-questa leva è la nostra unica opportunità. causerà un esplosione abbastanza grande da distruggere questo posto per sempre. non ci saranno più manipolazioni, morti o dolore. un ultimo sacrificio per mettere una fine a tutto questo.- Bellamy lo dice con una naturalezza che dovrebbe spaventarmi, invece la mia reazione è altrettanto naturale. insomma, non è la prima volta che mi trovo in questa situazione.
faccio un respiro profondo e mi avvicino a lui.
-devi andare Bellamy, lo farò io. -
-devi aver davvero perso la testa durante le loro ricerche nella tua mente, perché è l'unico modo in cui tu possa credere che te lo lascerò fare. -
-posso dire lo stesso di te. non posso perderti di nuovo, Bellamy, ti ho appena ritrovato. - nel pronunciare queste parole mi rendo conto di essermi inconsciamente avvicinata a lui. la mia mano è ora sulla sua spalla. il suo sguardo è fisso nei miei occhi, nessuno dei due rompe il contatto che si è creato nemmeno per un istante. poi si muove, all'improvviso, e poggia la sua mano sulla mia.
-ci siamo già ritrovati in una situazione del genere, ricordi? tu che scrivi il mio nome sulla lista aspettandoti che io non aggiunga il tuo. devi capirlo clarke, aggiungerò sempre il tuo nome. sarai sempre nella lista delle persone che non posso perdere. -
-Bell-
-no, devi lasciarmi finire questa volta, Clarke.- l'altra sua mano è adesso sulla mia guancia e spazza via una lacrima che riga, impertinente, il mio viso. realizzazione inizia ad accendersi nella mia testa e capisco, mentre lui continua a parlare.
-non lascerò che tu ti sacrifichi per noi. e non provare nemmeno a pensare di dire "insieme", non se insieme significa che tu morirai insieme a me. non lo posso permettere. ho lottato così tanto per non perderti e non ho intenzione di smettere ora. devo essere io. tu ed octavia vi prenderete cura l'una dell'altra e sarete finalmente felici, lo so. -
a questo punto inizio a rendermi conto dei singhiozzi che sfuggono senza alcuna pietà al mio controllo. è determinato e so che sarà disposto e portarmi fuori di peso pur di non farmi partecipare a questo suicidio. mi fa arrabbiare, mi fa soffrire e non riesco ad accettarlo ma la parte razionale di me, la mia testa mi dice che provare a lottare con lui ci farà solo perdere tempo prezioso. poggio la mia testa sul suo petto e le nostre mani, ancora unite, si spostano sul suo cuore. lui poggia la sua fronte sulla mia testa e so, anche se prova a nasconderlo, che anche lui sta piangendo.
piange perché sa, come me, che tutto ciò non è giusto.
piange, come me, perché è consapevole che questo sarà il nostro ultimo momento insieme.
alzo il volto e lo guardo. - Bellamy. -
-cosa, clarke ? ti prego non renderlo più difficile di quanto non lo sia già. -
-io... io stavo solo per dire... baciami.- lo dico guardandolo come se potessi penetrare dentro la sua anima, come se uno sguardo potesse trasmettere tutto quello che provo in questo momento. tutto quello che provo per lui.
e lui mi guarda, non dice una parola.
sorride. le nostre mani sono ancora allacciate sul suo cuore, entrambi troppo spaventati di lasciare l'altro. entrambi troppo bisognosi l'un dell'altro.
poi poggia l'altra mano sul mio viso e d'istinto l'altra mia mano si poggia su essa.
uniti, collegati, forse per l'ultima volta.
mi bacia. prima dolcemente, poi con più passione. e la nostra connessione raggiunge livelli altissimi.
sembra un'eternità, invece sono soli pochi secondi perché siamo entrambi troppo altruisti per concederci più tempo, tempo che potrebbe decidere la sorte delle persone che amiamo.
persone che amo. non è forse bellamy una di queste? capisco, ora, che lui è la persona che amo di più e sento il bisogno di farglielo sapere. deve sapere.
lui mi guarda dolcemente e con tristezza mentre accarezza i miei capelli. - non dirlo clarke, ti prego. lo so. lo so e so che tu sai che provo lo stesso. però ti prego, non dirlo. perché sentirtelo dire a voce alta potrebbe scaturire in me un egoismo che non mi perdonerei mai. perché se lo sentissi vorrei prenderti per mano e fuggire con te senza mai guardarmi indietro. -
mi allontana dolcemente, mentre le lacrime e il dolore che mi stringe il petto mi rendono impossibile parlare.
mi sorride ed io gli sorrido. sembra che sorridere sia l'unica cosa che riusciamo a fare, forse per prenderci una rivincita da tutti i sorrisi che non ci sono stati concessi nella nostra folle vita.
non siamo più collegati, ha fatto un passo indietro.
-vai clarke. corri, corri e non ti voltare nemmeno per un secondo. vivi, ama, sii felice. fallo per entrambi. -
non riesco a muovermi, mi sento incollata al pavimento.
una serie si momenti trascorsi con lui passano velocemente davanti ai miei occhi. sorrisi, abbracci, mani che si cercano.
sto davvero perdendo l'amore della mia vita.
-grazie, per aver lottato fino alla fine- gli dico, senza muovermi di un passo.
-devi andare clarke. vai.-
immobile, non riesco a lasciarlo.
-CORRI- urla. lo faccio, corro senza sapere bene dove sto andando.
passano secondi, minuti che a me sembrano un'eternità. alla fine giungo fuori dall'edificio e crollo a terra, urlando per il dolore, mentre un'esplosione spazza via tutto ciò che mi sono lasciata alle spalle. chi ho dovuto lasciare alle spalle.
com'è possibile mi chiedo? com'è possibile che una persona cosi buona, altruista abbia dovuto pagare il prezzo più alto? perché devono essere sempre i buoni a rimetterci?
la risposta arriva subito dopo. perché sono spinti da qualcosa di più forte di qualsiasi motivazione esistente. agiscono per amore.
bellamy ha agito per amore e per amore devo adesso alzarmi e ricominciare, di nuovo.
lo rivedrò, non mi lascerà mai. lo rivedrò nel volto di octavia, nei sorrisi di madi che finalmente potrà avere una vita serena. nei battibecchi di raven e murphy.
lo rivedrò ogni volta che chiuderò gli occhi, nei meandri più profondi del mio cuore dove lo custodirò per sempre.
STAI LEGGENDO
I need you | bellarke one shots
FanfictionUna serie di one shots bellarke scritte in momenti di sconforto per colpa di Jason. Praticamente le scene di cui tutti noi abbiamo bisogno ma che probabilmente non vedremo mai.