39. Il destino peggiore (AN)

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L'unghia del dito medio di Alex si era ormai consumata mentre la mangiucchiava nervosamente, tenendo gli occhi fissi sul tunnel di pietra nera

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L'unghia del dito medio di Alex si era ormai consumata mentre la mangiucchiava nervosamente, tenendo gli occhi fissi sul tunnel di pietra nera. Camminava avanti e indietro, non badando minimamente alle occhiate che io, Nico e Rachel le lanciavamo. Percy era già lì dentro da un po', e lei stava impazzendo per l'apprensione -facendo impazzire di riflesso me. La mano a cui non era impegnata ad azzerare le unghie teneva stretto il ciondolo a forma di tridente che portava al collo. «Alex, mi stai facendo venire la nausea» le dissi «fermati un attimo»

Puntò un dito verso il tunnel buio e mi guardò torva. «Tu lo sapevi che quella era una pessima idea» mi accusò «e non hai detto niente»

Strinsi le labbra. Aveva ragione, ma... oh, e va bene, ero stata egoista. E' che Luke nell'arena era davvero strano, e aveva decisamente qualcosa che non andava. Volevo assicurarmi che stesse bene e che Crono non gli avesse fatto niente. Continuavo a domandarmi che cosa avesse voluto dirmi, e se era qualcosa di importante. E poi pensavo continuamente anche alla Profezia. Percy era tornato, e da quello che avevo visto -e avevo visto parecchio- Alex era ben lontana da perderlo. Non mi piaceva per nulla la gelosia e l'invidia con cui li guardava Rachel, tra le altre cose. Avevo visto la sua espressione mentre Percy le baciava la fronte. Ero certa che, a lei, lui piacesse almeno un po'. «Tornerà» cercai di rassicurarla «ha promesso che non avrebbe fatto niente di stupido»

«E' Percy, per la miseria!» sbottò lei «Lui vive di idee stupide!»

«Fa spesso cose del genere?» domandò Rachel, fissando il corridoio.

«Più spesso di quanto mi piaccia» brontolò Alex in risposta.

«Lo conoscete da molto, allora?»

«Quattro anni»

«Caspita». Rachel giocherellò con un lembo della sua giacca. «Quindi tu e lui...»

Alex la fulminò con lo sguardo. «Io e lui cosa?»

«Be', siete parecchio vicini» fece lei, per niente intimorita dall'atteggiamento di Alex. Be', non mi stava particolarmente simpatica, ma dovevo ammettere che aveva fegato. Conoscevo ragazzi della Casa di Ares che sarebbero scappati di fronte ad un'occhiata del genere. «Mi chiedevo se voi due per caso stavate insieme, ecco»

«Sinceramente, ti sembra il momento?» sbottò lei. Un archetto di fulmini le si attorcigliò intorno al braccio destro, percorrendolo fino ad arrivare alle nocche. Sparì prima di raggiungere le sue dita affusolate. «E comunque fatti gli affaracci tuoi!»

Rachel fece finta di niente, stringendosi nelle spalle. Ma il suo sguardo non mi piaceva. «Era solo per fare conversazione» si giustificò «hai l'aria di una a cui una distrazione farebbe bene»

«Io non voglio distrarmi» disse lei a denti stretti. Si girò verso il tunnel e annusò l'aria. La mano che stringeva il ciondolo tremò. «Voglio andare là»

[4] 𝙏𝙧𝙖𝙥𝙥𝙚𝙙 » Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora