Il Corvo E La Cornice

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E là, dietro la grata,

sul tetto di fronte

vedo un corvo silente

incurante della canicola.

Rivolge il becco all'aria

ad ascoltar la musica del sole,

un suono talmente foderato da stringere in gola.

Io rimango sull'uscio di casa a seguitar

le lande in cui probabilmente si è perso

e sento le sue ali scivolarmi addosso,

il tempo rallentar la sua preghiera

il collo ossuto freddo e immobile

il manto nero come lo stallone,

le sbarre lo inquadrano come in uno scorcio

di nebbia smaltata, posso vedere i suoi

contriti cadaveri e polveriere metalliche

in una platea d'amori mai sorti, ma morti.

Non so, pertanto, chi stia meglio

se lui nella prigione della mia poesia,

oppure io a farmelo schiavo beneamato

delle mie fuligginose isole di stasi.

Nessuno Vede Il MeticcioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora