- how little they mean

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"First our pleasures die – and then our hopes, and then our fears – and when these are dead, the debt is due, dust claims dust – and we die too."

-PERCY BYSSHE SHELLEY

Le promesse non sono cosa per lei.

Reyna lo sa da tempo – prima di suo padre, di Circe e di Hylla. Così fragili, volatili e temporanee. Non si è mai fidata abbastanza di nessuno per fare promesse.

(Per lei, tutto è sempre stato un correre combattere sopravvivere.)

Ecco perché, di fronte a quel ragazzo che le ha appena salvato la vita, trascinandola fino all'altra sponda del piccolo fiume, mentre i mostri alle sue spalle diventano polvere a contatto con l'acqua, la ragazza si trova, per la prima volta in via sua, completamente senza parole.

"Stai bene?" le chiede lui, squadrandola da vicino dietro due grandi occhi azzurri. Le porge una mano, piegandosi leggermente verso di lei. "Benvenuta al Campo Giove. Qui sarai al sicuro."

La ragazza non risponde. (Dopotutto, le promesse non sono cosa per lei.)

*

Lo rivede di nuovo quella stessa sera.

Lui è seduto a un tavolo a pochi metri da lei, circondato da quelli che sembrano essere i suoi amici. Ride. Osserva il ragazzo moro di fronte a sé riempirsi il bicchiere di uno strano succo rosso. Addenta una delle patatine sul suo piatto. Ride di nuovo.

Qualche secondo ancora e, per un millesimo di secondo, i loro sguardi si incrociano. Reyna non ha la più pallida idea di come sia successo. Sa solo che, in questo momento, si trova a fissare i propri occhi in quelli di un perfetto sconosciuto, mentre, senza sapere nemmeno perché, le sue nocche si sbiancano e le sue unghie si conficcano nei palmi delle sue mani.

È quello l'esatto momento in cui Reyna sente per la prima volta il nome di Jason Grace.

(Ed è sempre quello l'esatto momento in cui decide che lo odierà per il resto della sua vita.)

*

Sfortunatamente, il suo sentimento non è ricambiato. Non solo il figlio di Giove non la odia, ma sembra trovarla perfino interessante. Cerca di rivolgerle la parola ogni volta che lei si trova nei paraggi, e tende a sorriderle mentre le parla. Cosa ancora peggiore, Reyna lo vede ovunque. Fuori dal dormitorio della sua coorte, ai Giardini di Bacco, per le vie di Nuova Roma – dovunque si giri, lui è lì. E la cosa la infastidisce parecchio.

*

Quando anche lui si offre volontario per la missione che è stata affidata a lei, e a lei sola, Reyna capisce che non si libererà mai di Jason Grace.

(Quella sera, prima della partenza, parole di rabbia scivoleranno dalle sue labbra, e si insinueranno nei pensieri del ragazzo.)

("Perché lo hai fatto?" La voce di Reyna non tradisce alcuna emozione.

Di fronte a lei, Jason non risponde.)

*

Il sacrificio non pesa sulle sue spalle. Lo ha fatto altre volte, e lo farà anche questa. È una cosa che le viene quasi naturale – dopotutto, non è questo che rende un eroe degno del suo nome? (Dopotutto, non le è stato insegnato che più la vita di un eroe sarà breve, più egli sarà onorato e riconosciuto e amato?)

"VAI", urla a Jason Grace, mentre, con l'ultima forza che le è rimasta in corpo, tiene a bada il ciclope di fronte a lei. "Lasciami qui e vattene via!"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 19, 2020 ⏰

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