Capitolo 10 : Andrew Morton

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Poco dopo aver lasciato il porto, arrivarono a casa di Lauren. Era l'unico posto in cui il pel di carota potesse stare, anche perché lei non riteneva prudente metterlo in un albergo.

Fortunatamente ho una camera per ospiti, pensò Lauren aprendo la porta di casa per poi accendere la luce. Di fronte a loro vi era un piccolo ingresso in cui erano presenti un appendiabiti con qualche giacca appesa e una scarpiera, poi attraverso un'entrata ad arco si entrava nel salotto dove vi era un divano nero davanti a cui vi era una tv di medie dimensioni, a destra di questo mobilio vi era una parete piena di libri, in cui uno scomparto era dedicato ai film e ai cd musicali. Accanto a questa stanza vi era la cucina che non era molto grande e in cui vi era un tavolo da quattro posti con solo una sedia. Le ultime stanze presenti in quella casa erano la camera della donna, un bagno provvisto di doccia e vasca da bagno e, appunto la camera degli ospiti, che era spoglia e provvista di un letto a due piazze e di un armadio.

Durante il tuor del domicilio, Mr. Apocalisse era stato stranamente silenzioso. Solo una volta concluso, si decise a prendere parola.

"Che topaia carina"disse, osservando i titoli dei libri nel salotto.

Lauren, punta sul vivo, gli rispose:"Scusa tanto se questo posto non rispecchia i tuoi gusti raffinati ma io ho sudato per permettermi questo appartamento e per comprare questi mobili, per cui abbi rispetto. Inoltre non accetto giudizi sulla mia casa da qualcuno che ha vissuto come un criceto in gabbia per 2 anni".

Il pel di carota doveva imparare a rispettarla, altrimenti la loro collaborazione sarebbe stata più complicata del previsto.

"Come hai fatto a farmi uscire in così poco tempo?" domandò serio lui, ignorando totalmente ciò che lei gli aveva detto e accomodandosi sul divano come se ne fosse stato il proprietario.

"Ho degli amici nel PPT e non ho tempo da perdere, e comunque ti ho fatto mettere una cavigliera elettronica, perché sai, io non mi fido di te"affermò tagliente lei, mentre si accomodava sul divano poco distante da lui.

"Questa era graffiante, farfallina, mi tratti come uno scarafaggio anche se hai bisogno di me, non è controproducente?" cercò di rispondere a tono lui, guardandola con un sorriso divertito mentre lei si stava facendo una coda, in previsione dello strangolamento che sarebbe avvenuto a breve.

"Il nostro accordo non prevedeva di trattarti con i guanti, ma di farti uscire da New Hope, ed è quello che ho fatto per cui non pretendere troppo" disse lei, alzandosi per andare a prendere un bicchiere d'acqua. Si prospettava essere una lunga discussione.

"Giusto, l'accordo. Ottima osservazione farfallina, da ora in avanti sarò a tua disposizione per il caso" disse lui, con un finto sorriso innocente e comportandosi come un boyscout la segue in cucina.

Mentre lei prendeva un bicchiere d'acqua, lui perquisì i vari ripiani della cucina. Lauren stava per domandargli cosa cercasse, ma poi lui tirò fuori una bottiglia di whisky che non aveva ancora aperto.

"Tu non ti ubriacherai in casa mia" affermò decisa, prendendogli la bottiglia di mano, ma lui la tenne ben salda e scattò all'indietro, costringendola a fare lo stesso e a ritovarsi a pochi centimetri da lui.

Dalla poca distanza che li separava lei riusciva a sentire il suo odore, profumava di pulito, molto probabilmente perchè i saponi che utilizzava in prigione erano dei disinfettanti annacquati, e poi notò più approfonditamente la sua cicatrice, che aveva i bordi seghettati, come se fosse stata procurata da un oggetto irregolare e tagliente. Infine i suoi occhi verdi avevano dei tocchi azzurri e delle pagliuzze dorate, che confondevano il colore dell'iride tanto che a diverse angolazioni sembrava che avesse gli occhi azzurri, o castani o addirittura grigi. Esprimevano sfida, mistero e pericolo e invece di esserne spaventata, lei ne era attratta, sembrava che la sfidassero a sottrarsi dal loro sguardo, ma lei non indietreggiava di fronte alla loro complessità. Quegli occhi le sembravano dei buchi neri in cui avrebbe potuto perdersi se si fosse avvicinata ulteriormente.

Un mondo di persone grigie , dalle ombre rosseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora