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Lo spiritello osservò il ragazzo, lasciando che un gran sorriso le solcasse le guanciotte.
«tu mi vedi?!» «uhm sì, non dovrei?» «teoricamente no, ma almeno tu puoi dire a Kacchan che ci sono!» «A Bakugo? E lui che c'entra?» «non vi ha mai parlato della sua 'migliore amica d'infanzia?'» «uhm, ora che ci penso, sì, una volta! Eravamo andati in gita, non ricordo dove, ma c'era un ponte! e aveva borbottato qualcosa su una certa sua vecchia amica!» «ero io quell'amica! Morta otto anni fa in quel ponte! Mi chiamo (t/n)!» «oh, io invece sono Kaminari Denki»
***
I due parlarono per un po'; lo spiritello era felice di avere un nuovo amico, e Denki era felice di essere -per il momento- l'unico a poter vedere quanto fosse carina.
Katsuki, però, era stranito. Non capiva dove -testuali parole- stracazzo fosse finita la vocina rompicoglioni che diceva di essere sua amica.
«tsk fottuta merda»
Insultò a vuoto. Non riusciva a capacitarsi del fatto che quella voce non si facesse sentire da un pezzo, così, si decise ad uscire dalla propria stanza per andare in classe.
Erano infatti le sette e mezza di mattina, e per quanto avrebbe preferito saltare le lezioni di quel giorno, annoiandosi a stare da solo senza far niente, decise di andarci comunque.
