E poi tutto finisce,
tra gli applausi di una spenta notte
dopo essersi dati l'aurora.
Il mio sogno estivo l'ho sperperato
e mi ha pagato in natura come volevo,
con un girocollo di profumo
all'altezza delle mie labbra cesellate.
La feci comunione tra le stelle
non mi curai affatto del tempo
che doveva al prossimo cliente,
la tenni stretta a me, in un vertice profano
dove non giunge alito di vento,
mi guardò con occhi increduli e inespressivi
come se il fuoco fosse venuto
a consolarla dopo anni di torpore.
In quella camera di bordello fiorì una chimera
fatta di incontri accoccolati sul raso,
abbandoni di pelle, le vedute a cielo aperto
tra le costole, mia tra le vetrine innevate
dei nostri fianchi contratti.
Si sporcò dell'amore vero,
con una moneta d'oro dietro la nuca
dove la tenni come una farfalla
e le donai la gemma dell'abbandono,
messa accuratamente nel suo ventre
di terra battuta e sfiammata giovinezza.
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Nessuno Vede Il Meticcio
Poetry[COMPLETATA] Con il termine "meticcio" si indica un cane frutto di un incrocio tra razze diverse. Sono chiamati anche "cani fantasia" e costituiscono la tipologia di cani più diffusa; possiedono le caratteristiche dell'una e dell'altra specie, talvo...