La Giovane Diamante

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Mi sentii in dovere d'amarti

e di scriverti infinite lettere

che parlassero da sole,

come un respiro franto

sulla lunghezza dei nostri corpi

raccolti in preghiera.

E il mare oscuro del mio malcontento

si tramuta nel tempo concessoti

per far di me il fraseggio di un'arpa

seduta sulle tue ginocchia.

Piccola orefice di sogni

abitante le menti dei minatori,

mi sentii in dovere di scriverti

sulle infinite pietre estratte

dai tuoi luoghi di cure e di sorrisi.

Nessuno Vede Il MeticcioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora