Capitolo 3

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Sirius dorme, perfetto. Ho avuto un po' di giorni per pianificare la mia vendetta. La gente dice che la vendetta è un piatto che va servito freddo, io non sono d'accordo, per me la vendetta è un piatto che va servito bollente. Devi servirla appena pronta,  in modo che faccia andare a fuoco la bocca. Per Sirius ho creato (voglio dire comprato, non sono bravo in pozioni, me lo son fatto fare da Frank) una tinta che rimane per 2 giorni, e non si rimuove con niente. Perciò ora gliela devo solo versare nei capelli. Eccolo lì ranicchiato nel suo letto, mentre russa e a tratti ringhia. Prendo la tinta verde e inizio a versaglierla nei capelli, ma Sirius si alza di colpo, realizza ciò che è successo e urla - PRONGS!- urla più forte di me quando ho perso alla partita contro tassorosso al 5 anno. Corre in bagno e si guarda allo specchio, poi inizia ad aprire l'acqua mentre si strofina i capelli. Io rido a crepapelle e cado a terra dalle risate. Sirius inizia ad imprecare mentre tira giù tutti i maghi morti, specialmente Salazar - Porco Salazar! Morgana c***o , Merlino e le sue stupide mutande, Salazar b***ardo- e cose così. Poi torna da me e mi salta addosso mentre mi butta sul letto e mi prende a cuscinate - te la faccio pagare James Potter! Ti farò pentire di avermi conosciuto! Brutto pezzo di- mi insulta imprecando. Si alzano anche Remus e Peter mentre ci fissano confusi, e non è la prima volta che lottiamo così. Sirius mi lascia e torna a sciaquarsi invano, mentre io rido ancora a crepapelle. Mentre soffoco dalle risate però sento una cosa bagnata sui capelli mentre cola dai ciuffi e noto che è verde. Di colpo mi alzo e vedo Remus intento a buttarmi addosso la ciotola piena di vernice rimasta. Sirius ride e dice - adesso si che è divertente! Ti amo moony- ironicamente. Anche moony si trattiene dal ridere, io lo guardo e strillo offeso - ehy cosa ti ho fatto moony- lui risponde - così impari a svegliarmi così presto. - io afferro la ciotola che ha in mano e gliela butto nei capelli, mentre Sirius ride ancora di più - ma sei pazzo-urla Remus, io rido e dico- ora siamo tutti pari- alla fine scoppiamo tutti a ridere, compreso Peter, che ci guarda con ammirazione.

*

Siamo a lezione di difesa contro le arti oscure quando entrano Potter, Black, Remus, e Minus tutti trafelati. O primi tre hanno anche i capelli verdi, normalmente non vorrei sapere il motivo, ma dato che è stato coinvolto anche Remus sono incuriosita. - ci scusi il ritardo, abbiamo avuto un contrattempo - dice Remus - già un contrattempo per colpa di un deficiente che non si fa i cavoli suoi- esclama black - non è colpa mia se l'altro giorno avevo le sopracciglia rosa- continua Potter, Black sta per ribattere ma vengono interrotti dal professore che li zittisce e li manda a sedere. Il professore spiega un argomento non particolarmente interessante, è la prima volta che non ascolto una lezione di difesa contro le arti oscure. Vedo Marlene dormicchiare di fianco a Mary che sbuffa. Alice vicino a me scarabocchia qualcosa sulla pergamena. Sembra che non la pensi solo io così, perché anche il resto della classe sembra annoiata. Osservo Remus che è impegnato a rimproverare Potter e Black che continuano a sghignazzare, mentre minus li guarda con ammirazione. Gli lancio un occhiata interrogativa, lui all'inizio non capisce, poi indico i capelli e s'illumina d'immenso, indica Potter senza farsi notare da lui, io alzo gli occhi al cielo e sbuffo, ammetto che mi scappa anche un piccolo sorrisetto.

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Prima notte di luna piena, Remus è stato male tutto il giorno. Prendo il mantello dell'invisibilità e assieme a Sirius e Peter usciamo dalla sala comune. Camminiamo verso l'uscita a passi piccoli e rapidi. Quando varchiamo l'uscita ci togliamo il mantello di dosso e lo nascondiamo nel solito punto, attraversiamo il platano picchiatore, e entriamo nella stramberga strillante, ci trasformiamo ed arriviamo nella stanza dove di solito si trova Remus. È già un lupo, appena ci vede si scaglia contro di noi, ma io e sirius riattachiamo pronti. Come ogni notte lo conduciamo fuori dal passaggio, lui ci segue. Sento l'aria gelida contro il mio viso, le mie zampe calpestano le foglie mentre ci addentriamo nella foresta, sento i rumori della natura intorno a me, corro veloce come il vento. Ed in questi momenti che mi rendo conto di essere vivo, mi scordo della guerra, perché indipendentemente da cosa sta succedendo la fuori, noi saremo sempre noi, e saremo l'uno accanto all'altro, nella luce e nell'oscurità, nella vita o nella morte, nel bene e nel male.

OLTRE TUTTO E TUTTI (jily)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora