E là, dietro la grata,
sul tetto di fronte
vedo un corvo silente
incurante della canicola.
Rivolge il becco all'aria
ad ascoltar la musica del sole,
un suono talmente foderato da stringere in gola.
Io rimango sull'uscio di casa a seguitar
le lande in cui probabilmente si è perso
e sento le sue ali scivolarmi addosso,
il tempo rallentar la sua preghiera
il collo ossuto freddo e immobile
il manto nero come lo stallone,
le sbarre lo inquadrano come in uno scorcio
di nebbia smaltata, posso vedere i suoi
contriti cadaveri e polveriere metalliche
in una platea d'amori mai sorti, ma morti.
Non so, pertanto, chi stia meglio
se lui nella prigione della mia poesia,
oppure io a farmelo schiavo beneamato
delle mie fuligginose isole di stasi.
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Nessuno Vede Il Meticcio
Poetry[COMPLETATA] Con il termine "meticcio" si indica un cane frutto di un incrocio tra razze diverse. Sono chiamati anche "cani fantasia" e costituiscono la tipologia di cani più diffusa; possiedono le caratteristiche dell'una e dell'altra specie, talvo...