Capitolo 7: Viaggio verso l'inferno

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Dopo che era fuggita dal Bureau era tornata a casa di corsa e una volta arrivata aveva tirato fuori dallo sgabuzzino il suo personale sacco da boxe e lo aveva preso a pugni per ore. Ad ogni pugno vedeva prima il capo, poi Yun, poi Shona. Quando le compariva di fronte l'immagine di James, picchiava il sacco con più forza e non le importava delle nocche sbucciate, nè dei graffi che si stava procurando, nè delle goccioline di sangue che macchiavano progressivamente il sacco.

Quando le fitte iniziarono a farsi sentire, si accorse che stava urlando. Il dolore fisico che stava provando però, non era sufficientemente forte da coprire il dolore profondo e graffiante che l'affliggeva. Era uno dei due momenti più dolorosi della sua vita. Smise di dare pugni e controllò il telefono, dove trovò una lista interminabile di chiamate perse di James. Nascose il telefono dove non potesse udire la suoneria per poi medicarsi le mani. Mentre si disinfettava e bendava le mani aveva avuto il tempo di pensare.

Ogni volta che i suoi pensieri la conducevano a James, lei non riusciva più a vedere i momenti felici passati insieme, quei ricordi venivano tutti cancellati da un'unica frase, Perché non accetti la risoluzione del caso e non volti pagina?

Sapere che non poteva più contare su nessuno, neanche su James era una condizione più devastante di quanto pensasse. Era stata sola per molto tempo prima di incontrarli, ma ora le era difficile tornare come prima dopo aver conosciuto l'amicizia. Loro per lei erano stati delle ancore quando il mare minacciava di portarla via, giù negli abissi. Sapeva che si sarebbe adattata alla sua nuova situazione di lupo solitario, ma voltare le spalle ai suoi amici era molto doloroso.

In seguito, per distrarsi da ciò che stava provando e per concentrarsi sul caso aveva preso il computer, e delle patatine.

La meta di Lauren era il carcere di massima sicurezza di New Hope.
E lei non sapeva come cavolo arrivarci. Era seduta sul suo divano, con una coperta sulle spalle, una confezione di patatine in mano, un computer sulle ginocchia e stava guardando il suo film preferito: Attacco al potere.

Mentre Gerald Butler faceva una strage di nemici coreani tra le mura della casa bianca, Lauren si era informata a proposito della prigione dove era detenuto il Portatore di morte. Il carcere di New Hope si trovava in un'isoletta a largo di Manhattan ed era una struttura talmente riservata da essere sconosciuta da tutti e tutto. L'unica cosa ironica della struttura era il suo nome, poiché le persone che vi finivano erano troppo corrotte e marce per avere anche una minima possibilità di tornare buone, se lo erano mai state.

Sapevano della sua esistenza solo l'FBI, NSA, i ministri e il presidente. In questa struttura erano tenuti sotto stretta sorveglianza, 24h su 24, i peggiori criminali degli Stati Uniti. Tentavi di uccidere il presidente? Gestivi un traffico di bambini? Eri un cannibale con una fame costante? In questi casi, appena arrestato finivi dritto dritto a New Hope.

Essendo una struttura governativa top secret non vi era un battello pubblico che faceva la spola dalla città al carcere, ma solo una nave che una volta al mese partiva dalla grande mela per arrivare all'isola per trasportare i nuovi prigionieri. La nave, secondo i registri, sarebbe partita alle 16:30 di quel giorno.

Dopo aver immesso la password entrò nel sistema del bureau e cercò le informazioni inerenti a quel trasferimento di detenuti e scoprì che oltre alle guardie carcerarie ci sarebbe stato un agente a supervisionare il tutto.

Quel giorno il posto sarebbe stato occupato da una certa Carly Fredrickson, una rossa con le lentiggini e gli occhi azzurri. Andò sulla sua scheda personale e rintracciò il suo numero. Lo compose e dopo un paio di squilli una voce acuta le rispose domandando:"Pronto, chi parla?".

Cercando di sembrare tranquilla e serena rispose:" Salve, sono un'agente del bureau e mi hanno detto che il trasferimento di oggi verso la prigione di New Hope è stato annullato per via di qualche cavillo burocratico. Le faremo sapere la nuova data a tempo debito".

Un mondo di persone grigie , dalle ombre rosseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora