-capitolo 23-

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Kirishima's POV

Sapere che Katsuki si fosse scordato di me mi uccideva.

Stavo ascoltando la musica , solo in camera mia.

Solo con le poche foto di noi che mi sono rimaste , solo con i miei pensieri.

Solo con la voglia di fargli capire , o meglio , ricordare quanto lo amo.

Skip Time

"Allora Bakugou , Io sono Uraraka Ochako , lui è Midoriya Izuku , lui Todoroki Shouto e lui Kirishima Eijirou" disse indicandoci uno a uno.

"Ok , preferisco rispettivamente Occhi a Palla , Broccolo , Carioca Bicolor e Capelli di merda" disse lui.

"Non è cambiato per nulla" ammisi io prendendo una forchettata del pesce che stavo mangiando.

"Capelli di Merda , cosa intendi?" chiese lui.

"Beh , che sei semplicemente uguale a prima che perdessi la memoria" spiegai.

"Huh..." pensó lui.

"Visto che non ti ricordi , dimmi un po', cosa ne pensi di Kiri?" chiese Ochako.

"Chi?" chiese Bakugou.

"Capelli di merda?" ritentó lui.

Uraraka annuì sospirando.

"Per essere un maschio è figo" ammise lui.

Sputai l'acqua imbarazzato.

"UH! GAY PANIC!" urló Uraraka.

Questa volta fu Bakugou a sputare l'acqua.

Ci guardammo straniti per poi pulire imbarazzati.

Uraraka si alzò in piedi e inizió a fare una scenetta mimando due persone con le mani:

"Ehi Bakugou-senpai , lo sai che sei figo?"

"Ma anche tu , Kirishima-senpai"

si giró e inizio a carezzarsi la schiena mimando un bacio passionale.

"EHI URARAKA!" la richiamai arrossendo.

L'imbarazzo era anche troppo.

Finito di pranzare portai Bakugou a fare un giro dell'ospedale...

Come quella sera...

"Questo è il mio reparto , di Izuku e Shouto. È per le persone che soffrono di cuore." spiegai.

"Questa , la 31 , è la stanza di Izuku. La 36 è quella di Shouto" andavo così dicendo e indicando le stanze.

"La tua dov'è?" mi chiese lui.

"La mia è la 47 , in fondo al corridoio davanti alla porta per andare in sala operatoria" spiegai.

Lui annuì serio.

"Adesso andiamo nella Hall" dissi prendendolo per mano.

Appena mi resi conto di averlo preso per mano lasciai la presa e arrossì.

"Ecco- Scusa , l'abitudine" dissi.

"Capelli di Merda" mi chiamò lui.

"Si?"

"Tu davvero mi amavi?" mi chiese sedendosi sul divanetto in pelle bianca della hall.

La hall era il posto più bello , c'era qualche bar e i divanetti in pelle, agli angoli della stanza avevano messo per rallegrare l'atmosfera delle piantine verdi.

Until the last breath // TodoDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora