radio calls

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Distesta sul lettino bianco al centro della stanza Clarke non può fare altro che guardare Bellamy. Spera in una reazione, un segno che le mostri di non averlo perso davvero. Tuttavia, lui è li, affiancato da altri discepoli e non la guarda. Non riesce ad incontrare il suo sguardo mentre Calrke urla dal dolore causato dalla lotta contro se stessa alla quale è stata obbligata. Non può cedere, non può rischiare che trovino informazioni su Madi nei suoi ricordi.
Fa talmente male e prova a cercare conforto negli occhi di Bellamy, come ha sempre fatto, ma lui continua a distogliere lo sguardo.
"Clarke, smettila di opporti, ti farai solo del male. Sei in un deserto con un vasto cielo viola, una mano tende verso la tua. Di chi è?"
Clarke urla, il dolore è lancinante e non riesce più a combattere. Chiude gli occhi e così come le lacrime che scorrono sulle sue guance, iniziano a scorrere i suoi ricordi sugli schermi dei discepoli.
Clarke cade in una buca, crede di precipitare, crede sia la fine, ma una mano afferma saldamente il suo polso, salvandole la vita. È quella di Bellamy.
Clarke vorrebbe avere un'altra scelta ma non ha altre opzioni. Ha una leva davanti a se e tirarla le costerà tantissimo, ma potrà salvare la sua gente. La sua famiglia. La mano di Bellamy si poggia sulla sua inaspettatamente. "insieme". Non le avrebbe mai lasciato portare quel peso da sola.
Calrke seduta sul trono del comandante pronta a farsi installare la fiamma nel collo. Ha così tanta paura. Tende la mano e quella di Bellamy l'afferra subito.
Clarke non riesce a credere che Bellamy sia davvero li davanti a lei dopo sei lunghi anni, le loro mani si tengono strette come per paura di perdersi ancora.
Clarke credeva di essere morta, era morta. Eppure ora si sta svegliando e la mano di Bellamy l'aiuta a sollevarsi. Poi ricorda, l'ha salvata. Bellamy l'ha salvata.
"Si sta concentrando su Bellamy per non farci vedere altro, sta proteggendo qualcuno." afferma un discepolo volgendo il suo sguardo su Bellamy, il quale più che mai non riesce a posare il suo sguardo su di lei.
Ed è vero, Clarke sta provando con tutte le sue forze a sviare i suoi pensieri lontano da Madi e il suo periodo da comandante. È pronta a tutto pur di proteggerla, anche rivelare ciò che ha provato così tanto a tenere nascosto.
"Bellamy, se mi senti, se sei vivo, sono passati 2199 giorni dal praimfaya. Non so perché ci provo ogni giorno, forse è un modo per non impazzire. Per non dimenticare chi sono. Chi ero."
"Bellamy, non sentirti in colpa per avrmi lasciata. Ti prego. Hai fatto la cosa giusta, sono fiera di te."
"Oggi è un giorno difficile, la speranza vacilla sempre di più, ma non mi do per vinta. Non posso. Ti sto aspettando."
"Continuo a parlare a questa radio forse per sentire meno il rimorso di non averti detto tante cose quando avrei potuto. Mi manchi, mi manchi così tanto, Dio, non lo credevo nemmeno possibile."
"Ricordi quando volevi strappare via dal mio polso quel bracciale così tanto dall'essere pronto ad uccidermi? Sapevo che non l'avresti mai fatto. Sapevo sin da allora quanto tu fossi una brava persona."
"Oggi mi sento così sola Bellamy, c'è un vuoto così grande dentro di me e onestamente non so come io stia riuscendo ad andare avanti. Ma chi voglio prendere in giro? Certo che lo so, faccio solo fatica ad ammetterlo persino ora."
"Non so per quanto tempo resisterò ancora, nel caso fosse la fine è giusto che io sia sincera con me stessa e con te. Sto per dirlo ad una radio il quale segnale non funziona al 99% ma, se c'è anche una minima possibilità che tu stia ascoltando, sappi che... sappi che ti amo Bellamy. E non come una sorella ama un fratello, ti amo come si ama una persona della quale non puoi fare a meno. Ti amo come si ama una persona che non riesci a ferire anche se stessi mettendo a rischio la vita dell'intera umanità non facendolo. Ti amo, sono innamorata di te. Probabilmente non ti rivedrò mai più, ma dovevo dirlo."
Le registrazioni vanno avanti, ma a quel punto nessuno sta più ascoltando. Il discepolo scollega Clarke dalla macchina." Per oggi è abbastanza. Sei una tosta Clarke Griffin, ma ci servi viva e di questo passo dubito tu riesca a sopravvivere a lungo. Continueremo domani."
Lo sguardo spento di Clarke va immediatamente a cercare Bellamy che affianca ancora gli altri discepoli con lo sguardo basso. Non sembra per niente scosso, il suo sguardo assente mentre afferma "la ricondurrò io nella sua stanza. Per tutto il genere umano." Gli altri rispondono allo stesso modo e lasciano la stanza.
Clarke è talmente scossa e dolorante da non riuscire ad alzarsi.
Bellamy si avvicina a lei e l'aiuta a sollevarsi. Il loro sguardo si incontra per la prima volta in quella stanza e Clarke nota finalmente un luccichio nei suoi occhi. Vede vita.
"Bellamy-"
"Non parlare Clarke, ti prego. Non ora."
Lei annuisce confusa mentre Bellamy la solleva tra le sue braccia conducendola nei corridoi.
Clarke nota che non si stanno avviando verso la sua stanza ma non dice nulla, sceglie di fidarsi di Bellamy. Questo la conduce all'interno di una stanza in uno stretto corridoio privo di qualsiasi persona.
Chiude la porta alle sue spalle poggia Clarke a terra. Ed in quel momento scoppia in un pianto privo di alcun suono. Cade sulle sue ginocchia e poggia la sua testa sulle gambe tremanti di Clarke.
"Mi dispiace così tanto. Non ero in me Clarke, ma ti ho fatto soffrire così tanto. Mi dispiace, sono un mostro Dio. Non riesco nemmeno a, non posso-" Clarke piange a sua volta mentre affonda le mani tra i capelli dell'uomo davanti a lei. "Bellamy no, non è colpa tua. Sei tornato, è questo l'importante." Il pianto di Bellamy non si spegne ed egli non solleva la testa dalla posizione nella quale è posta. Clarke si abbassa a sua volta, poggia la sua testa su quella del uomo davanti a lei, così fragile in questo momento.
" Guardami Bellamy, guardami. Ti perdono okay? Ti perdono e ti perdoneranno anche gli altri. Dobbiamo andare ora però, dobbiamo andare via di qui. Se scoprissero di Madi io-"
Bellamy la guarda finalmente e poggia le sue mani su quelle di Clarke, salde sulle sue guancie rigate dalle lacrime. "Non le accadrà niente, te lo giuro. Dovesse costarmi la vita sarete salve. Tutte voi."
"Ricordati che non posso perdere nessuno di voi Bellamy. Ti prego ricordalo."
In risposta Bellamy poggia le sue labbra su quelle di Clarke. Nessun bacio disperato, nessuna fretta. Solo labbra che si toccano, pressate le une sulle altre.
Ed una promessa, avranno tempo per approfondire perché nessuno perderà nessun altro.

I need you | bellarke one shots Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora