Un imprevisto che non doveva succedere."

Una risposta simile a quella di Declan, questo fece riflettere Zen, sicuramente era successo qualcosa di grave che gli altri non volevano rivelargli.

La ragazza gli porse un piatto di carne che l'altro consumò velocemente, quando la ragazza si assicurò che l'altro ebbe mangiato tutto, si diresse alla porta.

Love is a dangerous game [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora