Tobias
Mi ritrovo davanti questa ragazzina cocciuta, che mi sbraita addosso come un'indemoniata. Con tutti gli occhi puntati su di lei, come se fosse una pazza visionaria esclama: «Se non dovessi parlare con le teste di cazzo, allora non lo dovrei fare neanche con te! Non sei tu a decidere con chi posso conversare.»
Ad un tratto, si avvicina una biondina dicendole: «Natalie, tutto ok? Se non ti senti bene puoi anche staccare, qua finisco io.» Vedo Natalie dirigersi nel retro del locale come un uragano a passo deciso. Ho bisogno di aria, anche se in modo "metaforico". Cosa cazzo ci fa Chris con lei? Dovrebbe essere da tutt'altra parte ad occuparsi dei nostri affari.
Chris e io, fin da bambini, siamo sempre stati uniti: i nostri padri erano in società insieme, ma la sua situazione era diversa dalla mia. Nonostante l'assenza del padre, lui aveva una madre, che faceva per entrambi i genitori. La mancanza di una figura di riferimento maschile veniva compensata dall'amore e dalle cure della madre; la mia invece era una donna viziata legata ai beni materiali.
Nonostante mio padre fosse sempre fuori per sbrigare faccende, quelle poche volte che tornava, il suo studio diventava un via vai di prostitute. Ma a lei stava bene così, le bastava avere i suoi comfort e il mondo ai suoi piedi. Come la miriade di uomini con cui usciva, ovviamente alle spalle di mio padre. Fino a quando non l'ha beccata a letto con il figlio del capo del clan rivale.
Quella sera ero in camera mia, immerso in un'infinità di giochi. Anche se la stanza agli occhi degli altri risultava piena, ai miei risultava solo vuota, priva di gioia. Improvvisamente la camera si riempì di un rumore assordante che fece tremare i muri. Corsi giù dalle scale, pensando che mia mamma questa volta fosse morta davvero. Invece trovai il corpo di un uomo steso ai piedi di mio padre, con un buco in testa e un fiume di sangue che sgorgava dal suo cadavere.
Riuscivo a percepire l'odore pungente di polvere da sparo di quella Luger P08 che mio padre teneva saldamente in mano. Quella sera lui firmò la sua condanna a morte, solo per orgoglio e gelosia. Nei confronti di una donna che in qualche modo amava, in un modo così perverso che non riuscivo a percepirne il significato.
La voce di occhioni mi risveglia dai miei atroci pensieri. Quella ragazza è in grado di far disperdere, quelle chiazze di nero che macchiano la mia anima. Riuscendo a trasformarle in sfumature che risultano più sopportabili.
Noto che sta parlando con Chris «Tutto bene piccola? Prima mi sei sembrata un pò irritata.» Come se potesse sentirmi, mi intrometto con un tono di voce abbastanza alterato «Piccola? Ma che è tutta sta confidenza?» Lei mi lancia uno di quegli sguardi, che ti danno l'impressione di essere all'inferno per quanto bruciano sulla pelle.
Dopo svariati secondi di imprecazioni mentali che mi sta lanciando dietro, torna a posare quelle sue malefiche pozze su Chris, dicendo, con un mezzo sorriso: «Sì sì tutto bene, quindi dove mi porti di bello questa sera?»
«Wow, piccola, non ti credevo così intraprendente, sei piena di sorprese. So io dove portarti, ti piacerà.»
Dannata donna cocciuta! Vuole farmi andare su di giri? Bene, questa sera avrà quello che si merita.
E così, tutti e tre, ci dirigiamo verso quella sua spocchiosa Lexus.Natalie
Mi dirigo verso la macchina di Chris affiancata da lui, con alle spalle quella testa di cazzo che farfuglia qualcosa.
«Se per te va bene, potremmo andare a bere qualcosa in un locale nella zona del National Aquarium.» dice il bellimbusto con fare sicuro.
«Certo, mi sembra un'ottima idea», dico con fare accondiscendente. Ora voglio proprio vedere come reagisce il fantasma gelosone, nessuno può dirmi cosa devo fare.
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I see you (IN REVISIONE)
ParanormalNatalie Hamilton sa di essere diversa dalle altre ragazze. Il suo dono l'accompagna da quando era una bambina, o almeno fino alla morte prematura di sua madre, quando lei era poco più di un'adolescente. Ora si ritrova sola, senza l'amore e la compre...