CAPITOLO 1

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31 Dicembre 2014

Mi sveglio da quel sogno fin troppo realistico. Quelle lacrime erano la successione di altre e l'inizio di altre ancora. Ma al mio risveglio le mie guance erano completamente asciutte e il mio cuore si era fermato poco dopo. Sono le 2 di notte, come al solito mi sveglio per vedere se mi ha scritto, questa volta come poche altre non l'ha fatto, anche se l'ultimo messaggio l'ha scritto lui dopo l'ennesima litigata. Faccio un sorriso sarcastico rivolta a me stessa. Due o tre giorni prima l'avevo lasciato nella vasca da bagno nella stanza dell'albergo in montagna per messaggio, soltanto che l'ha capito il giorno dopo perché non riesce a stre a dietro ai miei discorsi metaforici-filosofici. I miei genitori mi hanno graziato allontanandoci dalla comunità familiare nel periodo natalizio, festeggiato a nostro piacimento senza cene o pranzi da porci all' ingrasso per tre giorni di fila, vedendo per di più la faccia di mia nonna quando rifiuto per il 4°anno di fila le sue costolette d'agnello e lo zampone. Premetto, anche sta volta, nel dire che di mia gran lunga tristezza che non sono vegetariana. Mi hanno concesso la liberatoria su che carni scegliere di mangiare, e ahimè mi tocca anche per un fattore di crescita. Certe parti di maiale, mucca  e pollame( come la zampa, parti di interiora o l'osso buco) mi rifiuto di mangiarle, il resto di questi poveri animali finiscono nel mio stomaco per poi nel cesso o nei miei muscoli, so che non è  bello da dire ma, pensateci bene, è  così. Coniglio, cavallo, anguilla, selvaggina e  agnello sono nella lista dei non-si-mangia. Il vitello povero non sono riuscita a metterlo tra quella lista, accontentandosi del meno-ne-mangio -meglio-sto.

Eh si. Io mi sento in colpa a mangiare quegl'ex esseri viventi. Non dico di non mangiarne, anche se saró una futura vegetariana, ma di tornare ai vecchi tempi. Anziché prendere la carne nella scatola nel frigo del supermercato, preferirei la famigliola che ha il maiale in cortile e che nel giorno propizio venga ringraziato per la sua morte per salvarne altre, cosi facendo si da importanza a quella carne che hai davanti gli occhi tra forchetta e coltello, e quella carne non verra sprecata e messa nel campo economico internazionale e mondiale da vecchi stronzi con la pelliccia di volpe nelle spalle e il sigaro in bocca.

I miei pensieri farfugliano nella mia testa in modo incontrollato. Dalla fine di una relazione all' vecchio bacucco che controlla le vite come marionette. Mente malata ri addormentati. Mi ri corico sul cuscino e mi ri chiudo gli occhi. 

Nella mia mente continua a vagare il suo ultimo messaggio " Senti io mi sono rotto di essere trattato male da te se vuoi ci vediamo il primo". Certo. Io l'ho trattato male.

Dopo un altro paio di ore mi trovo un messaggio con scritto se volevo fare colazione in compagnia, era da parte sua. Accettai con amarezza sapendo che il 50% di possibilità era 'niente colazione con brioches'…

La mia mente ha di nuovo ragione. Cercheró di evitare ogni singolo bacio. Sua madre non c'era, non so se fare un 'ohoh' felice o un 'uhuh' preoccupato. Avevo due ore da stare lontano da casa per poi finire in casa del mio ex ragazzo. La sua frase continua a massacrarmi il cervello. Per 20 min stiamo nel salotto con lui che cerca di baciarmi. Il problema era che ogni volta che sfiorava le mie labbra arrivava una scossa che mi creava brividi in tutto il corpo.

Andando in camera riuscivo a sentire come l'abitudine e la routine mi abbia divorato il mio modo di essere come se tutto fosse normale.. Non provo neanche a vedere in una prospettiva diversa le nostre anime cosi lontane l'una dall'altra. Noto nei suoi occhi un desiderio carnare verso di me, ne rimango quasi pietrificata da come io riesca a leggere nei suoi occhi, le sue emozioni, ma non riesco a capire se lui vuole stare con me o no, se vuole fare la nostra casa in Svizzera mentre litighiamo su che cane prendere o di che colore prendere i mobili.

Ci sediamo dopo aver lottato contro lui e il mio desiderio a non baciarlo, e parliamo.

Sembra una cosa normalissima, ma non per noi, parliamo. Stiamo parlando. Non parlo solo io dei miei fottuti problemi, stà parlando anche lui, parliamo per avere una risposta o un' altra domando.

Parliamo.

La custode del freddo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora