Questa sera ho vinto tutto
e d'un tratto non ricordo più niente,
così va il miracolo.
Che fosse la quiescenza d'Apollo
o le infinite arcate del suo palco
ti levasti come una dea pagana
alla maestà degli uccelli albeggianti
e qualsiasi luce cominciò a scalfire
il vetro nei miei occhi.
Ti dovrei parole che non immagini,
ma ho dimenticato anch'esse, su qualche sponda,
il panegirico del tuo corpo parlò come un petalo
appena poggiato sul crespo del biondo Tevere
e più ad altro bruciante organo
ormai non me ne curo, preferisco bruciare
di una cenere viva per svolazzar da te,
a bordo vasca con una triade di strade
meravigliose e tornanti.
Questa sera ho vinto tutto,
quel tutto che adorai di lirica smarrita.
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Nessuno Vede Il Meticcio
Poetry[COMPLETATA] Con il termine "meticcio" si indica un cane frutto di un incrocio tra razze diverse. Sono chiamati anche "cani fantasia" e costituiscono la tipologia di cani più diffusa; possiedono le caratteristiche dell'una e dell'altra specie, talvo...