La Vasca

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Questa sera ho vinto tutto

e d'un tratto non ricordo più niente,

così va il miracolo.

Che fosse la quiescenza d'Apollo

o le infinite arcate del suo palco

ti levasti come una dea pagana

alla maestà degli uccelli albeggianti

e qualsiasi luce cominciò a scalfire

il vetro nei miei occhi.

Ti dovrei parole che non immagini,

ma ho dimenticato anch'esse, su qualche sponda,

il panegirico del tuo corpo parlò come un petalo

appena poggiato sul crespo del biondo Tevere

e più ad altro bruciante organo

ormai non me ne curo, preferisco bruciare

di una cenere viva per svolazzar da te,

a bordo vasca con una triade di strade

meravigliose e tornanti.

Questa sera ho vinto tutto,

quel tutto che adorai di lirica smarrita.

Nessuno Vede Il MeticcioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora